Riqualificazione energetica | Nuovi requisiti e linee guida

Smart building? Una casa in cui le spese energetiche diminuiscono del 50% e il valore patrimoniale aumenta

Rete Irene ha presentato un progetto di riqualificazione degli edifici finalizzato all’ottenimento di un’ampia riduzione dei consumi di energia con conseguente aumento del valore dell’immobile stesso. Per arrivare al miglior risultato il professionista deve programmare un intervento integrato sull’immobile nel rispetto dei nuovi requisiti voluti dal decreto ministeriale del 26/06/2015.
La visione di Rete Irene va oltre il concetto di riqualificazione energetica, proponendo un sistema integrato di interventi sia sulla componente edile, sia su quella impiantistica, in grado di rendere più efficiente la casa.
La visione di Rete Irene va oltre il concetto di riqualificazione energetica, proponendo un sistema integrato di interventi sia sulla componente edile, sia su quella impiantistica, in grado di rendere più efficiente la casa.

Rete Irene >> ha illustrato le metodologie e tecnologie più avanzate per intervenire sul patrimonio edilizio esistente secondo i dettami dei nuovi decreti attuativi esponendo un progetto di riqualificazione energetica efficace e integrato che può portare ad una riduzione dei consumi di energia di quasi il 50%, dimezzando i costi di manutenzione e riducendo l’emissione di Co2. Significa rivalutazione patrimoniale dell’immobile, miglioramento nella classificazione energetica dell’edificio e maggior comfort abitativo per le famiglie. Rete Irene, il network di imprese lombarde specializzato in riqualificazione energetica degli edifici ha spiegato le modalità dell’intervento più adeguato, durante l’ultimo evento di Bergamo dedicato al settore (il Fututre Building 2015) sottolineando la metodologia più corretta per individuare il miglior piano di intervento. La domanda che Rete Irene si pone è come i professionisti nel settore edilizio possano al meglio trasferire le informazioni ai cittadini e alle amministrazioni private e pubbliche, alla luce dei nuovi obblighi normativi dettati dai decreti attuativi del 26 giugno 2015.

Manuel Castoldi | Presidente Rete Irene
Manuel Castoldi | Presidente Rete Irene

Manuel Castoldi | Presidente di Rete Irene
«Con i decreti attuativi del 26 giugno 2015 la riqualificazione energetica è diventata un obbligo normativo e il progettista è il primo attore chiamato a valutare il piano di intervento. Avvalendosi di partner esperti e capaci che siano in grado di realizzare una diagnosi energetica completa e profonda sull’immobile esistente considerando la componente edile, quella impiantistica e i vantaggi per gli utenti finali, offrendo garanzie dei lavori effettuati e formazione degli inquilini sulle buone pratiche dell’efficienza energetica».
Programmazione. Riqualificare un edificio significa infatti programmare un intervento integrato sull’immobile esistente, alla luce di uno scenario più restrittivo dal punto di vista normativo. Il decreto ministeriale del 26/06/2015 definisce infatti le nuove linee guida da rispettare per dare vita a opere di adeguamento energetico: dai requisiti minimi alle modalità di classificazione fino al nuovo attestato di certificazione. I requisiti minimi sono parametri più severi e forniscono delle precise indicazioni sull’obbligo di efficientare energeticamente gli immobili in caso di interventi di manutenzione anche di una solo porzione o componente del condominio. In Regione Lombardia la nuova normativa entrerà in vigore il 1° gennaio 2016, e occorre quindi agire con estrema rapidità per conoscere e attuare le disposizioni contenute all’interno dei decreti ministeriali.
Analisi preliminare. Come sottolineato dal direttore tecnico Mascherpa srl >>, Nicola Stefani,  diventa essenziale è l’indagine energetica preliminare, che serve per fare il check-up dell’edificio e definire gli interventi appropriati, prendendo in considerazione tutte le superfici dell’edificio che concorrono alla dispersione del calore. Questo significa considerare l’intero involucro in tutte le sue componenti, oltre ovviamente all’impianto di riscaldamento, che spesso risulta essere costituito da vecchie tecnologie e non efficiente. Analizzando inoltre i dati storici dei consumi e dei costi di gestione, si arriva a determinare lo stato di fatto.

Viale Zara 58 a Milano: esempio di condominio efficiente certificato dal comune e realizzato da Rete Irene
Viale Zara 58 a Milano: esempio di condominio efficiente certificato dal comune e realizzato da Rete Irene

Vantaggi. Se il fine di un progetto di riqualificazione integrato è quello di intervenire in modo drastico ed efficace al tempo stesso, le previsioni  di risparmio nel bilancio energetico devono essere più che convincenti. Per esempio, per un edificio di 25 appartamenti, con un consumo annuo di 39.500 mc di gas metano, è possibile tagliare i consumi di circa il 50%, arrivando a un risultato ottimale di 19.900 mc di gas metano con un risparmio non soltanto in termini di denaro, ma anche di emissioni inquinanti, pari addirittura a 37,4 tonnellate di Co2. Il calcolo sul cost saving è presto fatto: partendo da uno stato di fatto dove la spesa è di 32.050 €/a si arriva a un risultato pari a 17.470 €/a, che fa registrare un riduzione dei costi del 45,5%.
Le opere di efficientamento energetico portano a una rivalutazione economica dell’immobile, che permette di avere un aumento di capitale personale, rappresentando un investimento sicuro sulla propria casa. In termini monetari il valore dell’immobile sul mercato cresce fino al 9,7%, rispetto a un appartamento con le stesse caratteristiche ma non riqualificato. (Fonte: «Rapporto sugli effetti dell’efficienza energetica sul mercato immobiliare» di Enea, I-com e Assoimmobiliare, 2013). In questo senso, la nuova normativa deve essere vista come una grande opportunità per migliorare tanto la qualità dell’abitare, quanto il rating degli edifici e l’ambiente nel quale viviamo.

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