Formazione | Riqualificazione energetica

Saint-Gobain per il carcere di Torino

Dal 2010 sono stati eseguiti lavori di riqualificazione della copertura piana della palazzina uffici, circa 1.200 metri quadrati, grazie ai quali è stato impermeabilizzato e isolato termicamente e acusticamente il tetto.

I progetti del nuovo centro accoglienza per detenute madri e del teatro del carcere di Torino sono stati promossi dalla Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus, dalla Casa Circondariale di Torino, da Saint-Gobain Italia >> e dalla Compagnia di San Paolo, con il Patrocinio di Regione Piemonte.
I detenuti sono stati impegnati per 600 ore di formazione teorica e pratica, di cui 200 impartite da formatori Saint-Gobain Italia, volte a far imparare un antico mestiere con materiali e tecniche innovative, un «saper fare» concreto, in campo edile, rivolto alla riqualificazione energetica sia di edifici nuovi, sia nella ristrutturazione.

Saint gobain esterno

La formazione ha un ruolo fondamentale per la riabilitazione dei detenuti: riduce infatti significativamente il rischio di recidiva ed è essenziale per agevolare il reinserimento in società.
La riduzione dei costi di gestione delle strutture pubbliche è un altro obiettivo centrale delle iniziative.
Questi interventi favoriscono un risparmio economico per i contribuenti, grazie alla riduzione dei costi di gestione della struttura stessa e hanno prodotto risultati anche in termini di fabbisogno energetico, grazie all’utilizzo di materiali naturali e sostenibili, messi a disposizione dal gruppo Saint-Gobain.

Saint Gobain interno

Dal 2010 sono stati eseguiti lavori di riqualificazione della copertura piana della palazzina uffici, circa 1.200 metri quadrati, grazie ai quali è stato impermeabilizzato e isolato termicamente e acusticamente il tetto.
In seguito sono state isolate le pareti perimetrali con l’applicazione di un cappotto esterno, un solaio dell’archivio sempre con la tecnica del cappotto orizzontale.
Con le stesse tecniche si è proceduto alla riqualificazione energetica e all’impermeabilizzazione della copertura piana del teatro al quale si sono aggiunte altre coperture sempre nella zona detentiva del carcere per un totale di 2.000 metri quadrati riqualificati.
Come prova d’esame finale i detenuti hanno poi eseguito una controparete interna isolata termicamente e acusticamente e finita con lastre in gesso rivestito.

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