Agenzia del Demanio | Recupero

Valorizzazione per Palazzo della Rovere

A Savona accordo per la valorizzazione del Palazzo della Rovere. L’intervento permetterà di recuperare completamente l’antico palazzo posto nel centro storico della città tra piazza della cattedrale e l’arco portuale.

L’Agenzia del Demanio, il ministero dei Beni culturali e il Comune di Savona hanno firmato l’accordo per la valorizzazione di Palazzo Della Rovere, secondo quanto previsto dall’art. 5 comma 5 del decreto legislativo n. 85/2010 sul federalismo demaniale riguardante i beni di interesse storico-artistico e dall’art. 112 del decreto legislativo n. 42/2004 del Codice dei Beni Culturali.

Attrattore culturale. Con questa firma il bene sarà trasferito, entro 3 mesi, a titolo gratuito dallo Stato al Comune, a fronte di un programma di valorizzazione che permetterà di recuperare completamente il palazzo più grande del centro storico di Savona. Palazzo Della Rovere è un monumento importante della città che, grazie alla sua posizione strategica tra la piazza della cattedrale e a ridosso dell’arco portuale, ben si presta a fungere da attrattore culturale sia per cittadini savonesi che per i numerosi turisti che usufruendo delle navi da crociera che attraccano al porto di Savona.
L’immobile permette di congiungere i due grandi poli di Savona: quello moderno della nuova darsena portuale e quello antico del centro medievale con i principali luoghi culturali della città.

Nuova biblioteca e università. Il programma per la valorizzazione dell’aspetto storico-artistico della citta prevede la riqualificazione di Palazzo Della Rovere con nuovi spazi per la Biblioteca civica e l’Università insieme alla realizzazione di servizi informativi e di attività accessorie. Questo programma di valorizzazione si configura, quindi, come elemento trainante per il recupero del centro storico di Savona e completerà il Polo culturale savonese.

Il Palazzo è stato progettato e avviato a costruzione da Antonio da Sangallo per il cardinale Giuliano della Rovere, che sarebbe poi diventato papa Giulio II. Su di esso sia il ministero dei Beni culturali sia la Regione Liguria sono intervenuti nel corso degli ultimi vent’anni con cospicue risorse finanziarie per avviarne il recupero attraverso il restauro di ampie porzioni, dove sono presenti importanti lavori artistici. Questi interventi di restauro sono stati l’inizio su cui si è basato il processo di valorizzazione del bene che vedrà impegnati, per prima, l’amministrazione comunale di Savona, la direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria e le Soprintendenze ed Istituti ad essa afferenti.

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