Lavori stradali | Analisi trimestrale

Nuovo record per la produzione di conglomerato bituminoso e le attività di manutenzione stradale

La nuova analisi trimestrale sull’andamento dei lavori stradali, realizzata e pubblicata da Siteb, evidenzia un record nel consumo di asfalto nel 2020 e nel primo trimestre 2021 rispetto all’ultimo decennio. La pandemia non ha bloccato la ripresa dei lavori stradali nel nostro Paese, incrementando ulteriormente la crescita del consumo di asfalto, che a fine 2020 ha superato quota 32 milioni di tonnellate.

SitebStrade Italiane e Bitumi ha reso disponibile la nuova analisi trimestrale sull’andamento dei lavori stradali. Secondo i dati, nel 2020 la produzione di conglomerato bituminoso, principale indicatore delle attività di manutenzione stradale nel nostro Paese, è stata di 32 mln di tonnellate (nel 2019 si era fermata a 30 mln di tonnellate), nuovo record assoluto dell’ultimo decennio.

L’incremento del 6,3% dei consumi di conglomerato bituminoso, registrato lo scorso anno rispetto al 2019, è stato prevalentemente sostenuto dagli appalti Anas e dalla notevole attività di manutenzione delle concessionarie autostradali, che hanno evidenziato una crescita della richiesta del cosiddetto “bitume modificato”.

Un andamento positivo che sta proseguendo anche nel 2021, con un primo trimestre che ha fatto segnare un nuovo aumento della produzione di bitume rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

L’incremento appare tanto più sostenuto se confrontato con il triennio 2015-2016-2017 in cui la produzione di conglomerato aveva fatto segnare il record negativo con 23 mln di tonnellate, a testimonianza di un’attività di manutenzione stradale ridotta al minimo indispensabile.

Anche in piena fase di pandemia l’attività di manutenzione stradale non si è mai fermata ed è stata considerata strategica per il paese e quindi inserita tra i codici Ateco esentati dal blocco previsto dai Dpcm governativi. Il Paese è oggi, inoltre, tornato a produrre bitume e a esportarlo in modo significativo: in Italia l’export vale addirittura il 78% del mercato interno.

Michele Turrini | Presidente Siteb

Michele Turrini | Presidente Siteb

«Si tratta di un segnale certamente positivo per la sicurezza della nostra rete stradale per troppi anni dimenticata e per cui abbiamo pagato spesso un elevato costo sociale. Rimettere in sesto il nostro patrimonio stradale significa, oltre a garantire che sciagure come quelle vissute nel recente passato non si ripropongano, anche rilanciare la competitività delle nostre imprese e ridurre il divario tra le diverse aree del Paese. I fondi del Pnrr che arriveranno dall’Europa costituiscono un’occasione unica per riparare ai 10 miliardi di euro di mancati investimenti che hanno seriamente compromesso il nostro patrimonio stradale, provocandone il graduale deterioramento; in alcuni casi il degrado è entrato negli strati profondi delle pavimentazioni e ora sono necessari interventi di rifacimento strutturale molto costosi. Oggi stimiamo occorrano 22 mld di euro di investimenti per rendere sicure e al passo con i tempi l’intera rete stradale». (vb)

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