Settef | Piano Colore

Smalti e pitture lavabili per le decorazioni e le facciate di Pantelleria

Il Piano del colore ha proposto un apposito capitolo dedicato agli «interventi tipo» con soluzioni Settef. Per il rifacimento degli intonaci proposti sia i cicli a base di calce Cepro sia i tonachini Settef. Per le decorazioni delle facciate proposta sia la calce Cepro 500 sia Silisettef Paint a base di silicato di potassio.

Il Piano del colore dell’Isola di Pantelleria ha origine dalla volontà dell’amministrazione comunale, di provvedere alla riqualificazione del nucleo abitativo di Pantelleria centro e delle borgate più importanti. Settef ha lavorato in partnership con una ricerca sulla «riqualificazione urbana attraverso il colore».

L’incarico di redigere il Piano colore di Pantelleria è stato affidato ai professori Aldo Bottoli e Giulio Bertagna.

Come è noto a molti lettori di Imprese Edili lo scopo del «Piano del colore» è quello di sviluppare e definire una tavolozza coerente con l’identità del luogo, che consenta di utilizzare liberamente un buon numero di colori facenti parte del clima cromatico locale esistente o progettato, rappresentante della storia e delle tradizioni locali. Oltre alla tavolozza generale, nel «Piano del colore 2.0» adottato a Pantelleria, viene disciplinata l’attribuzione del colore dominante per gli edifici adiacenti o prospicenti al fine di evitare la presenza di un medesimo colore e garantire un contrasto cromatico rilevabile tra gli edifici stessi.

Esempi tratti dal Piano colore di Pantelleria.

Modelli percettivi e soluzioni allogative

Il Piano contiene una tabella che riproduce le forme dei prospetti tipo più ricorrenti del territorio, denominate Modelli Percettivi e suggerisce soluzioni Allogative dei colori per rendere espressive le diverse tipologie critiche presenti sul territorio dell’isola. Il Piano disciplina l’uso dei colori dei serramenti, chiusure, portoni, ferri, tendaggi da sole, arredo urbano, manufatti e apparati di servizio, di ricovero e di stoccaggio. Per gli edifici più rappresentativi o critici viene raccomandato un progetto puntuale dei prospetti.
In sintesi il Piano del colore è composto da:

  • tavolozza generale identitaria, che organizza i colori ordinandoli in gruppi e sequenze a seconda del piano di tinta, della chiarezza e della saturazione.
  • schema delle modalità distributive di assegnazione dei colori dei prospetti (alternanze cromatiche)
  • tabella di impatto percettivo delle tipologie edilizie presenti sul territorio di riferimento, tiene in considerazione tutto il costruito e non solo quello storico con particolare riferimento alle periferie, le zone industriali, le strutture del terziario e della viabilità (ponti, viadotti, gallerie, muri di contenimento) e che spesso costituiscono le porte della città;
  • modelli allogativi di riferimento per le diverse tipologie edilizie presenti,
  • discipline per l’attribuzione dei colori di serramenti, infissi, ringhiere, scale, recinzioni, tende da sole, rivestimenti di pietre, contorni delle finestre, cornici decorative e arredo urbano.

Incarico, analisi, fotografie

L’incarico di redigere il Piano è stato affidato allo Studio B&B Colordesign dei professori Aldo Bottoli e Giulio Bertagna. Il lavoro, iniziato a maggio 2015 e conclusosi a ottobre 2016, si è svolto mediante una fase iniziale di analisi, necessaria per compiere i rilievi fotografici, raccogliere le testimonianze orali e scritte e rilevare i colori del costruito e dell’ambiente naturale. L’analisi di oltre 1600 scatti fotografici, 250 misurazioni colorimetriche, 5 volumi di storia di usi e memorie dell’isola e testimonianze orali ha portato, a ottobre 2015, alla presentazione della prima bozza delle discipline, della tavolozza generale renderizzata e alla consegna delle stesure per la verifica e la costruzione delle armonie identitarie.
In questa fase si è svolto il confronto con i progettisti operanti sul territorio e la presentazione pubblica della prima bozza del Piano del colore.
Grazie al lavoro di revisione, svolto con gli uffici comunali preposti e progettisti, si è giunti alla definizione e consegna, a ottobre 2016, del Piano definitivo, ufficialmente adottato da Pantelleria a novembre di quest’anno.

Per il Resort Sikelia Settef ha fornito il rivestimento a cappotto Thermophon Pv.

Le proposte per decoro Settef

Il Piano del colore di Pantelleria, pensato come un aiuto concreto per chi fa progettazione, propone in un capitolo dedicato degli «interventi tipo» le soluzioni Settef che possono essere adottati in fase di riqualificazione degli edifici.

  • In caso di necessità di preparazione o rifacimento totale o parziale di intonaci, vengono proposti sia i cicli a base di calce Cepro che i tonachini Settef (Silisettef, Silacryl, Ancorall).
  • Per le decorazioni delle facciate, viene proposta sia la Calce Cepro 500 che il prodotto a base di silicato di potassio Silisettef Paint, il prodotto acrilsilossanico Silacryl, il prodotto silossanico Ancorall.
  • Per la riqualificazione energetica degli edifici proposti i sistemi a cappotto termico Thermophon di Settef.
Scuola elementare di Khamma.

I progetti realizzati con le soluzioni Settef

Settef è presente a Pantelleria con il proprio partner Macotta di Patenè, e, grazie alla consulenza alla progettazione garantita da personale specializzato in loco, ha potuto realizzare interventi di primaria importanza sull’isola. Con una progettazione del colore, eseguita dallo Studio B&B  su incarico di Settef, sono stati eseguiti gli interni e gli esterni della Scuola elementare di Khamma utilizzando all’esterno un sistema di isolamento termico a cappotto con pannelli isolanti in sughero Thermophon Natural, e all’interno smalti murali e pitture lavabili Settef. Il progetto è stato donato da Settef all’amministrazione comunale per migliorare la percezione visiva e la vivibilità dei locali da parte di alunni e docenti.

Palazzina pluripiano.

Lo stesso metodo, su progetto dell’Ufficio tecnico comunale guidato dal geometra Salvatore Gambino, è stato utilizzato per decorare internamente e restaurare le facciate della Scuola di Pantelleria centro. Le scelte cromatiche, in linea con l’ambiente locale, hanno riguardato colori caldi della terra per gli esterni e il bianco e blu del cielo e mare dell’isola.
Anche in questo caso l’ottimo risultato evidenzia la qualità e la cura che Settef pone come obiettivo primario delle realizzazioni, con i materiali e i cicli di sua produzione.

Presidio ospedaliero.

Anche il Resort Sikelia, un luogo sinonimo di lusso e tranquillità, ha scelto per la protezione e decorazione delle facciate un rivestimento a cappotto Settef Thermophon PV, con pannelli isolanti in eps e anche altre ristrutturazioni di dammusi, di nuovi edifici pluripiano nel centro di Pantelleria e anche il presidio ospedaliero hanno visto l’impiego dei cicli Settef.

Gino Gabriele | Sindaco di Pantelleria.

Il sindaco di Pantelleria Gino Gabriele insieme al geometra Salvatore Gambino (responsabile II settore Comune di Pantelleria) ha così spiegato la scelta di intraprendere il percorso del Piano Colore:
«ci siamo detti tante volte che il centro urbano del nostro capoluogo, le vie principali, le piazze, i vicoli della vecchia Pantelleria sono brutti.  Arrivando con la nave, durante l’entrata in porto, trovi un contesto che ha bisogno di ritrovare la propria armonia, la propria identità e senti la necessità di forme e colori che ridiano decoro, che possano ricontestualizzare ciò che è cresciuto dagli anni 60 fino agli anni 80 senza una visione d’insieme, senza guardare a linee e forme e tanto meno ai colori. Con il piano colore prende forma una strategia d’intervento volta a rivalutare sia lo spazio fisico che quello percepito, i contenuti sociali e gli esiti antropici, quelli funzionali ed estetici. È occasione per dare avvio a interventi volti a difendere e promuovere il recupero del patrimonio naturale e indirizzare e sostenere quello edilizio con il chiaro intento di limitare l’arbitrio ed il degrado del tessuto connettivo nel rapporto territorio-società. Molto spesso, quando si parla di pianificazione territoriale ed urbana, si è portati a focalizzare l’attenzione solo su quelli che appaiono essere i fondamenti di uno sviluppo del costruito. In realtà l’oggetto di intervento è costituito dall’insieme dei vincoli naturali, biologici, antropici quindi dai significati che vi attribuiscono abitanti e ospiti occasionali. Il risultato di questo studio così articolato confluisce in una serie di ‘indirizzi’ cui attenersi. In tutto questo un ruolo fondamentale lo svolge il colore, solo apparentemente effetto di superficie. Questo piano colore che gli autori hanno siglato come 2.0 per indicarne la diversità rispetto a quelli predisposti fino a oggi, introduce aspetti prima non considerati. Aspetti che si configurano come strumenti in grado di supportare sia il progettista che gli uffici competenti».

Per consultare il Piano colore di Pantelleria clicca qui

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here