Corte di Giustizia Ue

Sconti sulle tariffe Soa

Toccherà alla Corte di giustizia europea occuparsi della possibilità di applicare sconti o meno sulle tariffe imposte dal regolamento sugli appalti per la qualificazione delle imprese al mercato dei lavori pubblici.

L’ultima parola, in materia di contesa tra ministero dello Sviluppo Economico e Autorità di vigilanza, per la questione dei contratti pubblici e l’applicazione di riduzioni sulle tariffe previste, ora passa alla Corte di Giustizia europea che verificherà se vi è contrasto con i principi comunitari.

Toccherà alla Corte di giustizia europea occuparsi della possibilità di applicare sconti o meno sulle tariffe imposte dal regolamento sugli appalti per la qualificazione delle imprese al mercato dei lavori pubblici.
Il Consiglio di Stato ha portato la questione davanti alla Corte Ue in modo che giudicasse la contesa che contrappone il ministero dello Sviluppo Economico e l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici alla Soa nazionale costruttori.
Motivo della controversia quanto contenuto nel dpr 34/2000 e il dpr 207/2010 in materia dell’inderogabilità delle tariffe previste per l’attività di attestazione delle imprese effettuate dalle Soa.

Iter della vicenda. Il tutto nasce quando la Soa nazionale costruttori presenta al ministero dello Sviluppo economico un’interrogazione rispetto l’abrogazione dell’obbligatorietà di tariffe fisse o minime e l’attestazione. Dopo di che ha dato notizia all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori che avrebbe fornito alle imprese impegnate uno sconto sui corrispettivi.
La questione è così arrivata ai giudici amministrativi del Tar del Lazio che nel 2011 hanno ammesso la sentenza che prevedeva la derogabilità dei costi minimi che interessavano l’attività di attestazione. Questa sentenza è stata poi impugnata davanti al Consiglio di Stato.

Quale futuro? Ora la parola spetta alla Corte di Giustizia europea che dovrà pronunciarsi se i principi comunitari in materia di concorrenza siano in contrapposizione all’applicazione delle tariffe previste dal dpr 34/2000 e 207/2010 per l’attività di attestazione delle società organismi di attestazione.

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