Punti di Vista | Luca Ferrari, Presidente Isi

Sismica: tema strategico per il Paese

Ingegneria Sismica Italiana e Saie 2018: una sinergia naturale di tecnologie, sistemi, servizi per progettare comunità più sicure e resilienti. Sembrerebbe un compito impossibile da affrontare ma la storia dimostra che il nostro Paese ha le competenze necessarie e la progettualità per entrare nel futuro a testa alta, pronti a cogliere le sfide che ci attendono.

Speciale #Saie 2018 | #Tecnologie per l’#Edilizia e l’#AmbienteCostruito4.0

Luca Ferrari | Presidente Isi – Ingegneria Sismica Italiana.

L’associazione d’Ingegneria Sismica Italiana (Isi) è nata nel 2011 dalla necessità di organizzare e rappresentare i diversi attori protagonisti dei molteplici ambiti di questo settore in Italia.

In pochi anni Isi è cresciuta creando un gruppo dinamico che organizza attività di divulgazione, comunicazione con gli organi ufficiali, istituzioni ed enti normatori, con la comunità accademica e scientifica, il mondo industriale e dei professionisti.

In pochi anni i nostri associati sono cresciuti fino a coinvolgere oltre cento professionisti e un numero significativo di aziende che sono protagoniste del rinnovamento tecnologico in questo settore, con eccellenze riconosciute a livello internazionale.

Nell’ambito della missione dell’associazione, è apparsa chiara la sinergia derivante da una collaborazione con Saie 2018 alla quale abbiamo aderito con entusiasmo insieme ai nostri soci.

Il focus dell’edizione 2018 (la 53esima) vede il recupero e la protezione sismica tra le parole chiave, forti del successo di Saie 2016 che ha visto la partecipazione di oltre 52mila visitatori con oltre 400 espositori e 222 momenti di approfondimento tra convegni e seminari.

Il senso della collaborazione strategica tra Isi e Saie trova realizzazione in numerose attività di comunicazione e informazione e un’attività convegnistica e di formazione di grande interesse sui temi della sicurezza sismica degli edifici e degli impianti, tematiche trasversali su tutte le componenti di Saie dove ci proponiamo di affrontare ogni peculiarità in modo concreto e tangibile nelle diverse iniziative poste in essere.

L’accordo di collaborazione con Saie rappresenta una partnership strategica per il mercato italiano e internazionale dove l’esperienza e le soluzioni tecnologiche dei Soci Isi rappresentano l’eccellenza dell’offerta per un mercato in forte rinnovamento e alla ricerca di solide soluzioni per una problematica complessa e articolata come quella della sicurezza sismica.

Il tema della sicurezza sismica al quale Saie 2018 dedica molta attenzione è strategico. I dati Ance stimano in 105 miliardi di euro gli investimenti in opere strutturali di miglioramento sismico per l’edilizia residenziale ai quali vanno aggiunte le stime di 33,5 miliardi di euro per gli interventi di riqualificazione energetica.

Diventa quindi fondamentale avere un approccio strategico a queste problematiche poiché, come ricorda Ance, l’utilizzo delle più moderne tecnologie nelle fasi di progettazione e costruzione delle infrastrutture può produrre un risparmio complessivo annuale dei costi di realizzazione delle opere stimabile fra i 20,4 ed i 32,3 miliardi di euro, aumentandone in maniera significativa la sicurezza e la resilienza.

L’Associazione d’Ingegneria Sismica Italiana è impegnata da tempo nello studio e nell’analisi delle migliori metodologie d’intervento e soprattutto nel superamento dei freni allo sviluppo dell’azione, uno di questi è il deficit di conoscenza circa “cosa” e “come” fare per migliorare la sicurezza sismica degli edifici. In questo contesto, ha realizzato insieme a Cresme uno studio accurato e aggiornato da dove emerge che la dimensione dell’insicurezza è notevole.

Secondo la classificazione sismica dei comuni italiani della Protezione Civile, il 44% del territorio nazionale (133mila km2) è in area a elevato rischio (zona sismica 1 e 2). Se si allarga questo bacino di rischio alla potenziale platea di beneficiari del “Sisma bonus” (includendo la zona 3) le dimensioni aumentano considerevolmente fino ad arrivare a quasi l’80% del Paese:

48 milioni di abitanti; oltre 20 milioni di famiglie;
11 milioni di edifici totali, di cui 1,7 milioni a destinazione produttiva o istituzionale;
negli immobili a destinazione produttiva vi lavorano 13 milioni di addetti;
9,3 milioni di edifici a uso residenziale, di questi: il 57% è costruito prima degli anni ’80;
il 56% è in muratura portante e il 36% ha più di 2 piani.

Appare quindi evidente come sia strategico per il Paese adottare strategie e una progettualità di ampio respiro che porti nel giro dei prossimi anni a un ammodernamento del nostro patrimonio edilizio sia residenziale che produttivo che pubblico senza dimenticare l’impatto sulle infrastrutture, tema purtroppo emerso in maniera urgente dai recenti fatti di cronaca.

Sembrerebbe un compito impossibile da affrontare ma la storia dimostra che il nostro Paese ha le competenze necessarie e la progettualità per entrare nel futuro a testa alta, pronti a cogliere le sfide che ci attendono.

di Luca Ferrari
Presidente Isi – Ingegneria Sismica Italiana

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