Consiglio Nazionale Geometri | Crollo Ponte Morandi

Savoncelli (Cngegl): “un’unica squadra per dare risposte alla fragilità del Paese”

Maurizio Savoncelli, presidente del Cngegl, ha espresso il cordoglio della categoria dei geometri alla città di Genova colpita dal crollo del Ponte Morandi. Da lui l'invito affinché le istituzioni e le categorie tecniche "facciano squadra" nel mettere a punto interventi che vadano a intercettare le criticità più evidenti del nostro Paese.
Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geometri, Maurizio Savoncelli, ha espresso il massimo cordoglio personale e della categoria, nel giorno di lutto nazionale proclamato per il crollo del Ponte Morandi a Genova sottolineando quanto sia evidente la fragilità del nostro Paese e la necessità di una coesione che porti a dare risposte concrete ai cittadini sul tema della prevenzione e della messa in sicurezza.
Maurizio Savoncelli | Presidente Consiglio Nazionale Geometri.

«Il nostro Paese registra oggi l’ennesimo episodio di dolore nazionale, con la celebrazione dei funerali di Stato per le vittime della tragedia di Genova. Siamo tutti scossi per ciò che è accaduto e, in rispettoso silenzio, desideriamo unirci al dolore dei congiunti e dei parenti delle persone che hanno perso la vita nel crollo del 14 agosto. Al tempo stesso ci interroghiamo sul perché di alcuni fatti, che non dipendono da eventi naturali, come terremoti, alluvioni e dissesti, contro i quali possiamo combattere con una seria attività di prevenzione, cercando di capire cosa non ha funzionato e quali sono le priorità da affrontare. Una cosa è certa: questo Paese è fragile, troppo fragile. Ha bisogno di interventi che vadano a intercettare le criticità più evidenti e che siano portati avanti con forza e determinazione da tutti, senza divisioni ideologiche su situazioni oggettivamente necessarie e improcrastinabili. Nei prossimi mesi, tutti insieme dovremo fare parte di una unica squadra, cercando di dare risposte alle necessità del nostro Paese, con azioni e non con annunci e proclami. Noi ci saremo, come sempre, pronti a collaborare con le istituzioni e con le altre categorie tecniche per il rilievo e il monitoraggio delle situazioni che, oggi più di ieri, ci spaventano. Bisogna fare presto anche nel rispetto verso chi non c’è più».

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