Comparto Legno-arredo | Rinnovo contratto

Sindacati: respinta l’idea di aumenti legati solo all’inflazione

Secondo i sindacati nel rinnovo del contratto per la prima volta viene introdotto il concetto di benessere organizzativo mettendo al centro i lavoratori quali risorse principali per le imprese. I lavoratori sono chiamati ad esprimere il proprio parere sull’ipotesi di accordo entro febbraio.

Sottoscritto tra FenealUil Filca Cisl Fillea Cgil e Federlegno l’accordo di rinnovo del settore Legno arredo industria, che coinvolge 250 mila lavoratrici e lavoratori.

Positiva la valutazione dei sindacati, che definiscono l’intesa innovativa, rispondente alle richieste della piattaforma presentata a ottobre 2015.

fineal Dichiarano i segretari nazionali Pascucci-FenealUil, Federico-Filca Cisl, Meschieri-Fillea Cgil: «Grazie alle iniziative messe in campo in questi mesi insieme alle lavoratrici e ai lavoratori del settore siamo riusciti a respingere le irricevibili proposte avanzate inizialmente da Federlegno su aumenti salariali e lavoro flessibile e a prevedere, nonostante l’assenza di un nuovo modello contrattuale, un diverso metodo di calcolo dei minimi salariali, attuando in tal modo la proposta contenuta nel documento di Cgil, Cisl, Uil e uscendo dalla logica del recupero del potere d’acquisto basato solo sull’inflazione. Per la prima volta si introduce il concetto di benessere organizzativo mettendo al centro i lavoratori quali risorse principali per le imprese».

Gli aumenti salariali  ipotizzati nel triennio saranno pari a circa 75 euro a livello Ae1 e 99 euro a livello medio As1 in base al nuovo metodo di calcolo salariale che si baserà su due criteri. Spiegano i rappresentanti dei sindacati : «Con il primo si prevede una tranche di aumento fisso mensile, senza alcuna verifica, per rilanciare la domanda interna e favorire così l’aumento dei consumi, pari a 35 euro al parametro 100 e 46,90 al parametro medio, mentre con il secondo verranno erogate due tranche, gennaio 2018 e gennaio 2019, per il recupero del potere d’acquisto utilizzando l’indice inflattivo Ipca Generale che tiene conto anche dei costi energetici».

Sul versante del welfare integrativo i sindacati fanno sapere che sono stati ottenuti importanti risultati per quanto riguarda la sanità integrativa e la previdenza complementare, con aumenti a totale carico dell’azienda sia del contributo al Fondo Altea, pari a 5 euro che si aggiungono ai 10 già previsti, che del contributo al Fondo Arco pari allo 0,30% a regime (totale 2,10%, completamente a carico delle   aziende). A partire da gennaio 2017 verrà inoltre incrementato di 5 euro mensili l’elemento di garanzia retributiva (che si aggiungono ai 13 euro attuali, per un totale di 216 euro annui)  che si applica alle aziende prive di contrattazione aziendale.

Per quanto riguarda gli orari di lavoro viene previsto un aumento delle ore (112) che conferma la precedente normativa e prevede percentuali di maggiorazione che vanno  dal 14 al 20%. In tal modo è stata respinta completamente la posizione di Federlegno che obbligava al lavoro di sabato e domenica mirando a una piena deregolamentazione e svuotando il ruolo della Rsu.

In quanto alle regole del mercato del lavoro le rappresentanze sindacali fanno sapere che è stato regolato positivamente l’apprendistato così come siamo riusciti a mantenere le percentuali previste per legge sui contratti a temine e in somministrazione, sui quali si terrà annualmente un incontro a carattere informativo con le rappresentanze sindacali.

Vi sono poi altri aspetti importanti come le 16 ore di formazione per i lavoratori che opereranno per la prima volta in un cantiere e ulteriori 8 ore annuali sulla  sicurezza nel cantiere. Prevista inoltre la certificazione del lavoro notturno e chiarita l’utilità dei periodi di congedo parentale ai fini della maturazione del T.f.r.

Ora la parola passa ai lavoratori, chiamati a esprimere il proprio parere sull’ipotesi di accordo entro febbraio 2017. Il contratto avrà validità triennale: dal 1° aprile 2016 al 31 marzo 2019.

Vito Panzarella | Segretario generale FenealUil
Vito Panzarella | Segretario generale FenealUil.

Vito Panzarella |Segretario generale Fenealuil 
«Si chiude una vertenza lunga e complessa che completa il quadro dei rinnovi contrattuali per quanto attiene il settore dei materiali da costruzione. Quello firmato ieri riconferma l’importanza del contratto Nazionale e del ruolo che esso deve continuare a ricoprire per difendere il potere d’acquisto e garantire un’equa distribuzione della ricchezza nonché del welfare aziendale. Nonostante la difficile congiuntura che ha caratterizzato questi anni siamo riusciti a chiudere tutte le vertenze, ma resta quella del contratto dell’edilizia che coinvolge 900mila lavoratori e che ha pagato enormi costi alla crisi. Al nuovo presidente Ance Gabriele Buia facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro auspicando che proprio sul rinnovo  del contratto si possa insieme raggiungere un importante risultato».

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