Decreto legge n. 133/2014 | Camera dei deputati

Sblocca Italia all’insegna degli incentivi per le ristrutturazioni

Il decreto legge deliberato dalla Camera dei deputati contiene nuove disposizioni per i comuni riguardo gli immobili pubblici. Per gli enti locali arrivano sconti sul patto di stabilità: ne beneficeranno le amministrazioni virtuose nel pagamento dei debiti e quelle che hanno investito in opere pubbliche. Gli enti locali possono deliberare che per gli interventi di ristrutturazione edilizia i costi di costruzione siano inferiori ai valori determinati per le nuove costruzioni. Multe per gli autori di abusi edilizi che non rispettano le disposizioni di demolizione.

La Camera dei deputati ha approvato, con 278 voti favorevoli, 7 astenuti e 161 contrari, il decreto legge Sblocca Italia (n. 133/2014), testo che ora è al vaglio del Senato anche se, a causa dei tempi stretti, difficilmente potrà essere rivisto, poiché il provvedimento va convertito definitivamente in legge entro l’11 novembre.Costruzioni

Si tratta di un documento ricco di disposizioni e normative. Entriamo dunque nel merito di alcuni provvedimenti, partendo dalla tutela del territorio.

Riduzione dei tributi. I comuni potranno definire i criteri e le condizioni per la realizzazione da parte di utenti singoli o associati di interventi di manutenzione, pulizia, abbellimento di piazze, strade e aree verdi, in cambio della riduzione (o dell’esenzione) dei tributi locali.

Scia. Viene limitata, nell’ipotesi di Segnalazione certificata di inizio attività, la possibilità per l’amministrazione di assumere determinazioni in via di auto-tutela. La revoca del provvedimento amministrativo per mutamento della situazione di fatto sarà possibile solo se il mutamento fosse non prevedibile al momento dell’adozione del provvedimento e, per le ipotesi di una nuova valutazione dell’interesse pubblico originario, è esclusa la revoca per i provvedimenti di autorizzazione o di attribuzione di vantaggi economici. È stata esclusa la possibilità di annullamento d’ufficio quando il dispositivo non sarebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato.segnalazione-certificata-inizio-attivita_O1

Manutenzione. Il decreto modifica la definizione di manutenzione straordinaria, ritenendo sufficienti per questi interventi il rispetto della volumetria complessiva degli edifici e comprendendo anche il frazionamento (o accorpamento) delle unità immobiliari.
Non è più necessario il permesso di costruire per gli interventi di ristrutturazione edilizia che comportano modifiche del volume o delle superfici e aumento di unità immobiliari. È stata introdotta la definizione di conservazione, così da inserire una nuova ipotesi di permesso di costruire in deroga anche alle destinazioni d’uso per gli interventi di ristrutturazione edilizia attuati anche in aree industriali dismesse. I termini per il rilascio del permesso di costruire sono raddoppiati nei soli casi di progetti di particolare complessità.
Viene codificata la disciplina del permesso di costruire convenzionato (secondo le normative regionali) e vengono introdotte sanzioni da 2mila a 20mila euro in caso di inottemperanza dell’ordine di demolizione degli abusi edilizi. La mancata o tardiva emanazione dell’ordine di demolizione implica responsabilità disciplinare e amministrativa del dirigente e del funzionario non adempiente. Le somme di competenza comunale saranno destinate esclusivamente alla demolizione-ripristino delle opere abusive e all’acquisizione-attrezzatura di aree a verde pubblico. È stato previsto che le varianti siano eseguibili tramite Scia e sono classificati i mutamenti d’uso urbanisticamente rilevanti.
Un’altra disposizione precisa che la Dia, ad eccezione della super Dia, viene sostituita dalla Scia e si introduce il Regolamento unico edilizio allo scopo di semplificare e uniformare le norme e gli adempimenti.Manutenzione edifici 2

Patto di stabilità. Il decreto legge stabilisce l’esclusione dal patto di stabilità interno dei pagamenti effettuati dai comuni per gli investimenti in opere, secondo la segnalazione effettuata alla Presidenza del Consiglio dei ministri entro il 15 giugno di quest’anno. La deroga è concessa nel limite di 250 milioni di euro per l’anno in corso.
È stata disposta anche l’esclusione dai vincoli del patto di stabilità interno per l’anno in corso e il prossimo anno per un importo complessivo pari a 300 milioni di euro, di cui 200 milioni per il 2014 e 100 per il 2015, dei pagamenti dei debiti in conto capitale certi, liquidi ed esigibili alla data del 31/12/2013, sostenuti dall’entrata in vigore del decreto legge successivamente.

Edilizia e patrimonio immobiliare pubblico

  • Modificato il Testo unico in materia di edilizia:
    – riqualificazione delle aree attraverso forme di compensazione, in alternativa all’espropriazione
    – introduzione di una nuova ipotesi di permesso di costruire in deroga anche alle destinazioni d’uso
    – disciplina apposita per stabilire quali mutamenti della destinazione d’uso siano urbanisticamente rilevanti
    – sanzioni pecuniarie in caso di inottemperanza accertata all’ingiunzione di demolizione.
  • Disposizioni finalizzate all’adozione di uno schema di regolamento edilizio tipo.
  • Nei contratti di locazione di immobili ad uso non abitativo le parti possono liberamente stabilire i termini e le condizioni contrattuali. In particolare si stabilisce che i comuni possano riconoscere un’aliquota Imu ridotta al locatore che concordi una riduzione del canone di affitto con l’inquilino. Gli atti di riduzione dei canoni di locazione beneficeranno dell’esenzione dalle imposte di registro e di bollo. La richiesta di abbassare il canone potrà essere avanzata dallo stesso conduttore che però dovrà motivarla.
  • Esenzione dalle imposte di registro e di bollo nel caso di registrazione di atti che dispongono esclusivamente la riduzione del canone di un contratto di locazione.
  • Introdotta la disciplina del rent to buy.
  • Procedure veloci per la valorizzazione degli immobili pubblici non utilizzati.cantiere-edile

Ambiente

  • Gli enti locali dovranno garantire che il servizio idrico sia affidato a gestori unici.
  • Fondi appositi per la mitigazione del rischio idrogeologico.
  • Delegificazione in materia di gestione delle terre e rocce da scavo.
  • Disposizioni per la realizzazione di un sistema adeguato di gestione dei rifiuti urbani attraverso l’individuazione della capacità di trattamento dei rifiuti urbani e assimilati degli impianti di incenerimento esistenti.
  • Smaltimento rifiuti fuori regione: è stato ridotto il divieto ex dlgs 152/2006 di smaltire i rifiuti urbani in regioni diverse da quelle di origine che sarà invece possibile ogniqualvolta il presidente dell’ente territoriale di produzione lo riterrà necessario per fronteggiare situazioni di emergenza dichiarate dalla Protezione civile.
  • Impianti di recupero energetico: gli impianti dovranno sempre assicurare il trattamento in via prioritaria dei rifiuti urbani prodotti dal proprio territorio originale fino al raggiungimento del relativo fabbisogno, solo in via residuale il processo di quelli provenienti da altre regioni e, previo rispetto dei principi di prossimità e sicurezza, di quelli speciali pericolosi a rischio infettivo. Per il trattamento per i rifiuti urbani extraregionali, gli stessi impianti dovranno corrispondere alla propria regione un contributo di 20mila euro per tonnellata di indifferenziati. Ridotto rispetto alla versione originaria del dl 133/2014 l’aumento del carico dei rifiuti processabili. Il funzionamento fino a saturazione del carico termico sarà possibile solo all’esito positivo della compatibilità ambientale, qualità dell’aria compresa, di tale regime di operatività.
  • Procedura semplificata per bonifiche: con la legge di conversione si sono avviati alleggerimenti alla procedura semplificata di bonifica ex art. 242 bis del dlgs 152/2006 (codice ambientale). In particolare, caratterizzazione e progetto di bonifica relativo non saranno più sottoposti ad approvazione ma a mero controllo pubblico del rispetto dei valori di contaminazione ammissibili. Ma la bonifica di siti con estensione superiore a 15mila mq dovrà avvenire in non più di tre fasi, quella di aree di oltre 400mila mq dovrà avvenire secondo un cronoprogramma concordato con le autorità competenti.
  • Riutilizzo materiali da scavo: oltre alla conferma delle norme previste dall’originario dl 133/2014 che permettono il riutilizzo delle terre e rocce da scavo con alta presenza di sostanze inquinanti nei siti soggetti alla bonifica, la legge affida ad un decreto presidenziale (del Presidente della Repubblica) il riordino di tutte le disposizioni sui materiali da scavo, la determinazione di regole apposite per il deposito temporaneo dei materiali e la disciplina semplificata per la oro gestione da parte di cantieri di piccole dimensioni (disciplina originariamente affidata a suo tempo dal dlgs 152/2006 a un decreto del ministero dell’Ambiente).
    Rischio idrogeologico

Energia

  • Incentivi per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
  • Accesso da parte dei soggetti di edilizia popolare e delle cooperative di abitanti alle categorie di incentivi della pubblica amministrazione.
  • Introduzione di uno spalma-incentivi obbligatorio teso alla riduzione degli incentivi per impianti fotovoltaici.
  • Esclusione dai vincoli del patto di stabilità interno delle spese sostenute dalle regioni per la realizzazione degli interventi di sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche.
  • L’attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quella di stoccaggio sotterraneo di gas naturale diventano attività di interesse strategico.solare-termico

Infrastrutture e trasporti

  • Nullaosta al programma 2012-2016 per gli investimenti tra Rete Ferroviaria Italiana e Ministero dei Trasporti.
  • Esclusione dal patto di stabilità interno per l’anno in corso e per il 2015 delle spese per le opere di ammodernamento delle ferrovie.
  • Stanziamento di 3.890.000 euro per la prosecuzione dei cantieri già avviati.
  • I nuovi investimenti da parte dei concessionari autostradali diverranno possibili solo se verrà garantita la realizzazione degli investimenti già previsti.
  • Fino al 31/12/2015 previsto un credito d’imposta Ires e Irap entro il limite massimo del 50% dell’investimento per la realizzazione di interventi di infrastrutture e di reti a banda ultralarga.
  • Ampliata la disciplina agevolativa per la realizzazione di nuove infrastrutture da realizzare con il ricorso a contratti di partenariato pubblico-privato e modificata la disciplina dei project bond.
  • Per la progettazione delle opere pubbliche non possono più essere richieste modifiche rispondenti a standard tecnici che prescrivono livelli di sicurezza più stringenti rispetto a quelli definiti dalla normativa europea.Infrastrutture

Enti territoriali

  • Misure volte a favorire la realizzazione delle opere incluse tra gli interventi finanziabili con il rifinanziamento del Fondo sblocca cantieri.
  • Gli enti locali in pre-dissesto potranno utilizzare le risorse del Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali.
  • Sono state limitate le sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità interno 2013 da parte degli enti locali.

Imprese

  • Istituzione di un fondo per la patrimonializzazione delle imprese.
  • Accesso al credito facilitato per le cooperative di lavoratori provenienti da aziende confiscate.
  • Adottato il piano per la promozione straordinaria del Made in Italy.

Scuole. Gli interventi per la messa in sicurezza degli istituti scolastici diventano di estrema urgenza (considerati indifferibili).Scuola in dissesto

Estrema gravità e incolumità pubblica. Nei casi di procedure ad evidenza pubblica, il Tar può accogliere l’istanza cautelare solo nel caso in cui i requisiti di estrema gravità e urgenza siano ritenuti prevalenti rispetto alle esigenze di incolumità pubblica.

Occupazione. Incrementato il fondo sociale per l’occupazione e la formazione ai fini del rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga.

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