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Edifici residenziali: i mutamenti cromatici negli ultimi vent’anni

Un settore dinamico quello delle pitture per esterni, che negli ultimi vent’anni ha registrato continui mutamenti cromatici per quanto riguarda gli esterni degli edifici residenziali italiani. Grazie all’analisi realizzata dal Color Design Center, Settef ha sempre trovato una risposta concreta all’evolversi del mercato realizzando collezioni ad hoc a seconda della tendenza del momento.

Il Color Design Center di Settef, brand di Cromology Italia specializzato nello studio e sviluppo di pitture e soluzioni tecniche per la facciata, ha analizzato i radicali mutamenti cromatici delle facciate avvenuti negli ultimi venti anni in Italia.

L’analisi di questo fenomeno di transizione ha avuto luogo attraverso lo studio delle prescrizioni richieste, l’analisi statistica del colore con tintometro del punto vendita – geolocalizzando il dato – e lo studio delle tendenze architettoniche italiane ed estere.

Nei primi anni Duemila le tonalità più utilizzate negli edifici residenziali arrivavano direttamente dal lustro precedente: il giallo medio, l’ocra, il rosa, il cipria, il bruciato, tutti toni con una importante nuance rossa o rosata, che tendeva a scaldare il colore finale. In molti casi l’applicazione del colore prevedeva l’utilizzo di fasce orizzontali, con marcapiani e sotto gronda di color grigio cemento o bianchi.

Negli anni 2005/2006 le tonalità hanno iniziato a rafforzarsi, è aumentata la saturazione dei colori, i rossi sono diventati scarlatti, i gialli hanno preso le tonalità del sole, i nocciola hanno virato verso l’arancio e hanno iniziato a venire meno i marcapiani, con l’introduzione della cornice colorata intorno a porte e finestre. I sotto gronda si sono tinti di bianco o del colore della parete, schiarito fino a una tonalità di bianco cromatico.

Negli anni 2011/2012 le tinte forti hanno invece iniziano a spegnersi e il colore puro ha lasciato il posto a palette dalle tonalità terrose: beige, tortora, taupe sempre più desaturati e sempre meno rossi.

Settef | Negli ultimi anni vengono maggiormente utilizzate pitture acromatiche o dai colori tenui come i grigi, i cipria, i gialli e gli arancioni chiari.

Tanto desaturati che nel 2017/2018 i colori hanno virato verso l’acromatico e la famiglia dei grigi – in tutte le sue declinazioni – ha acquisito sempre più valore. Le fasce marcapiano sono scomparse completamente, così come le zoccolature, e i contrasti sono lievi, quasi sempre tono su tono, con un gioco di chiaro/scuro.

Nel 2019 è riapparsa una timida voglia di colore con l’utilizzo di gialli e aranciati chiarissimi, cipria appena percettibili, ma la tendenza dei desaturati continua a essere presente e ben radicata nel gusto estetico delle persone.

Per il nuovo decennio, partito quest’anno, il Color Design Center di Settef si aspetta da un lato il consolidamento del trend legato ai bianchi e ai grigi e, dall’altro, il ritorno di colori in grado di esprimere una vicinanza alla natura.

Fino agli anni 2000 una collezione colore per esterni aveva una vita di circa 15 anni, negli ultimi 20 anni Settef ha sviluppato quattro differenti collezioni: la storica collezione con 120 Colori che ha ceduto il passo alle due mazzette I Toni e Gli Accenti, che a loro volta hanno lasciato il posto a ColorPlan1 e ColorPlan2; nel 2019 è stata presentata la nuova collezione colore ColorPlan1L, ricca di una selezione di grigi e bianchi cromatici.

Questo a dimostrazione del forte cambiamento avvenuto nel mondo del colore in esterno e di come Settef sia in grado di osservare e trovare sempre una risposta concreta nello sviluppo delle sue proposte colore e quindi di anticipare l’evolversi del mercato. (vb)

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