Il progetto, durato due anni, è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Bergamo assessorato all’edilizia privata e alle politiche per la casa.
A capo del progetto la stessa equipe di professionisti che ha curato la realizzazione del piano del colore di città alta.
Sikkens >>, in qualità di sponsor tecnico, ha fornito la sua assistenza al team di progettisti durante tutte le fasi di lavoro, attraverso il coinvolgimento dei suoi tecnici del colore del laboratorio di Castelletto Ticino (No), in coerenza alla storia degli edifici, alla secolare tradizione decorativa della città e alle indicazioni della soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici di Milano.
La tavolozza colori. L’analisi e il confronto dei dati raccolti si è sintetizzata in una gamma di tonalità tradizionali, arricchite da toni talvolta più accesi, tipici di un’architettura più recente.
Ai toni grigio verdastri delle arenarie e più delicati e biancastri di Città Alta si aggiungono la varietà di toni dei materiali lapidei in uso più recentemente, quali: ceppo, travertino, granito bianco, rosa di baveno e verde roja.
I campioni-colore sono suddivisi in rossi e rosati, gialli ed aranciati, neutri, terre naturali e lapidei, verdi e azzurri.
Si è proceduto quindi alla ricostruzione di una tavolozza tradizionale riproducente, con tasselli colorati cartacei, le tonalità individuate ed interpretate con la ricerca.
La cartella è costituita da campioni-colore, ognuno dei quali è identificato da un codice numerico preceduto dalle lettere bg da 101 a 170.
La gamma degli smalti (per serramenti lignei ed elementi in ferro) è identificata da un codice numerico preceduto dalle lettere bg da 201 a 241.
Gli spazi vuoti stanno a sottolineare la possibilità di dotare la tavolozza di quei toni intermedi o di miscelazione tra le tinte base, rintracciabili e ricostruibili con nuove ricerche ed integrazioni.
La tavolozza non esclude l’uso, anche in Città Bassa, delle tonalità individuate nella prima fase di studio relative alla Città Alta poichè tonalità possono risultare consone per quei modelli cromatici tradizionali in stretta analogia e continuità architettonica e stilistica presenti nel Borgo più antico.