Governo | Provvedimenti

Sblocca Italia ad andamento lento

Secondo le considerazioni emerse dai telegiornali e dalle prime cronache il programma Sblocca Italia varato dal Governo sembra non soddisfare le aspettative di famiglie, imprese, associazioni. Sicuramente non è un provvedimento che passa alla storia economica del Paese come un "provvedimento shock" per ridare slancio agli investimenti di cui il Paese ha forte necessità.
Matteo Renzi Sblocca Italia Agosto 2014
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

(di Livia Randaccio) Non rimane che entrare nei dettagli del testo conclusivo del decreto Sblocca Italia e centellinare l’elenco dei finanziamenti per poter dare un giudizio su quanto deliberato dal Governo.
Di primo acchitto possiamo considerarlo un decreto all’insegna del “… quel che si può fare” e se andiamo a ripercorrere “quel che s’intendeva fare e quel che si poteva realmente fare” sicuramente ci convinciamo che il parto del Governo è stato all’insegna di una cruda realtà. Difficile realtà ma pur sempre realtà.
Certo il Belpaese si aspettava molto di più anche perché lo scenario che stiamo vivendo è veramente drammatico, come lo ha propriamente definito Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria. Considerazioni le sue che palesano tristezza, timore, angoscia per il domani di imprese e lavoratori, perplessità per il futuro di questa Italia che non riesce ad uscire dal pantano della crisi.

Giorgio Squinzi | Presidente Confindustria
Giorgio Squinzi | Presidente Confindustria.

Giorgio Squinzi | Presidente Confindustria. Ancora una volta Squinzi ha indicato “la via da seguire” e che in sintesi si chiama concreto sblocco dell’edilizia e concreto sostegno alla ripresa dei consumi per dare slancio alla produzione e, di conseguenza, gli investimenti delle imprese. Per il presidente di Confindustria infatti “… per riaccendere i motori del Paese occorre ritrovare la capacità di creare lavoro e questo può venire solo dalle imprese: perché senza le imprese non c’è salto in avanti né a livello sociale né in economia. Occorre puntare sui settori trainanti della nostra economia, edilizia e manifatturiero in primo luogo. Siamo disposti a fare sacrifici, siamo pronti, ma i nostri sacrifici devono avere una prospettiva, una visione di lungo termine”. Senza tralasciare che Confindustria è il nocciolo produttivo del Paese e può dare un contributo significativo: “occorre che il Governo ne tenga conto e recepisca le ragioni ma soprattutto che faccia presto”.

Recessione, deflazione, disoccupazione. Le analisi analisi economiche e i dati Istat stanno a confermare che l’immagine dell’Italia è quella di un paese che si sta avvitando su se stesso restringendo negativamente i campi d’azione. Non tocchiamo il tasto riforme e restiamo ai dati che ci confermano che oltre alla pesante recessione è tornata a farci compagnia dopo 55 anni la deflazione. Per parlare della disoccupazione che aggrava ulteriormente la situazione delle famiglie. Che, a loro volta, vedono cadere la loro fiducia nella ripresa. Che l’anno in corso non sarebbe stato l’anno del miglioramento lo si sapeva già ma tutti, famiglie e imprese, hanno sperato in un periodo di stallo: ora però gli indicatori economici parlano di un fine anno con il Pil a -0,2/-0,3%.

Conferme e rinvii. Entriamo comunque nel merito dei provvedimenti varati dal decreto Sblocca Italia per dire che, dopo un lungo e difficilmente comprensibile confronto tra i ministri sulle coperture, si è avuto un testo molto più contenuto rispetto a quello ipotizzato a fine luglio. Un esempio è dato dal “Pacchetto Casa” spostato con le rispettive coperture nel documento della prossima Legge di Stabilità. Quindi a ottobre si parlerà dei vari bonus fiscali, da quello del 65% per i lavori di risparmio energetico a quello ordinario del 50% (ricordiamo che le agevolazioni valgono fino a questo dicembre). In sostanza sul Pacchetto Casa è prevalsa la linea della prudenza portata avanti dal ministro del Tesoro che non ha ritenuto di ipotecare in anticipo le risorse da impegnare con la Legge di Stabilità.

Cantieri, cig, banda larga, partecipate 
Ora comunque si sono trovati 3,8 miliardi di risorse per il via libera ai cantieri (in particolare l’Alta velocità ferroviaria), altri 4,6 miliardi serviranno per il rinnovo degli aeroporti, 1 miliardo per finanziare interventi contro il dissesto idrogeologico (ma con ulteriori specifiche tra un mese), 720 milioni per il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga per tutto il 2014. Un pacchetto di norme anti-burocrazia a costo zero per l’edilizia si è accompagnato ai provvedimenti per il credito d’imposta del 50% per la banda larga e all’arrivo del commissario per dare certezze (soprattutto nella tempistica) alla riqualificazione di Bagnoli. Rinvio all’autunno invece per il taglio delle 8mila partecipate locali: allora vi sarà un piano organico proposto con la discussione della Legge di Stabilità. Così pure si parlerà tra un mese della riforma dei porti, stralciata per acquisire ulteriori dati di approfondimento.
Tra le grandi opere escluse due sono quelle considerate eccellenti e delle quali si parla da tempo: la Orte-Mestre che da sola aveva un peso di 10,4 miliardi (però senza possibilità di cantierizzazione) e la gronda autostradale di Genova (non si poteva inserire fra le opere cantierabili ne giro di pochi mesi).

Summit UE. Ora a livello europeo Renzi ha indetto un nuovo vertice straordinario sulla crescita: in vista dell’appuntamento (si parla del 6 ottobre) è stato deciso di approntare e inserire nelle conclusioni del summit un apposito capitolo in cui si chiede ai vari ministeri delle Finanze di studiare nuovi interventi “ritenuti urgenti” per rilanciare investimenti e crescita. Così da invertire la tendenza che ha portato l’UE, e in particolar modo i Paesi dell’Eurozona, a registrare un aumento del Pil in assoluto insoddisfacente, il rischio di deflazione ancor più crescente e la situazione disoccupazionale in modo assoluto inaccettabile.

STRADE, AEROPORTI ED ALTA VELOCITA’
Il decreto anticipa al 2015 dal 2017 la partenza dei lavori di due nuove importanti tratte ferroviarie: la Napoli-Bari e la Palermo-Messina-Catania. Sono stati sbloccati 4,6 miliardi destinati agli aeroporti di Firenze, Fiumicino, Genova, Salerno e Malpensa. Il testo sblocca investimenti per 10 miliardi in 12 mesi per le autostrade. Ossigeno anche ai cantieri in corso come il Terzo Valico, la Brescia-Padova, il Tunnel del Brennero e 4 metropolitane: Roma (linea C), Napoli e Firenze (metrotranvia), Torino (Passante Ferroviario). Nuove anche le ferrovie Lucca-Pistoia e il ponte a Roma fra l’Eur e il collegamento dell’Autostrada per Fiumicino. I cantieri dovranno partire entro i prossimi 10 mesi.

OPERE DEI COMUNI
Il Governo ha ricevuto 1617 mail dai Sindaci di tutta Italia che indicavano le priorità che l’esecutivo doveva affrontare: più spazio di manovra nel patto di stabilità, maggiori finanziamenti, chiudere più velocemente i contenziosi con le Soprintendenze. Sarà concessa quindi una maggiore flessibilità al Patto di Stabilità e dove possibile saranno erogati nuovi finanziamenti. Per quanto concerne le querelle con le Soprintendenze Renzi si è impegnato a convocare un’apposita Conferenza dei Servizi.

RISTRUTTURAZIONI E PACCHETTO CASA
Nessuna certezza ma comunque un impegno del Governo a rinnovare anche per il prossimo anno l’Ecobonus al 65%. Tra gli interventi più importanti la possibilità per l’utente di far partire i lavori di ristrutturazione della propria abitazione senza più la necessità di chiedere l’autorizzazione edilizia. Da oggi per far partire i lavori basterà un semplice comunicato al comune.
Entrato il provvedimento che introduce uno sconto Irpef del 15-20% per chi compra casa e poi decide di affittarla a canone concordato.

CODICE APPALTI DA RINNOVARE
Per quanto concerne gli appalti c’era molta aspettativa: il Governo ha deciso di presentare una legge delega che si pone l’obiettivo di uniformare le leggi italiane a quelle europee. Per il momento quindi nessun provvedimento ma una legge delega.

AMBIENTE
Sono previste misure per il superamento delle procedure d’infrazione, accelerazione degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, per l’adeguamento dei sistemi di depurazione e fognatura degli agglomerati urbani. Un apposito finanziamento riguarderà opere urgenti di sistemazione idraulica dei corsi d’acqua nelle aree metropolitane interessate da fenomeni di alluvione ed esondazione.

CIG IN DEROGA
E’ stato disposto un rifinanziamento di 728 milioni di euro degli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno in corso. Un rifinanziamento che porta la dotazione complessiva di risorse a più di un miliardo e 720 milioni, 320 in più rispetto all’ammontare previsto nella Legge di Stabilità 2014. La copertura del rifinanziamento è stata assicurata liberando risorse da interventi non attuati e facendo ricorso alle ministeriali per la formazione continua e solo in misura limitata alle risorse da destinare ai fondi interprofessionali.

BANDA LARGA
Approvate facilitazioni e semplificazioni per la posa in opera di reti telematiche. Il decreto introduce un incentivo del 30% per la realizzazione della banda larga e ultralarga e per i nuovi investimenti nelle cosiddette aree bianche a fallimento di mercato. Si tratta di zone del territorio in cui i grandi operatori non hanno ancora realizzato le infrastrutture perché ritenute scarsamente redditizie. Con il provvedimento si cercherà di favorire nuovi investimenti e l’espansione della banda larga sulla maggior parte del territorio nazionale.

CREDITO D’IMPOSTA
Lo strumento voluto dal governo è quello del credito d’imposta a favore delle imprese che realizzano gli interventi. Il beneficio (da un anno) si applica alle opere di oltre 200 milioni di euro ma ora con il decreto è abbassata l’asticella a 50 milioni d’importo includendo così una serie di nuove opere strategiche per lo Stato realizzate da privati. Lo sconto calcolato sul totale dell’investimento si applica a Irap e Ires.

CASSA DEPOSITI E PRESTITI
Diviene più ampio il raggio d’azione per la Cassa Depositi e Prestiti che potrà intervenire in nuovi settori quali:
– immobiliare
– ambiente
– protezione civile e calamità naturali
– energia
– trasporti
– cooperazione allo sviluppo e fondi europei
– ricerca
– programmi concordati europei.
Viene introdotta la possibilità della garanzia dello Stato incondizionata e a prima richiesta sulle esposizioni assunte (o previste) da Cassa depositi e Prestiti che in ragione del profilo di rischio, eccedono in tutto o in parte la capacità di assunzione di un operatore di mercato. Un apposita convenzione Cassa depositi e Prestiti – ministero dell’Economia dovrà definire modalità operative, linee, durata e remunerazione della garanzia.

RIFORMA DELLA GIUSTIZIA
Concussione. Nel reato di concussione la punibilità riguarderà anche gli incaricati di pubblico servizio e non solo i pubblici ufficiali.
Autoriciclaggio. Il nuovo codice 648-bis del codice penale allinea l’Italia a quasi tutti i paesi ad economia avanzata.
Reati societari. Torna il falso in bilancio a querela per microimprese. Da semplici contravvenzioni tornano ad essere delitto le false comunicazioni sociali sia per le quotate sia per le non quotate. Procedibilità d’ufficio, salvo per le microimprese.
Corruzione. Ogni pubblico ministero che inizi un’indagine per reati contro la pubblica amministrazione avrà l’obbligo di informare il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione.
Codice antimafia. procedure veloci per gestire le aziende confiscate. Le imprese se sono in condizione continuano le attività gestite da manager e sorvegliate dal tribunale con procedure partecipative con tavoli aperti a organizzazioni datoriali, rappresentanze sindacali, associazioni e camere del lavoro.
Confische. Il ricorso vinto non libera il bene sequestrato. Se l’indiziato di mafiosità vince un grado di giudizio il bene non viene liberato fino al termine della procedura. Per quanto concerne i patrimoni sproporzionati non sarà più possibile giustificarli sostenendo che sono originati dall’evasione fiscale.

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