Il ministero per lo Sviluppo Economico ha dato il via libera ai fondi per la rimodulazione di 44 Patti territoriali e 8 contratti che daranno una boccata d’ossigeno alle imprese che operano nel paese e un impulso di grande efficacia per conservare posti di lavoro.
Dopo quasi otto mesi di attesa, il ministero per lo Sviluppo Economico ha sbloccato l’erogazione di 160 milioni di euro per la rimodulazione di 44 Patti territoriali e 8 contratti d’area che interessano otto regioni del centronord e sette regioni del sud, tra cui la Campania, la Basilicata e la Puglia.
Tra le aree interessate figurano: figurano Vallo di Diano-Bussento e Salerno per la Campania, la Locride, Matera, Pomezia, l’area della Bassa Friulana, la Valle Alta Langa, Savona ed il sud-est Barese. Si tratta di uno dei più consistenti investimenti varati dal Governo uscente.
I vertici dell’Anpaca (associazione che raggruppa gli oltre 200 soggetti responsabili dei patti territoriali e dei contratti d’area), dal presidente Ludovico Vico al segretario generale Michele Giannattasio, nel sottolineare che tale provvedimento rappresentava comunque un «atto dovuto» dal momento che l’iter per la dotazione di queste risorse si era esaurito già prima dell’estate scorsa, plaude alla sensibilità del Ministero che con tale azione ha scongiurato una gravissima crisi occupazionale nelle zone interessate ai Patti territoriali ed ai contratti d’area.
In questa ottica il varo di questo piano di risorse rappresenta un segnale importante per le imprese che operano nel paese e un impulso di grande efficacia per tutte le aree più problematiche, poiché con tali investimenti verranno salvaguardati migliaia di posti di lavoro.
