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Serramenti e facciate continue: 2019-2021 prospettive di crescita superiore al Pil

Secondo i dati Unicmi nel 2019 la domanda di serramenti e facciate supererà i 4,8 miliardi di euro e sarà trainata dalle ristrutturazioni nel segmento residenziale (che da solo vale oltre 3 miliardi di euro). Nel 2021 si tornerà sopra gli 8 milioni di unità finestre vendute. Permangono invece delle difficoltà per i costruttori di facciate determinate da situazioni di crisi che interessano alcune grandi aziende.

Unicmi ha presentato il Rapporto 2019 sul mercato italiano dell’involucro edilizio. Carmine Garzia, responsabile scientifico dell’Ufficio Studi Unicmi, ha illustrato i dati di un settore che è tornato a crescere sotto la spinta della ripresa degli investimenti nelle costruzioni (+3,1% nel 2018) e che presenta prospettive di sviluppo della domanda di serramenti e facciate superiori alla crescita attesa del Pil per il 2019 e per il biennio 2020-2021 (con un tasso di crescita attorno al 2,5% annuo).

Carmine Garzia | Ufficio Studi Unicmi

«Nel 2019 la domanda di serramenti e facciate supererà i 4,8 miliardi di euro e sarà trainata dalle ristrutturazioni nel segmento residenziale (che da solo vale oltre 3 miliardi di euro). Nel 2021 si tornerà sopra gli 8 milioni di unità finestre vendute. Continuerà una moderata ripresa della domanda di serramenti nelle nuove costruzioni residenziali, anche se inferiore alle proiezioni dello scorso anno. Il segmento non residenziale crescerà alimentando la domanda di facciate continue anche nel periodo 2020-2021, quando il mercato italiano delle facciate arriverà a sfiorare i 600 milioni di euro di valore. I costruttori di facciate italiani sono comunque molto attivi sui mercati internazionali dove realizzano poco meno del 40% del proprio fatturato. Le quote dei tre materiali (alluminio, legno e pvc) nel mercato delle finestre resteranno sostanzialmente stabili nel 2019 mentre per il periodo 2020-2021 prevediamo un lieve calo dell’alluminio e una piccola ripresa del legno. Gli incentivi fiscali si confermano come una componente strutturale della domanda che vale attorno a 1,7 miliardi di euro su una domanda totale nel residenziale di poco più di 3 miliardi di euro. Secondo i nostri modelli gli incentivi, se confermati nel 2020 (senza contenuti penalizzanti come l’introduzione del prezzo massimo al metro quadrato e lo sconto in fattura) continueranno a trainare la domanda di serramenti. Le performance economiche e finanziarie dei produttori di finestre (alluminio, legno, pvc) hanno un trend positivo di ripresa, anche se la redditività è ben lontana dai livelli ante-crisi. Permangono invece delle difficoltà per i costruttori di facciate determinate da situazioni di crisi che interessano alcune grandi aziende».

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