Damast propone prodotti rispettosi dell’ambiente grazie a tecnologie e dispositivi in grado di garantire il risparmio idrico.
Tra questi c’è la gamma Relax: soffioni che in soli 2 mm di spessore coniugano linee minimaliste all’utilizzo di valvole riduttrici di flusso, per contenere il dispendio d’acqua.
Queste valvole registrano il flusso a qualsiasi pressione per non consumare più di 6 litri al minuto, addirittura 3 in meno rispetto a quanto indicato nella normativa, e per questo motivo godono dell’incentivo contenuto nel Bonus Idrico indicato dal Governo.
Design
Prodotti green che seguono anche le tendenze del design: Relax è proposto in acciaio inossidabile lucidato a specchio, materiale ecologico, sempre attuale e poliedrico per incontrare ogni esigenza e stile all’interno della sala da bagno.
Formati e dimensioni
La versatilità di Relax consente di scegliere tra ben 11 varianti per forma e dimensioni. Il soffione è disponibile nel formato tondo con diametro 150, 200, 250, 300 e 400 mm; nel formato quadrato di dimensioni 150×150, 200×200, 250×250, 300×300, 400×400 mm ed infine nel formato rettangolare 300×200 mm.
A seconda delle dimensioni i soffioni dispongono da un minimo di 64 ad un massimo di 216 fori dotati di ugelli flessibili in silicone e tecnologia Easy Clean per la rimozione del calcare con un semplice sfregamento delle dita della mano. Queste caratteristiche valorizzano e rendono possibile le combinazioni di Relax nei set colonna e composizioni personalizzate.
Risparmio idrico
Dimensioni differenti ma prodotti accomunati dalla medesima filosofia: utilizzare in maniera consapevole la risorsa idrica – tanto preziosa quanto sempre più limitata – senza mai perdere di vista il benessere garantito dalla doccia. Si tratta dell’impegno preso da Damast verso la diffusione di una cultura della sostenibilità che per l’azienda significa innanzitutto prediligere prodotti di qualità.
Infatti l’acquisto consapevole è la prima azione concreta in favore della salvaguardia del pianeta, il primo passo per evitare i costi più onerosi della civiltà industriale, quelli dello smaltimento dei rifiuti che inevitabilmente crescono a dismisura con i prodotti usa e getta.
