Belgio | Centri congressi

Soluzioni finalizzate al contenimento del consumo energetico

I materiali utilizzati (tra cui figurano cemento, pietra azzurra Hainaut, lana minerale, pitture con certificazione Ecolabel e il già citato legno di acacia) per la realizzazione del Micx sono stati selezionati sulla base di tre criteri: il loro impatto ambientale, le specifiche tecniche e gli aspetti più legati all’immagine architettonica.

A Mons, capitale europea della cultura 2015, Daniel Libeskind ha completato recentemente il Micx (Mons International Congress Centre), un nuovo polo congressuale da 12.500 mq. Situato nel Grand Prés District, vicino alla stazione e in una posizione intermedia fra il centro storico e l’area Lotto Mons Expo, il complesso è a quarantacinque minuti dall’aeroporto nazionale di Bruxelles, a quaranta da quello di Bruxelles sud – Charleroi e a meno di un’ora da quello di Lille.

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Anche le connessioni ferroviarie sono state considerate nella scelta dell’area: un’ora e venti di viaggio per i visitatori provenienti da Parigi, tre da Cologna e da Amsterdam, due ore e quaranta da Londra. Il centro concepito da Libeskind comprende tre auditorium di diversa capienza: il più ampio può contenere un pubblico di cinquecento persone, mentre per i due più piccoli è stata prevista una capienza rispettivamente di duecento e cento posti.

Le tre sale maggiori sono integrate da una serie di spazi aggiuntivi tra cui una sala eventi da 380 mq, sedici sale conferenze, l’area destinata a uffici, il ristorante e una terrazza panoramica in copertura, dove sono alloggiate anche le celle fotovoltaiche, integrate con la protezione solare passiva in modo da rendere il Micx pressoché autosufficiente sul piano energetico. L’aspetto panoramico è fondamentale nella concezione dell’edificio, che alla funzione congressuale, in virtù della sua collocazione nella città, affianca quella di punto di osservazione ideale verso altri nuovi interventi, quali la stazione ferroviaria di Santiago Calatrava, il fiume La Haine ed emergenze storiche come il campanile del XVII secolo in gres e pietra azzurra, alto quasi novanta metri e patrimonio mondiale dell’Unesco.

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I due volumi principali che formano la composizione sono quello inferiore costituito da una struttura a pianta ellittica, per cui è stato scelto un rivestimento in doghe di legno di acacia, e un altro soprastante, che presenta invece un involucro in alluminio anodizzato di colore chiaro. Più in generale, tutti i materiali utilizzati (tra cui figurano cemento, pietra azzurra Hainaut, lana minerale, pitture con certificazione Ecolabel e il già citato legno di acacia) per la realizzazione del Micx sono stati selezionati sulla base di tre criteri: il loro impatto ambientale, le specifiche tecniche e gli aspetti più legati all’immagine architettonica. Le soluzioni finalizzate al contenimento del consumo energetico comprendono un’elevata tenuta all’aria dell’involucro edilizio, risoluzione dei ponti termici, ottimizzazione della luce naturale, gestione dell’energia solare, sfruttamento dell’inerzia termica dell’edificio.

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