La grandine è un fenomeno sempre più frequente in primavera e in estate, lo dicono anche le statistiche: l’Italia è sempre più a rischio d’eventi estremi legati al clima. Secondo i dati raccolti dall’Eswd (European Severe Weather Database), l’anagrafe europea sul maltempo, in circa 10 anni i fenomeni atmosferici violenti si sono triplicati.
Basti pensare che si è passati da un totale di 362 nel 2010 a 1.042 nel 2018, quasi il 170% in più. È a causa del cambiamento climatico che l’intensità di questi fenomeni si sta aggravando in modo preoccupante e sono sempre più numerosi gli edifici che hanno riportato ingenti danni.
È il caso di Sacmi, azienda di Imola colpita, nel 2010, da una grandinata che ha danneggiato pesantemente le coperture della sede. Da quel momento l’azienda installa esclusivamente soluzioni Derbigum, che negli anni hanno dimostrato grande durabilità e resistenza agli agenti atmosferici più critici.
Il fenomeno della grandine avviene prevalentemente nel periodo estivo e il repentino abbassamento della temperatura atmosferica, può portare le membrane a subire uno shock termico con conseguente irrigidimento del materiale e riduzione della resistenza all’impatto.
In queste situazioni, le lesioni provocate dalla grandine sono difficilmente visibili dall’esterno, manifestandosi in modo più evidente sulla faccia interna del telo. La soluzione ideale sarebbe proteggere il manto con ghiaia, pavimentazione o terreno vegetale, ma non sempre questo è possibile.
Le membrane della linea Derbigum, sottoposte ai test sulla grandine eseguiti secondo la norma En 13853, raggiungono i valori più alti grazie alle particolari armature di cui i manti sono dotati, consentendo una resistenza meccanica superficiale superiore a quanto normalmente offerto dal mercato.
Inoltre, le mescole di bitumi specifici e polimeri nobili con cui sono prodotte le membrane Derbigum, offrono una durabilità superiori ai 40 anni rispetto a eventi atmosferici ad alto rischio. (vb)
