Edilizia | Detrazioni fiscali

Sismabonus ed Ecobonus nei territori colpiti da eventi sismici

È online la guida operativa - pdf realizzata dal Dipartimento “Casa Italia” della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia delle Entrate, che fornisce risposte ai quesiti sugli incentivi fiscali Sismabonus ed Ecobonus nei territori colpiti da eventi sismici.

È online la guida operativa – pdf realizzata dal Dipartimento “Casa Italia” della Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Agenzia delle Entrate, che fornisce risposte ai quesiti sugli incentivi fiscali Sismabonus ed Ecobonus nei territori colpiti da eventi sismici.

Obiettivo della guida è mettere a disposizione degli operatori i chiarimenti utili alla risoluzione delle problematiche, di natura interpretativa e applicativa, legate alla fruizione dei contributi e delle agevolazioni fiscali disciplinate dall’articolo 119 del decreto Rilancio (decreto legge n. 34/2020).

La normativa è stata infatti interessata da successive integrazioni, quali l’incremento del 50% dell’importo massimo della spesa ammissibile al beneficio e l’estensione dell’ambito di applicazione delle agevolazioni Sismabonus ed Ecobonus, nei termini della citata maggiorazione del 50%, a beneficio di tutti i territori colpiti da eventi sismici dopo il 2008.

Da ultimo, le previsioni dell’articolo 119 sono state recentemente integrate alla luce dell’emanazione del decreto legge n. 77/2021, attualmente in fase di conversione, che sostituisce il comma 13-ter, disposizione di particolare interesse, in quanto correlata all’onere del preliminare accertamento della conformità urbanistico-edilizia degli immobili interessati dagli interventi di riqualificazione.

La complessità del quadro normativo di riferimento e il consolidarsi delle prime prassi operative fra gli operatori del settore hanno reso particolarmente sentita l’esigenza di chiarimenti, come emerso a fronte delle richieste pervenute da parte delle strutture impegnate nella ricostruzione; con esse il Dipartimento ha avviato un approfondito confronto, con il duplice obiettivo di facilitare l’accesso alle agevolazioni fiscali da parte dei contribuenti e, conseguentemente, imprimere un’accelerazione alla ricostruzione privata.

La collaborazione fra il Dipartimento e l’Agenzia delle entrate è stata determinante per la predisposizione di questa guida, la cui realizzazione è stata supportata dai contributi resi dalle altre amministrazioni coinvolte, fra le quali il Ministero della transizione ecologica – MITE, il Consiglio superiore dei lavori pubblici e l’ENEA, per le valutazioni di rispettiva competenza; tramite questo confronto, sono stati difatti congiuntamente verificati alcuni aspetti meritevoli di un particolare approfondimento, per condividere le soluzioni interpretative individuate.

La guida è articolata sotto forma di quesiti, analisi della problematica a essi sottesa e chiarimenti esplicativi, prospettando le soluzioni interpretative tramite risposte di agevole lettura.

Le tematiche oggetto di analisi sono trattate secondo due distinti piani di approfondimento, con soluzioni interpretative ai quesiti, di natura sia generale che specifica, concernenti la disciplina fiscale di cui ai commi 1-ter, 4-ter, 4-quater dell’articolo 119; in questo modo sono preliminarmente chiarite le nozioni di eccedenza e alternatività, relative alla fruizione delle agevolazioni fiscali e dei contributi per la ricostruzione.

Nella sezione dedicata all’analisi di quesiti specifici, è stato ritenuto opportuno approfondire in modo puntuale alcuni temi; fra questi, la fruizione delle agevolazioni fiscali laddove siano presenti aggregati edilizi composti da distinte unità immobiliari, circostanza particolarmente ricorrente nei centri storici delle aree interne del Paese, nonché quali siano le condizioni da verificare per la fruizione degli incentivi fiscali, in presenza di un immobile affetto da difformità edilizie, tenendo conto delle novità introdotte dal decreto legge n. 77/2021.

A beneficio degli operatori del settore, inoltre, sono stati offerti chiarimenti in riferimento alle modalità di sviluppo delle attività progettuali e tecniche strumentali all’esecuzione degli interventi.

Sono state, inoltre, illustrate le condizioni tecniche e amministrative, verificate le quali il contribuente può rinunciare al contributo per la ricostruzione, preferendo avvalersi in alternativa delle agevolazioni fiscali nella misura maggiorata del 50% dei limiti di spesa, ai sensi del comma 4-ter.

La ricostruzione e la riqualificazione delle aree del Paese duramente colpite dagli eventi sismici non possono prescindere dall’impiego diffuso delle predette agevolazioni fiscali, particolarmente convenienti per i contribuenti anche alla luce della facoltà di avvalersi delle opzioni dello sconto in fattura o della cessione del credito in alternativa alla diretta fruizione della detrazione in dichiarazione dei redditi.

Con la pubblicazione della guida e nell’ambito dei rispettivi compiti istituzionali, il Dipartimento “Casa Italia” e l’Agenzia delle entrate intendono dunque assicurare la più ampia collaborazione con le strutture impegnate nei processi di ricostruzione, per sostenere in maniera efficace il rinnovamento del patrimonio abitativo, in particolare in quelle aree del Paese, già interessate da eventi sismici, nelle quali la ripresa socio-economica non può che essere accompagnata dalla rigenerazione e dalla riqualificazione urbana.

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