Edilizia sicura

Salubrità degli spazi indoor: i geometri formano gli esperti per il risanamento da gas radon

Il Consiglio Nazionale Geometri ha formato altri 120 tecnici esperti in risanamento da gas radon. Il legislatore ha infatti indicato la figura di un tecnico in possesso dell’abilitazione professionale all’esercizio dell’attività di progettazione di opere edili, un professionista che deve aver svolto un corso specifico e altamente qualificante di 60 ore sulla progettazione, attuazione, gestione e controllo degli interventi correttivi per la riduzione della concentrazione di attività di radon negli edifici, che preveda anche la verifica finale della formazione acquisita con l’obbligo di aggiornarsi periodicamente.

Un decennio fa, il clamore mediatico aveva causato sia panico sia scetticismo sui rischi e gli effetti del gas radon negli edifici. Ora, la ricerca ha chiarito due cose: da un lato che l’esposizione a livelli elevati di radon per un lungo periodo di tempo può causare il cancro ai polmoni e dall’altro che ci sono modi efficaci per ridurre le concentrazioni.

Il decreto legislativo del 31 luglio 2020, n. 101, modificato dal dlgs n. 203 del 2022, in vigore dal 18 gennaio 2023, è il riferimento normativo a livello nazionale che disciplina la radioprotezione, dando attuazione alla direttiva 2013/59/Euratom, valida a livello europeo, che stabilisce le norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti.

Tra i diversi provvedimenti, estremamente complessi e ponderosi, il legislatore ha fornito una serie di norme e indicazioni per limitare i rischi alla salute della popolazione, derivanti dall’esposizione al gas radon sia nelle abitazioni, sia nei luoghi di lavoro, stabilendo un livello di riferimento per la concentrazione negli edifici esistenti di 300 Bq/m3 e di 200 Bq/m3 dal 1.1.2025 per le nuove costruzioni.

Per ridurre i costi di mitigazione del gas radon negli edifici esistenti, gli operatori dell’industria delle costruzioni hanno maturato la consapevolezza che si debbono attuare scelte tecniche e tecnologiche resistenti al gas radon a partire dalla fase di progetto di una nuova costruzione.

Nella letteratura scientifica non esiste un livello sicuro di esposizione al gas radon, infatti, con le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità si mira a definire le concentrazioni di radon all’interno degli ambienti chiusi il più basse possibili per ridurre gli effetti dannosi.

Con l’intento di contribuire a monitorare le politiche nazionali sulla prevenzione da radon, l’Oms ha creato un database sul radon all’interno dell’Osservatorio sulla salute globale, suggerendo, tra l’altro, di lavorare sinergicamente con le misure energetiche degli edifici al fine di migliorare stabilmente la qualità degli ambienti indoor e prevenire eventuali impatti negativi per la salute degli individui.

Sono numerose anche le iniziative, che molte Regioni stanno intraprendendo, tutte volte a incentivare i proprietari degli immobili adibiti a uso abitativo con locali situati al pianterreno o a un livello seminterrato o sotterraneo a effettuare misurazioni della concentrazione di gas radon, privilegiando i locali con più alto fattore di occupazione. Nei luoghi di lavoro o negli edifici pubblici, gli esercenti hanno l’obbligo di verificare la presenza di questo gas, il cui simbolo chimico è Rn.

Il radon è una sostanza incolore e inodore di origine naturale, che proviene dal decadimento dell’uranio, passando attraverso uno stadio intermedio: il radio. Se ne trova traccia nelle rocce e nei terreni, in alcuni materiali da costruzione e nell’acqua.

Il suolo è la fonte più importante in quanto il radon può filtrare e accumularsi negli edifici; la maggior parte del radon se respirato all’esterno viene immediatamente espirato e non presenta rischi radiologici, diversamente nei luoghi chiusi, come le case, gli uffici, le scuole, case di cura…, se inalato, i suoi prodotti di decadimento (figlie o progenie del radon) emettono radiazioni particolarmente pericolose, chiamate particelle alfa, che causano danni significativi alle cellule sensibili del polmone.

Come rimuovere il radon dagli edifici

Per rimuovere il radon nelle costruzioni, laddove le concentrazioni superino i livelli di riferimento previsti dalla normativa vigente, occorre intervenire con opere edili di risanamento; esistono diversi metodi collaudati per ridurre il radon negli edifici, ma quello più utilizzato è noto come il sistema di depressurizzazione del suolo, che non implica interventi particolarmente invasivi nell’immobile.

Intervento di risanamento da gas radon a cura del geom. Roberto Giannelli.
Intervento di risanamento da gas radon a cura del geom. Roberto Giannelli.

Esperto in interventi di risanamento gas radon

Per svolgere quest’attività  il legislatore ha indicato la figura di un esperto in interventi di risanamento gas radon, in possesso  dell’abilitazione professionale all’esercizio dell’attività di progettazione di opere edili, un professionista che deve aver svolto un corso specifico e altamente qualificante di 60 ore sulla progettazione, attuazione, gestione e controllo degli interventi correttivi per la riduzione della concentrazione di attività di radon negli edifici, che preveda anche la verifica finale della formazione acquisita con l’obbligo di aggiornarsi periodicamente.

I Geometri, la qualità dell’aria indoor, le nuove competenze professionali e la formazione

Il Consiglio Nazionale dei Geometri e Geometri Laureati, in risposta all’entrata in vigore della normativa, in linea con le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità e gli strumenti di pianificazione centrale degli interventi di prevenzione e promozione della salute da realizzare sul territorio indicati dai Piani di Prevenzione del ministero della Salute, in collaborazione con l’Associazione Nazionale “Donne Geometra” – Esperti Edificio Salubre (che da anni, in cooperazione con gli enti di ricerca, si dedica allo studio delle tematiche ambientali indoor favorendo progetti per lo sviluppo di nuove competenze per i professionisti della casa mirati  alla salubrità e la qualità degli edifici, per la tutela della salute della popolazione in risposta alle indicazioni degli Enti preposti, nazionali e internazionali) ha deliberato un piano formativo che vede coinvolti docenti di autorevoli università ed enti nazionali e internazionali, tra questi l’Istituto Superiore di Sanità, l’Enea, l’Inail, la Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana – dipartimento Ambiente Costruzioni e Design – Istituto   sostenibilità   applicata   all’ambiente   costruito,   l’Arpa   Fvg,   l’Agenzia   per l’ambiente   della   Provincia   Autonoma   di   Bolzano,   della   Campania,   l’Università   degli   Studi   di Trieste,   l’Università   degli   Studi   di   Napoli   Federico   II,   l’Università   degli   Studi   di   Salerno, il Politecnico di Torino e l’Università degli Studi di Ferrara, ai quali si aggiungono specialisti sulle materie mediche, giuridiche, estimative e urbanistiche.

Maurizio Savoncelli | Presidente Consiglio Nazionale Geometri.

Maurizio Savoncelli | Presidente del Consiglio Nazionale Geometri

«Siamo orgogliosi di contribuire ad azzerare le morti sul lavoro e negli ambienti di vita che feriscono la società e la coscienza di ciascuno di noi. La sicurezza riguarda il valore che attribuiamo alla vita e rendere gli edifici più sani e sicuri, valutando la salubrità e ogni fattore di rischio è una competenza professionale che non intendiamo sottovalutare; formare professionisti preparati è innanzitutto una risposta etica e sociale, che come categoria non vogliamo far mancare alla popolazione e al nostro Paese».

Gino Ratano | Presidente del Collegio dei Geometri di Lecce
Gino Ratano | Presidente del Collegio dei Geometri di Lecce

Gino Ratano | Presidente Collegio Geometri di Lecce

«I corsi nazionali del Cngegl sono giunti alla quinta edizione (l’ultima è stata promossa dalla Fondazione dei collegi di Puglia) perché assicurare la salubrità nelle costruzioni è un obbligo e una responsabilità per ogni professionista. La Puglia è stata tra le prime regioni ha dotarsi di uno strumento che ha anticipato il recepimento della direttiva Euratom 59/2013. Gli esercenti delle attività interessate, incluse le scuole di ogni ordine e grado, sono state obbligate ad avviare le misurazioni già dal 2016 e ora sono necessari molti tecnici preparati».

Pietro Lucchesi | Consigliere del Cngegl con delega alla Salubrità.

Pietro Lucchesi | Consigliere Nazionale con delega alla Salubrità

«Oltre a quelli già formati, quest’anno si aggiungono all’elenco ulteriori 120 profili professionali di geometri con competenze qualificate per contrastare il numero dei morti da gas radon, che in Italia sono circa 4000 all’anno, per una spesa sanitaria considerevole. Da anni impegnato sul tema della sicurezza degli ambienti confinati, il Consiglio nazionale sta attuando un programma di formazione che renderà la nostra categoria professionale sempre più capace di agire nel processo costruttivo a garanzia della sicurezza e della salute di coloro che fruiscono degli spazi abitativi».

Paola Allegri | Presidente Associazione Nazionale Donne Geometra.

Paola Allegri | Presidente Associazione Nazionale Donne Geometra

«Il nostro stile di vita ci porta, mediamente, a trascorrere al chiuso circa il 90% del nostro tempo e di conseguenza siamo esposti a una serie di fonti inquinanti, che risultano dalle 2 alle 5 volte maggiori rispetto a quelli rilevati all’aperto, generando effetti sulla salute riconducibili a un duplice profilo di tossicità: di tipo acuto (a breve termine: mal di testa, nausea, irritazioni a occhi, gola e naso, dispnea, vertigini, asma) e di tipo cronico (a lungo termine), imputabile a un’esposizione continuata nel tempo e in grado di originare danni più gravi, come ad esempio il cancro del polmone attribuibile al gas radon, che si aggiunge a tante altre patologie che si contraggono negli edifici, dimostrate dagli studi scientifici. La conoscenza di tutti gli indicatori di fragilità ambientale presenti negli edifici da parte dei tecnici delle costruzioni, tra cui il gas radon, con l’applicazione di tutte quelle conoscenze progettuali e tecnologiche, che sono attualmente a disposizione, permettono di migliorare la qualità della vita della popolazione, nei diversi ambienti di vita e di lavoro e rispondere ai contenuti richiesti per l’agibilità tra cui quello della sicurezza e della salubrità di cui all’art. 24 del dpr 6 giugno 2001, n. 380 – Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia».

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here