Formazione | Competenze

Si chiama TeDCAT ed è il corso di laurea per geometra dell’Università di Pavia

Esponenti istituzionali e rappresentanti del tessuto economico sono concordi: l’Università degli Studi di Pavia ha centrato l’opportunità di avviare un'alta formazione per il geometra, una figura professionale al passo con il rilancio del nostro Paese, e ancora di più ha fatto con il suo articolato piano di studi, che consentirà al geometra laureato triennale di avere un profilo tecnico e le capacità manageriali per rispondere alle aspettative della filiera delle costruzioni e della pubblica amministrazione.

Una delle più antiche università italiane ha ampliato l’offerta accademica con la laurea triennale, professionalizzante e abilitante in Tecnologie Digitali per le Costruzioni, l’Ambiente e il Territorio – TeDCAT, un corso inquadrato nella classe LP – 01 “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio”.

Si tratta dell’Università degli Studi di Pavia, un ateneo dalla storia costellata di primati: a partire dalla fondazione che risale al 1361, passando per il prestigio internazionale di cui gode, acquisito per la levatura degli studi e delle ricerche condotti nel tempo, fino a giungere alla classifica Censis 2022 che lo scorso 11 luglio ha assegnato all’ateneo statale lombardo il primo posto nell’articolata valutazione del sistema universitario nazionale, un’indagine svolta annualmente dal noto istituto di ricerca socio-economica.

Alla base della novità, una didattica innovativa che interpreta in modo fattivo l’impianto metodologico delle classi di laurea triennali, professionalizzanti e abilitanti.

Il corso avrà un forte orientamento alla digitalizzazione dei progetti (con il laboratorio di Cad e Bim), cui si sommano la gestione tecnologica dei dati (con il laboratorio di rilievo digitale e droni) e le attività legate alla rendicontazione e manutenzione delle costruzioni (con il laboratorio di gestione delle opere pubbliche).

Sono alcuni dei fattori che rendono particolarmente distinguente il piano di studi e non solo: rispetto ai contenuti e alla modalità di erogazione, i docenti saranno costantemente tenuti alla loro ottimizzazione e all’aggiornamento costante. Tutto ciò – tengono a sottolineare gli interessati – in un’ottica di osmosi del sapere e di collaborazione.

La sinergia rappresenta una caratteristica ricorrente nelle relazioni avviate, e pronte a dare i loro frutti, fra i collegi provinciali di categoria, gli altri ordini professionali, Ance Pavia e Lombardia, il comune di Pavia, gli istituti tecnici Costruzioni, Ambiente e Territorio e, più in generale, gli istituti superiori e gli Its.

In tale ottica s’inserisce il previsto tirocinio connotato da un forte valore formativo al fine di assicurare una rapida occupazione. Al momento, i Collegi Provinciali dei Geometri di Lombardia e Piemonte hanno intenzione di proporre TeDCAT come soluzione d’elezione per la preparazione dei nuovi professionisti e hanno manifestato la disponibilità a ospitare i tirocinanti. Ugualmente numerose sono le imprese operanti nei settori del rilievo, del monitoraggio del territorio e nelle costruzioni che vogliono accogliere i tirocinanti TeDCAT.

Un quadro che concorre alla definizione dei tre profili principali del laureato TeDCAT: il geometra laureato, il tecnico impiegato presso imprese di costruzione, il tecnico della pubblica amministrazione. Il risultato avrà ricadute dirette e indirette sull’edilizia e il territorio, sulle amministrazioni locali, sulle imprese operanti nel settore.

Il momento esperenziale

A conferma dell’impronta digitale di questo corso di studi, l’organizzazione di un rilievo effettuato in sala con uno strumento di ultimissima generazione sotto gli occhi dei presenti. L’esito ha permesso in pochissimo tempo e con grande facilità, grazie a un software dedicato, l’acquisizione e la restituzione delle immagini utili a effettuare ogni tipo di impiego tecnico successivo.

Un momento che ha permesso ai presenti di toccare con mano l’impostazione avanzata dei laboratori del corso e quale occasione si prospetta per i giovani, messi nella possibilità di misurarsi anzi tempo e concretamente con l’applicazione delle nuove tecnologie nello svolgimento di una professione.

 La platea

All’appuntamento hanno preso parte la professoressa Silvana Rizzo, Prorettrice alla didattica e delegata del Rettore Francesco Svelto, il professore Lalo Magni, presidente della Facoltà di Ingegneria, i rappresentanti delle maggiori istituzioni territoriali, del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, dei Collegi Provinciali dei Geometri della Lombardia (Milano, Bergamo, Lecco, Monza e Brianza, Pavia e Varese) e del Piemonte (Torino, Alessandria, Asti, Biella, Casale Monferrato, Cuneo, Mondovì, Novara, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola), della Consulta Regionale dei Geometri della Lombardia, che insieme agli ordini professionali, alle associazioni di categoria (fra cui, Ance), alle aziende e alle imprese, ai docenti, ai dirigenti scolastici di diversi Istituti di istruzione superiore con indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio (Cat) e agli Its sostengono la nuova iniziativa didattica.

La platea.

Prof. Vittorio Casella | Presidente del Consiglio Didattico di Ingegneria Civile e Ambientale

In qualità di referente del corso, ha descritto con tre parole chiave questa iniziativa: «Professionalizzante: prepara a svolgere una professione utile e richiesta; lo stile dell’insegnamento sarà rigoroso e orientato alle applicazioni. Abilitante: l’esame di laurea sarà anche esame di Stato per diventare geometra laureato e, al termine degli studi, sarà possibile iscriversi direttamente al Collegio Provinciale Geometri e dei Geometri Laureati per iniziare a esercitare la professione o intraprendere la carriera pubblica o privata nel comparto delle costruzioni. Digitale: fornirà competenze sull’uso di strumentazione digitale e dei software professionali utili per il rilievo, la rappresentazione, la gestione dei progetti e delle attività».

Prof. Vittorio Casella, presidente del Consiglio Didattico di Ingegneria Civile e Ambientale e Andrea Penna, presidente Consiglio Didattico Ingegneria Civile e Ambientale.

Andrea Penna | Presidente Consiglio Didattico Ingegneria Civile e Ambientale

«Siamo fanalino di coda per il numero di laureati nella media Ocse dei paesi europei, con questa decisione, l’ateneo di Pavia vuole concorrere nel poter ovviare a questo dato. Non è una mera volontà statistica, il nostro intento è poter rappresentare una prima risposta al gap che disunisce il livello di istruzione del nostro Paese dai bisogni dell’economia italiana e comunitaria. Siamo confidenti che il laureato di Pavia si possa collocare agilmente nei confini nazionali e, se desidera, abbia il bagaglio idoneo per affrontare il mercato europeo e internazionale. È chiaro che un corretto orientamento a questo percorso di crescita professionale dovrà puntare, fin dalla presentazione dell’istituto tecnico Costruzioni, Ambiente e Territorio, a delineare un cammino unico che porta i giovani a entrare nel mondo del lavoro, grazie al plus qualitativo del sapere: è il nostro contributo al sistema economico. Interveniamo nel rilancio di una figura professionale la cui preparazione era stata minata da una riforma scolastica che ha portato a una sorta di licealizzazione della scuola secondaria superiore e indotto una preparazione inferiore degli studi tecnici. Questo corso ha lo scopo di restituire lo spessore tradizionale di un tempo alla figura del geometra, perfezionando la preparazione con un adeguamento affinato alle esigenze odierne, in termini di applicazione degli strumenti tecnologici, delle tecniche e soluzioni moderne».

Maurizio Savoncelli | Presidente Cngegl

Le prime lauree sperimentali, l’entrata in vigore delle norme e degli atti dispositivi che hanno ufficialmente istituito e reso operativi i titoli universitari triennali, professionalizzanti e abilitanti, la presentazione del nuovo corso di Pavia: c’è un insieme di elementi che inducono il presidente Cngegl Maurizio Savoncelli a cogliere questa occasione per un lungo intervento dal tono quasi didascalico, che ripercorre i passaggi della proposta di riforma del percorso di accesso alla professione di geometra.

Il suo discorso, però, non è solo volto a ricapitolare come ora sia finalmente tutto chiaro e a posto, a partire dalla nitida collocazione degli Its, all’indomani del varo della legge che ne ridefinisce il profilo: istituti tecnologici superiori, ovvero la specializzazione massima del terziario. Nelle sue parole c’è tutta la visione di un domani ‘migliore’ per il geometra laureato, il professionista tecnico che lui ha saputo far uscire dalla posizione in cui è sempre stato posto dalla storia: un diplomato con una unica via per laurearsi, divenire ingegnere o architetto.

Da oggi è possibile scrivere una nuova pagina: «La classe di laurea in Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio. (LP – 01), in cui si incardinano i corsi universitari avviati negli atenei nazionali e ora anche all’università di Pavia evita ogni sovrapposizione: sono fortunatamente finiti i tempi in cui, con la L7, si abilitavano più figure: i geometri, gli ingegneri, i periti edili, i periti agrari, gli agronomi… da adesso è possibile affermare che abbiamo una laurea per una professione. Un’intuizione lungimirante, con i risvolti che hanno le cose fatte per bene: collegando il mondo dello studio a quello del lavoro, in primis riduciamo il mismatch della nostra economia che afferma di non riuscire a reperire sul mercato i ruoli necessari; in secondo luogo esprimiamo una forte responsabilità sociale imprimendo un’azione di contrasto alla dispersione scolastica e al contenimento del fenomeno dei Neet, (Not in Education, Employment or Training), ovvero la fascia di popolazione (15-34) che non è occupata, né inserita in un percorso di istruzione o di formazione. Pensate, secondo la classifica Eurostat 2020 in Italia sono oltre tre milioni, di cui un milione e 700mila sono donne. In questo scenario, l’avvio del nuovo corso di laurea in uno dei più illustri atenei del nostro Paese diviene la mossa quasi consequenziale dell’ultima tessera che completa un mosaico in attesa di essere ultimato. Per il geometra non esiste solo la serie B: se vuole, adesso può giocare in A».

Maurizio Savoncelli | Presidente Cngegl.

Luca Bini e Livio Spinelli | Consiglieri Nazionali Cngegl

«Quello odierno non è un punto di arrivo, bensì di partenza». È il punto di vista che accomuna la posizione dei due consiglieri Cngegl, Luca Bini e Livio Spinelli, intervenuti insieme all’incontro, in qualità di rappresentante nazionale per la Lombardia il primo, e per il Piemonte il secondo. La dichiarazione trae motivazione dall’entusiasmo dell’essere oggi a Pavia, con l’intento consapevole di dover pianificare attentamente un sostegno operativo al decollo di questo corsi di laurea. «Occupandomi anche di orientamento scolastico e del progetto Erasmus+ per la categoria – spiega il consigliere Cngegl Luca Biniin base all’esperienza ho rilevato che gli studenti non sanno cosa fare nel 70% dei casi. Per il restante 30%, una buona parte di loro è stata consigliata dai professori e, quando mi hanno detto di conoscere questa laurea, era perché erano stati informati dal proprio docente». «Sono queste le ragioni – aggiunge il consigliere Livio Spinelliche ci porteranno a promuovere questo percorso accademico nelle scuole del territorio. Del resto la relazione con il mondo della scuola è sempre stato imprescindibile per il buon esito di ogni progetto a forte valenza culturale come questo».

Fabio Signorelli  | Presidente Collegio Provinciale Geometri Pavia

Ha in mente un proposito molto chiaro: cogliere a pieno questa opportunità e rappresentare fattivamente una parte attiva della scena. Sono i prossimi passi che condurranno Fabio Signorelli a raggiungere gli scopi prefissati: «Iniziare una relazione fino a condividere insieme un piano didattico è stata per noi un’esperienza importante e, al tempo stesso, un grande privilegio. Sono certo che l’università noterà la qualità del contributo specialistico che siamo pronti a mettere in campo come professionisti, un impegno preciso che abbiamo assunto per i tirocini e regolato da una convenzione, pronto a essere modulato per fare fronte a ogni altra necessità dell’ateneo indipendentemente dalle formalità».

Fabrizio Fracassi | Sindaco di Pavia

Quando interviene il Sindaco di Pavia, Fabrizio Fracassi, non ha esitazioni: «una grande preoccupazione delle amministrazioni è rappresentata dalla carenza di figure preparate. Occorrono tecnici con una preparazione e una qualificazione utili a dare una risposta adeguata alle opportunità messe a disposizione dal Pnrr, questo è il comune sentire – quasi un tam tam – che quotidianamente si diffonde fra chi si occupa del governo della pubblica amministrazione. Abbiamo recentemente indetto un bando e, senza nemmeno concludere la prova scritta, più della metà dei concorrenti ha rinunciato». La caratterizzazione del corso di laurea non è sfuggita al relatore, che ha definito questa scelta un apporto prezioso: «consentirà di elevare la qualità di realizzazione delle opere e avvicina l’università al mondo del lavoro. Non solo: stimola l’interesse dei ragazzi che rappresentano il nostro futuro».

Alberto Righini | Presidente Ance Pavia

Nel definirsi orgogliosamente geometra prima e ingegnere poi, Alberto Righini sottolinea questo corso di laurea per «essere la risposta che il sistema territoriale invocava da tempo e, al tempo stesso, lo ‘specchio’ della longeva collaborazione in essere fra Ance, le categorie professionali, la pubblica amministrazione e l’ateneo». Una sinergia che oggi accoglie l’impegno profuso dal corpo docente per la particolare articolazione del titolo universitario «e confida nella formazione di tecnici che – superando un ‘vero’ tirocinio – acquisiranno le competenze necessarie per operare al servizio delle aziende. Cito a titolo puramente esemplificativo – aggiunge, concludendo – la rendicontazione delle opere che andremo a realizzare con i fondi del Pnrr».

Alberto Righini | Presidente Ance Pavia.

Fabio Lombardi | Dirigente Ufficio Territoriale Regionale Pavia e Lodi

Quella di Fabio Lombardi è un’esortazione forte: «La necessità di figure professionali nella PA è grande, avanti tutta! Nel nostro ente abbiamo contatti quotidiani con i 186 comuni della provincia di Pavia e i 60 comuni della provincia di Lodi, le istruttorie che devono essere portate avanti dal personale tecnico sono innumerevoli. L’ultimo dato dall’osservatorio degli enti locali stimava la presenza complessiva di 11 tecnici: troppo pochi per 16mila abitanti! Sono certo che il numero degli iscritti al primo anno accademico di questa nuova laurea supererà le più rosee aspettative e in breve migliorerà la vita dei cittadini».

Fabio Lombardi | Dirigente Ufficio Territoriale Regionale Pavia e Lodi.

Angelo Ciocca | Parlamentare Europeo

«Sono certo che nessuno di noi vuole per i nostri ragazzi un futuro a bordo di un mezzo per trasportare la merce da uno scaffale all’altro nelle strutture che si occupano di logistica. Per abbandonare questa dimensione ritengo doveroso guardare a questa iniziativa che sostiene la ricerca e il talento, offrendo uno slancio propulsivo importante. Se oltre all’università, anche gli ordini professionali e il mondo dell’edilizia si aprissero in questa direzione, sarà possibile cogliere grandi opportunità per il territorio. Un contributo indubbiamente arriverà dall’Osservatorio europeo dell’edilizia, che avrà il compito di sostenere il settore con una dote di oltre 90 miliardi di investimenti nella digitalizzazione dell’edilizia. Si tratta di fondi che entro il 2030 cambieranno il volto della progettazione e il monitoraggio dell’edificio. Oggi la mia presenza testimonia il plauso a questa novità, aggiungendo la certezza di un affiancamento specifico affinché possano essere individuate prima e colte in seguito queste opportunità».

Angelo Ciocca | Parlamentare Europeo.

Il cammino della riforma di acesso alla professione

Il progetto di istituire un corso di laurea specifico per la professione nasce su impulso del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati, che nel 2015 ha proposto al legislatore una iniziativa di riforma del percorso di accesso articolata su tre punti: la durata triennale e l’impostazione professionalizzante, garantita da un piano di studio che affianca apprendimento teorico e tirocinio curriculare; la collaborazione tra atenei, istituti tecnici Costruzioni, Ambiente e Territorio e Collegi professionali, con l’obiettivo di valorizzare il territorio e le sue potenzialità; la valenza abilitante dell’esame di laurea per favorire l’avvio immediato, diretto e unico alla professione di geometra.

Un impianto metodologico che ha ispirato sia i disegni di legge “Disciplina della professione di geometra e norme per l’adeguamento delle disposizioni concernenti le relative competenze professionali”, attualmente depositati al Senato, sia le lauree professionalizzanti inserite nelle classi L7 (Ingegneria Civile e Ambientale) ed L23 (Scienze e Tecniche dell’Edilizia), istituite a partire dal decreto Giannini (987/2016).

Più di recente, nel 2020 la suddetta riforma ha trovato concretezza nella classe di laurea “Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio” (LP – 01), e nel disegno di legge presentato dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, sulle lauree abilitanti all’esercizio delle professioni regolamentate, tra le quali quella di geometra laureato.

Si delinea quindi, in maniera molto netta, lo scenario da tempo auspicato dalla Categoria: un percorso didattico ampio, approfondito e lineare, capace di ridurre i tempi di ingresso nel mondo del lavoro perché pienamente rispondente alle sue richieste, e che consentirà al geometra di svolgere un ruolo centrale e strategico nella salvaguardia dell’ambiente e del territorio, nella gestione del patrimonio immobiliare dei cittadini, nell’interlocuzione con la pubblica amministrazione.

A questo iter, nel 2021 si aggiunge la Legge n. 163Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti”. Sostituendo la discussione in esame di laurea e con valore abilitante, il provvedimento consente al laureando lo svolgimento di una prova pratico – valutativa tesa ad accertare le competenze tecnico professionali, alla presenza di docenti e figure professionali qualificate, designate dalla categoria e coordinate dall’università. Al momento, sono in corso i tavoli tecnici per l’emanazione dei decreti attuativi.

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