Edilizia | Lavoro

Sondaggio Geojob sul post Covid-19: più preoccupati gli imprenditori edili dei loro dipendenti

GeoJob Recruitment, agenzia per il lavoro dedicata al settore delle costruzioni, ha condotto una ricerca di mercato con lo scopo di comprendere come gli attori del settore edile stanno affrontando il lockdown causato dell’emergenza Covid-19 e come guardano al futuro del settore.

Geojob Recruitment, agenzia per il lavoro specializzata esclusivamente nel settore dell’edilizia delle infrastrutture e dell’impiantistica, ha condotto una ricerca di mercato chiedendo a imprenditori, liberi professionisti e dipendenti che lavorano nel settore edile cosa si sarebbero aspettati per il dopo Covid-19. L’indagine è stata condotta in collaborazione con l’Agenzia di comunicazione e marketing Strategia edile di Giancarlo Spanu.

GeoJob Recruitment | Indagine di mercato Post Covid-19.

Il sondaggio

Quest’indagine nasce con lo scopo di comprendere come gli attori del settore edile stanno affrontando il momento della Quarantena per il Coronavirus Covid-19. Le risposte al sondaggio sono state 1025, da suddividersi in: 34,36% imprenditori, 48,87% dipendenti lavoratori, 24,78% liberi professionisti.

La quasi totalità del campione analizzato opera sul territorio nazionale: nord Italia 42,75%, sud 31,42%, centro 21,25%, oltre confine 4,58%.

In queste settimane il governo e la politica, parlano assiduamente di bonus, prestiti, e incentivi alle aziende: i professionisti dell’edilizia, saranno soddisfatti di tali misure? I dati presentati nell’indagine condotta da Geojob dicono di no, e in maniera marcata tra l’altro.

I dati hanno evidenziato che sono proprio gli imprenditori a risultare i più preoccupati per quanto riguarda il futuro lavorativo, più di quanto non lo siano dipendenti e liberi professionisti, segno che le misure promesse dal Governo non sembrano sufficienti per la ripartenza del tessuto imprenditoriale.

In merito alla ripresa del settore edile e costruzioni i dati ci confermano che l’incertezza, purtroppo, prevale e anche in questo caso i più pessimisti sono gli imprenditori. I più ottimisti, anche in vista delle prossime riaperture delle attività, sono i dipendenti.

Vittorio Massimo Borgo |  Ceo Geojob

Vittorio Massimo Borgo |  Ceo Geojob.

«Il motivo di tanta preoccupazione è radicato nell’aspettativa che, dopo un decennio di forte crisi, possano ripartire rapidamente le opere pubbliche già finanziate ma mai trasformatesi in cantieri.
Riguardo l’edilizia privata questa vive solo sulla fiducia degli operatori finanziari che, rischiando il proprio denaro, ripongono il ritorno dell’investimento nei potenziali loro acquirenti. Per quanto riguarda i grandi cantieri siamo curiosi di scoprire che tipo di incarichi verranno affidati ai super-commissari che dovrebbero guidare 25 maxi cantieri a burocrazia limitata».

Gianmarco Pinto | Cofunder GeoJob Recruitment

Gianmarco Pinto | Cofunder GeoJob Recruitment.

«Le aziende dovranno affrontare un momento nuovo, una crisi dovuta al fermo forzato che inevitabilmente avrà impatti sul business. Ma soprattutto si troveranno a doversi prendere davvero cura del loro bene più prezioso. Le persone. Infatti dovranno gestire il ritorno al lavoro dei propri collaboratori che, nella maggior parte dei casi avranno sviluppato motivazioni, priorità e soprattutto fragilità nuove. Le persone, costrette a vivere una nuova dimensione personale dovuta alla quarantena, si troveranno in un periodo di incertezza sia a livello professionale che rispetto alla propria incolumità e salute. Molti perderanno il lavoro, altri non ci vorranno tornareMai come ora va saldato il rapporto fiduciario tra persone e aziende, l’alternativa è una profonda crisi economica, culturale e valoriale».

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