Efficienza aziendale

Come gestire le spese dell’impresa di costruzioni

Con la carta prepagata è possibile rendere efficiente la rendicontazione delle spese del personale fuori sede, senza più bisogno di anticipi di cassa, scontrini e note varie. Ecco come la digitalizzazione offre i suoi vantaggi al settore edilizio. Il caso di Soldo, la piattaforma di gestione digitale integrata al sistema contabile dell’azienda. Parla Davide Salmistraro, Country manager per l’Italia.

È cosa nota: il settore delle costruzioni soffre ancora di scarsa efficienza e di scarso ricorso alla digitalizzazione. E questo nonostante l’evoluzione tecnologica, nelle sue varie forme, abbia da tempo fatto il suo ingresso nelle diverse fasi del processo edilizio: dalla progettazione alla costruzione fino alla manutenzione e gestione di un bene.

Esistono poi campi d’intervento ancora poco conosciuti e considerati, all’interno dei quali le tecnologie digitali potrebbero aiutare a razionalizzare alcune attività, comuni a tutte le imprese, come la gestione delle commesse, gli anticipi di cassa per acquisti e spese e le loro contabilizzazioni. Attività per le quali il ricorso alla digitalizzazione potrebbe sortire i suoi effetti positivi.

Perché, come si sa, coordinare le differenti commesse e gestire budget diversi per ciascuna di esse non è certo lavoro privo di problemi, senza contare che molto spesso sono gli stessi dipendenti a dover effettuare acquisti utilizzando o il contante o carte di credito personali, a conservare ricevute e scontrini e a dover stilare una nota a fine mese per ottenere il rimborso delle spese.

Gli imprevisti poi, come si sa, sono sempre dietro l’angolo, con ostacoli che possono addirittura bloccare i lavori in cantiere o impedire l’acquisto di materiali e attrezzi; contrattempi che per risolvere i quali deve spesso intervenire il singolo lavoratore, pagando alle volte di tasca propria.

Piattaforme e carte prepagte

Ecco che per affrontare questi problemi sono presenti sul mercato delle piattaforme che utilizzano carte aziendali prepagate, collegate a un sistema centralizzato di gestione delle spese.

Grazie alle ricariche automatiche e all’assegnazione di budget personalizzati per ogni carta, con la garanzia della propria azienda, ogni incaricato può avere accesso ai fondi aziendali di cui ha bisogno, tenendo traccia di ogni singola transazione nel momento stesso in cui viene effettuata.

Soldo | Carte prepagate.
Soldo | Carte prepagate.

Ma c’è di più. La carta prepagata consente ai dipendenti e alle amministrazioni di risolvere l’annoso problema legato alla conservazione e presentazione delle ricevute, operazioni che impongono perdite di tempo per organizzare e ricevere i giustificativi di spesa. Un’operazione, quest’ultima, che viene facilmente digitalizzata, riducendo così tempi ed errori, rendendo automatici i flussi di lavoro.

Attraverso un’app mobile è così possibile tracciare e validare ogni singola spesa: basta uno scatto fotografico della ricevuta o dello scontrino, collegarlo all’acquisto effettuato e aggiungere una nota relativa al cliente o al progetto di riferimento.

Soldo | Carte prepagate.
Soldo | Carte prepagate.

Con la digitalizzazione è quindi possibile contribuire a rendere efficiente questa fase del processo e permettere alle aziende di trovare il giusto equilibrio tra costi in entrata e in uscita e offrire ai propri dipendenti la libertà di impegnare fondi aziendali per effettuare gli acquisti necessari legati all’esercizio del proprio lavoro, garantendo allo stesso tempo visibilità e un controllo oculato delle spese.

Dell’uso delle carte prepagate applicate al settore delle costruzioni, Imprese Edili ne ha parlato con Davide Salmistraro, Country manager per l’Italia di Soldo, una piattaforma di gestione digitale delle spese. Ecco cosa ci ha detto.

Davide Salmistraro | Country manager per l’Italia di Soldo.
Davide Salmistraro | Country manager per l’Italia di Soldo.
Dottor Salmistraro, per chi non vi conosce, chi è Soldo e cosa fa?

È una società anglo-italiana, che da quasi otto anni opera in buona parte dell’Europa. In Italia abbiamo due uffici: uno a Roma, dove ha anche sede la nostra società di sviluppo, Soldo Technology, in cui lavorano circa cento addetti, che si occupa di creare il prodotto che viene poi utilizzato in tutta Europa; l’altro a Milano, dedicato allo sviluppo commerciale e all’assistenza post-vendita. È stata fondata da un italiano, che vive a Londra, e anche per questo si può dire che Soldo ha una doppia anima, italiana e londinese. Operiamo in molti Paesi europei: oltre a Italia e Inghilterra, siamo presenti in Francia, Germania, Olanda e Spagna.

Avete anche una sezione finanziaria…

Certo, siamo una società fintech, con due anime: una software, che ha creato la piattaforma che utilizza i pagamenti in digitale, e un’altra finanziaria, che si occupa dei pagamenti in digitale attraverso due istituti bancari: uno in Inghilterra, per il mercato britannico, l’altro in Irlanda per il mercato europeo.

Voi operate nel settore delle costruzioni. Che impressione vi siete fatti delle imprese italiane?

Nel loro core business, le imprese di costruzioni italiane sono efficienti, meno per quanto riguarda la digitalizzazione. Esistono, come dappertutto, ampi margini di miglioramento per quanto riguarda l’introduzione delle nuove tecnologie, capaci di migliorare l’efficienza complessiva di un’azienda. È altrettanto vero che non tutte le imprese sono disposte ad accettare la sfida dell’innovazione. E questo non riguarda le sole imprese di costruzione. Non è facile far capire che investire in nuove tecnologie non è un costo e basta, ma un’occasione imperdibile per risparmiare. Il cambiamento spaventa e non sempre si riesce a superare lo scoglio. Poi ci sono le eccezioni, che spesso confermano la regola.

Per operare all’interno di questo settore avete svolto delle valutazioni particolari?

Non direi. Soldo è una realtà trasversale per quanto riguarda il rapporto con i vari comparti industriali. Ci rivolgiamo a tutte le aziende che esprimono la volontà e la necessità di razionalizzare ed efficientare le spese. Spese che le imprese, a qualsiasi settore appartengano, hanno. Ci rivolgiamo alle aziende che alle loro dipendenze hanno personale che spesso lavora al di fuori dell’impresa.

Lavorate con aziende di piccole o grandi dimensioni?

Premesso che operiamo solo con aziende e non con privati, non abbiamo preferenze. Lavoriamo con le une e le altre. Ma soprattutto operiamo con chi coglie le opportunità che l’innovazione digitale offre. La nostra versatilità ci permette di rapportarci con le differenti realtà organizzative aziendali. Tutto dipende dalla propensione all’innovazione.

Il cantiere edile è per sua stessa natura variabile. Per voi, questa caratteristica ha qualche significato?

Soldo nasce per facilitare il tema degli anticipi di cassa, per cui assistiamo le imprese con personale che opera spesso in trasferta e fuori dalla sede dell’azienda e che maneggia contante. Con tutti i problemi che ciò comporta, sia per coloro che trattano il denaro sia per chi si occupa di amministrarlo. Ci siamo accorti fin da subito che questi erano i problemi maggiori. Con la nostra carta prepagata, in meno di un secondo è possibile utilizzare risorse economiche che possono, ad esempio, sbloccare un’attività di cantiere rimasta ferma per mancanza di soldi. Con la digitalizzazione è lo stesso operatore che con un’applicazione telefonica gestisce la spesa e, grazie all’integrazione con la contabilità aziendale, si occupa della rendicontazione.

Soldo è una società anglo-italiana. È possibile comparare la nostra situazione a quella estera?

Per il mercato inglese il confronto è più facile. In Inghilterra esiste da sempre una maggior predisposizione all’utilizzo della moneta elettronica. In Italia invece la situazione è diversificata: al nord i pagamenti con le carte digitali sono ben accetti, meno al sud. Qui da noi la copertura è dell’ordine del 70%, Oltremanica siamo oltre il 90.

Il caso Trevi

Per la gestione delle spese aziendali, il Gruppo Trevi, una delle maggiori imprese di ingegneria del sottosuolo, si è affidata a Soldo.

Fondato a Cesena nel 1957 con l’obiettivo di realizzare pali trivellati per scavare pozzi a bassa profondità, il Gruppo Trevi, con i suoi 300 dipendenti, è oggi una realtà imprenditoriale di eccellenza, capace di affermarsi in Italia e soprattutto all’estero.

Uno dei segreti del suo successo è aver saputo integrare la capacità costruttiva con l’innovazione di processo.

Su questo ultimo fronte l’utilizzo della piattaforma Soldo ha rappresentato un’evoluzione che ha aiutato a centrare gli obiettivi di efficienza aziendale. A partire dalla maggior attenzione alla liquidità attraverso una gestione della cassa che lo stesso Giovanni Grassi, Corporate Finance and Insurance manager di Trevi Finanziaria Industriale spa, ha definito “ossessiva”.

Il Gruppo Trevi infatti utilizza Soldo da oltre tre anni e continua ad estenderne le funzioni in base alle crescenti necessità dell’azienda, sia in Italia sia all’estero.

Nella fase di ristrutturazione, iniziata alcuni anni fa, l’azienda cesenate era alla ricerca di una soluzione per le spese aziendali che permettesse una più semplice gestione del fondo cassa, soprattutto durante i viaggi e le trasferte all’estero.

Per questa ragione, per la fase di digitalizzazione dei processi amministrativi e finanziari, la piattaforma Soldo è stata scelta per affrontare le diverse problematiche poste dalle carte di credito, permettendo ai manager di concentrarsi su ciò che davvero contava per la crescita finanziaria dell’azienda.

Tra i vantaggi che Soldo ha apportato alla gestione del denaro aziendale, vi è anche la possibilità di creare carte nominali, o carte dedicate a team o a singoli progetti, per poter gestire più facilmente la liquidità durante le trasferte e la vita operativa dei cantieri, anche in diverse valute: un valore aggiunto non indifferente quando si viaggia all’estero.

Inoltre, grazie alla facilità con cui è possibile trasferire denaro dal wallet principale a uno associato (i wallet sono strumenti digitali di pagamento elettronico sotto forma di app; nda) l’utilizzo del contante non è più necessario; l’ufficio finanziario può considerare i wallet come un conto deposito a tutti gli effetti e avere il controllo completo di ciascuna transazione effettuata in tempo reale, semplificando di conseguenza la rendicontazione delle spese mensili.

servizio di Pietro Mezzi

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