Renzo Piano | Periferie

Si chiama G124 ed è il laboratorio di giovani architetti formato da Renzo Piano a Palazzo Giustiniani

Con lo stipendio da Senatore a vita, Renzo Piano ha formato un gruppo di giovani architetti che lavoreranno nello studio senatoriale dell’architetto per ideare e progettare interventi di riqualificazione delle periferie urbane.

In un incontro con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’architetto e senatore a vita Renzo Piano ha illustrato alcuni aspetti del suo impegno parlamentare. Fra questi, ha dichiarato di voler destinare interamente il proprio compenso di senatore a vita a idee e progetti di giovani architetti, progetti legati in particolare al recupero delle periferie.

Secondo Piano «… nelle periferie si concentra la vera energia delle città, per cui abbiamo il dovere di renderle più belle, più vivibili e meno fragili, nobilitate da luoghi d’incontro e consolidate da strutture pubbliche fruibili. La politica non mi pare trovi il tempo e il modo di dedicarsi a un tema così importante come quello delle periferie, luogo dove vive la stragrande maggioranza degli abitanti delle nostre città».

Piano ha citato il suo particolare rapporto con le città e le periferie spiegando come, fin dalla nascita, a Pegli, nella periferia occidentale di Genova, abbia vissuto “intensamente” questi luoghi: «da studente a Milano andavo in periferia per fare politica e per divertirmi e ad ascoltare musica al Capolinea, in fondo ai Navigli. Anche oggi i miei progetti più importanti sono la riqualificazione di periferie urbane e di ghetti, dall’Università di New York ad Harlem al nuovo palazzo di giustizia di Parigi nella banlieu. Le cose da fare sono molte se soltanto ci fosse la volontà politica. Si potrebbero ridurre in pochi anni i consumi energetici degli edifici dell’80%, consolidare le 60mila scuole a rischio sparse sul territorio italiano, provvedere a rendere sostenibile il trasporto pubblico, fecondare le periferie con luoghi d’incontro: mercati, piazze, musei, auditorium. Non è possibile che l’unico luogo d’incontro nelle periferie siano i centri commerciali».

Durante il colloquio con il Presidente della Repubblica Piano ha dichiarato di aver destinato interamente il proprio compenso da senatore a vita a sei giovani architetti:

  • Michele Bondanelli 38 anni, di Argenta (Ferrara), laureato all’Università degli studi Iuav di Venezia e specializzato nel restauro dei centri storici
  • Eloisa Susanna, 32 anni, di Cosenza, laureata in architettura a La Sapienza di Roma e collaboratrice nello studio di Massimiliano Fuksas
  • Roberto Giuliano Corbia, 29 anni, di Alghero, laureato all’Università di Firenze con master a Barcellona in urbanistica
  • Roberta Pastore, 32 anni, di Salerno, laureata all’Università di Napoli Federico II e impegnata nel nuovo auditorium di Salerno
  • Federica Ravazzi, 29 anni, Alessandria, laureata all’Università di Ferrara, specializzata in progettazione di scuole
  • Francesco Lorenzi, 29 anni, di Roma, laureato in architettura a La Sapienza con esperienza professionale in Argentina, Polonia e Spagna.

Questi giovani architetti faranno parte della squadra denominata G124 dal numero della stanza del senatore Piano a Palazzo Giustiniani.

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