Edilizia socio-sanitaria | Larciano, Pistoia

Salubrità e sostenibilità, i requisiti della Casa della Salute di Larciano

I benefici per gli abitanti | Funzionalità e utilità sociale, sostenibilità e ottimizzazione delle risorse: il progetto integrato che ha dato vita alla nuova Casa della Salute di Larciano è un modello di bioedilizia pubblica, pensato e realizzato per il cittadino al quale garantisce comfort, salubrità e sostenibilità ambientale. L’edificio e l’intervento nel suo complesso sono stati accolti con entusiasmo dalla collettività, in modo particolare sono state apprezzate le strategie urbanistiche di apertura a nuove aree verdi con spazi pubblici annessi e la forma architettonica indiscutibilmente riconoscibile, nuovo landmark per gli abitanti di Larciano.

Giuditta Gandelli | Gandelli Legnami

Giuditta Gandelli | Staff Gandelli Legnami.

«L’edificio, sorto al posto della ex scuola elementare nella contrada San Rocco, è stato progettato in bioarchitettura dallo studio Settanta7 di Torino, tenendo conto innanzitutto dell’organizzazione degli spazi e dell’orientamento dell’utente all’interno della struttura, in modo da garantire la migliore fruizione a persone di qualsiasi fascia di età e in condizioni fisiche di difficoltà, anche in situazioni di emergenza. È dunque un edificio funzionale, di semplice utilizzo nonché d’immediata identificazione all’interno del tradizionale contesto edilizio e paesaggistico di Larciano. È anche un edificio leggero, costituito da due livelli con funzioni separate, che occupa una superficie lorda totale di circa 677 mq e che ospita ambulatori, servizi di pubblica assistenza, servizi pluriuso, con sala polivalente e cappelle di commiato. Una corretta illuminazione naturale e artificiale è un elemento di fondamentale importanza ed è un fattore sostanziale nella progettazione di strutture socio-sanitarie. La scelta di ruotare leggermente l’intero edificio rispetto al progetto preliminare è stata finalizzata all’ottimizzazione dell’irraggiamento naturale degli ambienti. Ambulatori e uffici sono infatti orientati in modo da garantire la migliore illuminazione naturale nelle relative ore di utilizzo. Per limitare i consumi e i costi di gestione sono state utilizzate sorgenti luminose a basso consumo, sistemi di controllo della luminosità dei locali e sensori di presenza persone».

Esterni a lavori ultimati | ©Marco Reggi

La Casa della Salute, i principi di progetto

Una struttura socio-sanitaria nuova di zecca e un’intera area urbana riqualificata e resa fruibile alla cittadinanza. La Casa della Salute, sede della locale Società Soccorso Pubblico, rappresenta un doppio beneficio per gli abitanti di Larciano (Pistoia), piccolo comune della Valdinievole.

Il progetto dell’edificio socio sanitario è nato a partire dall’attenta lettura delle esigenze espresse da parte della Pubblica Amministrazione che necessitava da una parte di un edificio funzionale, di semplice fruizione da parte dell’utenza, nonché d’immediata identificazione all’interno del tessuto edilizio tradizionale di Larciano, dall’altra di una riqualificazione dell’area, al fine ottenere nuovi spazi pubblici dall’alto valore identitario e sociale, fruibile da tutta la cittadinanza in svariate occasioni.

L’edificio è un volume su 2 livelli a L, semplice, compatto, caratterizzato dalla copertura e rispettoso della piccola scala dei fabbricati circostanti; inserito all’interno del lotto con una particolare attenzione per le pertinenze esterne, gli accessi e il rapporto con l’esistente scuola materna.

Verso via Antonio Gramsci, l’ingresso principale si apre su una nuova piazza di 780 mq che garantisce respiro e permeabilità al nuovo costruito. Emerge subito la presenza di uno spazio qualitativamente capace di rispondere alle esigenze dei propri utenti, capace di offrire un benessere psico-fisico di supporto allo svolgimento delle attività previste all’interno dell’edificio.

La realizzazione del nuovo centro socio-sanitario s’inserisce nell’ambito del Piano di Recupero Urbanistico del Comune di Larciano, che ha promosso la rivalorizzazione dell’intera area circostante e la messa a disposizione della cittadinanza di nuovi spazi pubblici. Oltre all’edificio della Casa della Salute si aggiungono un giardino attrezzato con area giochi di 4500 mq e un ampio parcheggio collegato al nuovo sistema veicolare e pedonale.

Interessante la soluzione adottata dagli architetti nello sfruttare la leggera pendenza del lotto per creare due livelli separati: quello dell’ingresso principale su via Antonio Gramsci e quello secondario del piano seminterrato che consente di uscire verso via della Costituzione. Particolare attenzione è stata posta nella definizione degli accessi, semplici ed efficaci.

Demolizione della vecchia struttura.

Al piano seminterrato è presente un ingresso di servizio più riservato e accessibile dai mezzi di soccorso dalla nuova strada carrabile. L’ingresso principale e di rappresentanza è al piano terra. Si entra nell’edificio accompagnati da una gradinata di larghezza variabile, disegnata seguendo le curve di livello e i salti di quota che caratterizzavano l’area, e affiancata da una rampa (con inclinazione 5%) che consente l’accesso ai disabili.

La struttura portante in legno

La struttura portante dell’edificio è stata progettata con particolare riguardo verso sostenibilità e l’efficienza energetica dell’involucro. L’elemento strutturale verticale in pannelli X-Lam, caratterizzato da 3 strati di pannelli in legno lamellare di abete incollati con fibre disposte in direzione perpendicolare a quelle dello spessore adiacente, garantisce un ottimo comportamento della struttura nei confronti di sisma e incendio.

La resistenza sismica è garantita dalla leggerezza del materiale (densità di 400 kg/mc) e dalla forma che permette di distribuire il carico evitando sollecitazioni puntuali. La resistenza alla fiamma è dipendente sia dalle proprietà del legno, che carbonizza all’esterno mantenendo più a lungo le prestazioni strutturali richieste anche in caso in incendio, sia dalla disposizione ortogonale delle fibre, che ostacolano la propagazione della fiamma da un lato all’altro dell’elemento.

Il vantaggio esecutivo nell’utilizzo del legno è sicuramente legato alla facilità di lavorazione. Grazie alle nuove tecnologie, ogni costruzione può essere studiata al dettaglio in fase progettuale, perciò i tempi di realizzazione in stabilimento vengono decisamente ridotti rispetto a quelli delle costruzioni tradizionali.

I pannelli vengono infatti trasportati in situ già sagomati e comprensivi delle forature necessarie, e questo rende la posa e l’assemblaggio in cantiere operazioni estremamente rapide. Per queste ragioni, l’X-Lam si presenta come un elemento strutturale versatile, adatto alle nuove costruzioni ed efficace per interventi di espansione di edifici preesistenti. Non è raro, per esempio, che strutture turistico ricettive che vogliano ampliare rapidamente la struttura senza dover chiudere l’attività si affidino a esperti del legno consapevoli che i tempi di costruzione sono molto ridotti.

Fasi di posa della struttura

  • Sollevamento in quota del pannello di parete in X-Lam e posizionamento in corrispondenza del tracciato dei cordoli rialzati.
  • Connessione del pannello alla fondazione per mezzo di piastre metalliche angolari ancorate con barre filettate e tasselli chimici nei punti di maggiore sforzo meccanico. Tali elementi, denominati Hold Down, permettono di evitare il rischio di ribaltamento della parete di fronte a carichi orizzontali quali vento e sisma. Il rischio di scorrimento del pannello rispetto alla fondazione viene annullato con l’utilizzo di piastre piatte resistenti al taglio che vengono ancorate al legno con chiodi a resistenza migliorata e al cemento con tasselli chimici.
  • Il solaio, realizzato mediante l’impiego di travi in legno lamellare su cui poggia uno strato di X-Lam d’irrigidimento di 6 cm di spessore, è la base di appoggio per i pannelli di parete in X-Lam del primo piano.
  • Il collegamento tra le varie pareti è stato realizzato attraverso l’utilizzo di viti autofilettate incrociate, poste in corrispondenza dell’attacco tra i due elementi.

Nelle prime strutture in pannelli X-Lam, la giunzione tra parete-solaio veniva realizzata con piastre a L in corrispondenza dell’intradosso del solaio. Successivi studi orientati all’ottimizzazione dei requisiti di resistenza al fuoco hanno dimostrato che il sistema di fissaggio con viti autofilettate permette migliori prestazioni.

In caso d’incendio la piastra è direttamente esposta all’aumento di temperatura mentre la vite, essendo inglobata nella struttura in legno, non subisce quel calo di prestazione tipico delle strutture metalliche e dipendente dal comportamento duttile che comporta una deformazione irreversibile dell’elemento.

In alcuni ambienti si è preferito mantenere piccole porzioni di pareti in X-Lam a vista, per esaltare, in un luogo dedicato prevalentemente alla salute, l’effetto caldo e accogliente che il legno trasmette. Effetto amplificato dalle ampie aree finestrate che illuminano di luce naturale gli spazi interni.

In X-Lam sono stati realizzati anche gli arredi della reception, secondo un approccio progettuale e un design teso alla massima praticità. Gli ambienti comuni, come l’atrio d’ingresso, sono stati arredati utilizzando materiale strutturale di recupero, ai fini dell’ottimizzazione delle risorse nel rispetto del concetto di sostenibilità non solo da un punto di vista energetico ma anche legato a un’attenta gestione dei materiali presenti in cantiere che aspira a ridurre al minimo gli sprechi.

Struttura e design della copertura

Di particolare interesse è la struttura della copertura: per ottenere l’effetto curvo richiesto dal design architettonico si è adottata una soluzione di tipo misto, in cui sopra le travi in legno lamellare, chiuse da un doppio pannello di Osb, sono stati collocati pannelli in X-Lam sagomati e controventati, dove necessario.

A chiusura del pacchetto, è stato disposto un tavolato ligneo impermeabilizzato, con andamento delle tavole perpendicolare agli elementi in X-Lam sagomati, rivestito da una lamiera metallica a doppia graffatura preverniciata di colore bianco.

La coibentazione è stata ottenuta rivestendo il doppio pannello in Osb con lastre di cemento rinforzato su cui poggiano pannelli di isolante in lana di roccia ad alta densità di 24 cm di spessore. Sopra la membrana traspirante e impermeabile è stato posato uno speciale telo tridimensionale per garantire la microventilazione della copertura.

Lo scarico delle acque meteoriche è stato definito con un sistema di gronde leggermente arretrate rispetto al bordo della copertura, che permettono di nascondere l’elemento agli occhi di chi fruisce dell’edificio.

L’insieme di questi accorgimenti tecnici, frutto di una raffinata attenzione al design architettonico proposto nel progetto, ha permesso di realizzare una copertura leggera, poco impattante nel contesto e capace di valorizzare la contemporaneità dell’intervento.

Lo sporto dall’effetto bombato è stato realizzato con un’articolata sottostruttura in centine realizzata con pannelli Osb e successivamente rivestita con la stessa lamiera metallica a doppia graffatura preverniciata di colore bianco impiegata per il manto di copertura.

Involucro e impianti ad alta efficienza energetica

Per l’efficienza energetica e gli impianti a ridotto impatto ambientale, l’edificio è stato inserito in Classe A3. In particolare, le soluzioni tecnologiche adottate per ridurre i consumi hanno riguardato i pacchetti perimetrali e di copertura a elevate prestazioni isolanti, i serramenti, il sistema fotovoltaico da 9.6 kW, la pompa di calore condensata ad acqua di tipo geotermico e l’impianto di recupero acque meteoriche, cui si aggiunge un sistema di ventilazione meccanica controllata.

Involucro opaco

La coibentazione delle chiusure perimetrali verticali dell’edificio è stata realizzata mediante l’applicazione di pannelli in lana di roccia di doppia densità, mediamente pari a 90 kg/mc di spessore totale 14 cm. Questa soluzione ha consentito di riunire in un solo sistema ottime prestazioni termiche e proprietà acustiche, stabilità dimensionale al variare delle condizioni termoigrometriche, resistenza agli urti e ripartizione uniforme dei carichi grazie alla doppia densità e un ottimo comportamento al fuoco.

Le facciate sono composte da un gioco di rivestimenti a cappotto intonacato e con un rivestimento ligneo in tavole di larice impregnate, di dimensioni e spessori misti, che donano ritmo e movimento alle pareti perimetrali dell’edificio.

Nelle contropareti interne, la struttura portante è ultimata con una doppia lastra di cartongesso con sottostruttura in profili a omega in alluminio di spessore 5 cm con interposta della lana di roccia di spessore 4 cm. Questo consente di ricavare una leggera intercapedine tra l’elemento rigido in cartongesso e il materiale poroso isolante, migliorando così l’assorbimento acustico e la trasmittanza termica della parete.

Gli elementi divisori non strutturali sono costituiti da un sistema analogo, composto da una doppia lastra di cartongesso per ogni lato più una centrale separatoria. Il sistema a secco è supportato da una doppia struttura metallica di sostegno all’interno della quale sono stati interposti pannelli isolanti in lana di roccia di spessore minore rispetto ai profili di supporto, in modo da creare una sottile intercapedine ed efficientare l’elemento parete da un punto di vista acustico.

Involucro trasparente e serramenti

Per quanto riguarda l’involucro trasparente, sono stati scelti serramenti in alluminio a taglio termico in grado di garantire la continuità dell’ottimo isolamento termico. Il profilo utilizzato è infatti caratterizzato da una struttura a giunto aperto, con la guarnizione di tenuta centrale disposta in posizione arretrata rispetto al filo esterno dei profili per creare un’ampia camera.

Il serramento è composto da lastre in vetro basso emissivo con intercapedine in gas Argon. Questo sistema permette all’infisso di svolgere un’azione di filtro dei raggi solari riducendo l’azione d’irraggiamento e di trasmissione del calore dall’esterno verso l’interno. La trasmittanza globale del serramento, media ponderata di quella del vetro e di quella del telaio, è di 1,2W/mqK.

Impianti tecnologici

L’impianto termico è costituito da una pompa di calore condensata ad acqua di tipo geotermico ad alte prestazioni (Cop ed Eer >5). L’utilizzo di una pompa geotermica consente di ridurre il fabbisogno di energia elettrica necessario al riscaldamento del fluido termovettore.

Se, inoltre, si considera che l’impianto fotovoltaico realizzato è capace di coprire circa il 60% del fabbisogno energetico annuo dell’edificio, il sistema mostra un’efficienza più che ottima soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

L’impianto di ventilazione meccanica controllata è stato suddiviso in quattro unità per quattro zone in maniera tale da poter disattivare la Vmc qualora uno specifico ambiente sia inutilizzato. Un semplice accorgimento progettuale che consente di risparmiare notevolmente in termini di spreco di energia e spese di gestione.

È previsto un recupero di calore che consente, tramite riscaldamento dell’aria in entrata attraverso uno scambiatore che preleva energia da quella in uscita, una riduzione della dispersione di energia termica del 75%. L’adozione di macchine di ventilazione capaci di fornire anche il free cooling notturno, inoltre, garantisce un comfort estivo migliore all’interno dei locali anche senza ricorrere al raffrescamento diretto degli ambienti.

I pavimenti a prova di calpestio

La scelta delle pavimentazioni è stata fatta in funzione della necessità di ottenere ottime prestazioni fonoassorbenti, in particolare per ridurre il rumore da calpestio generato sul pavimento di una stanza con il conseguente disturbo di attività svolte in ambienti sottostanti, di ridurre al minimo i costi di manutenzione.

Il sistema di pavimentazione è costituito da Linoleum applicato sul massetto alleggerito gettato sopra uno strato denso di materiale isolante e fonoassorbente, scelta che ha permesso di combinare la resistenza chimico-meccanica con la capacità di abbattimento acustico elevata (19 dB).

I servizi igienici presentano invece un rivestimento in piastrelle in gres porcellanato di dimensione 30×60 cm, per un’altezza di 2,50 m da piano di pavimento finito, che prosegue come rivestimento a pavimento con caratteristica antiscivolo R10. Nei punti di contatto tra parete e pavimento è stata inserita una sguscia in profili di alluminio per garantire la pulizia degli ambienti.

CHI HA FATTO COSA

  • Ubicazione Via Antonio Gramsci, Via Costituzione, Larciano (PT)
  • Committente Comune di Larciano (PT)
  • Progetto architettonico Settanta7 Studio Associato
  • Progetto strutturale Settanta7 Studio Associato
  • Progetto del verde Arch. Gianfranco Franchi
  • Progetto acustico Acusma Consulting srl
  • Progetto impiantistico Studio Associato Paci
  • Responsabile del procedimento Arch. Sergio Mancini
  • Coordinamento della sicurezza Settanta7 Studio
  • Impresa di costruzione Gandelli Legnami Srl
  • Responsabile della commessa Silvio Riscaldino + Arch. Enrico Daddi

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