Str - Università di Brescia | Realtà virtuale nelle costruzioni

Sperimentazione: progetto in Bim e realtà virtuale per una scuola innovativa

Il progetto è stato strutturato in tre fasi: una prima fase focalizzata sulla progettazione del plesso scolastico in ambiente Bim per la parte architettonica, strutturale e impiantistica, a cui è seguito il materiale settaggio dell’ambiente di realtà virtuale immersiva. Il gruppo di ricerca è entrato ora nella terza fase del progetto al fine di valutare le potenzialità dello strumento come supporto a processi decisionali collaborativi e alla validazione di proposte progettuali.

L’implementazione di ambienti virtuali immersivi (Immersive Virtual Environments – Ive), dapprima utilizzati nel mondo del gaming e nel settore manifatturiero, sta diventando sempre più diffusa nel mercato delle costruzioni con un evidente e stretto legame al mondo del Building Information Modelling (Bim) a supporto di processi decisionali collaborativi.

La realtà virtuale, strumento che rende possibile l’inserimento all’interno dell’ambiente di progettazione di una serie pressoché illimitata di elementi reali, consente una visualizzazione realistica in real time a seconda del punto di osservazione adottato.

Str TeamSystem ha avviato una ricerca orientata in questa direzione, recentemente concretizzatasi nella collaborazione al progetto sviluppato dall’Università degli Studi di Brescia sotto la direzione del prof. Angelo Ciribini, ordinario del corso di Produzione Edilizia.

Cave Automatic Virtual Environment

Quest’esperienza, attualmente in avanzata fase di sperimentazione, ha preso spunto dal progetto sviluppato con finalità didattica e di ricerca per la realizzazione di un nuovo plesso scolastico per testare l’implementazione di un Cave (Cave Automatic Virtual Environment) in un processo di progettazione digitale Bim nello sviluppo di una soluzione conforme alle linee guida del Miur per spazi di apprendimento innovativi.

Il progetto del plesso scolastico è stato strutturato in tre fasi.

Le prime due fasi

Il progetto è stato strutturato in tre fasi: una prima fase focalizzata sulla progettazione del plesso scolastico in ambiente Bim per la parte architettonica, strutturale e impiantistica, a cui è seguito il materiale settaggio dell’ambiente di realtà virtuale immersiva attraverso un processo interattivo di ottimizzazione di import/export in formato Ifc, con particolare attenzione alla resa grafica del progetto conformemente alle richieste di una fase di progettazione definitiva (livello di dettaglio) e alla necessità di consultare il contenuto informativo (livello di sviluppo informativo) degli oggetti selezionati direttamente dall’ambiente immersivo.

In questa fase, sviluppata da Carlo Cominelli e Stefano Libretti, laureandi di Ingegneria presso l’Università di Brescia, sotto il coordinamento dell’arch. Barbara Angi (Università degli Studi di Brescia) per la parte architettonica dell’ing. Silvia Mastrolembo Ventura (Politecnico di Milano e Itc-Cnr) per l’implementazione degli strumenti Bim con il supporto dell’arch. Lavinia Chiara Tagliabue (Università degli Studi di Brescia), che si è focalizzata (dal luglio 2017) la collaborazione fra l’Ateneo bresciano e Str sull’obiettivo principale della sperimentazione, vale a dire l’identificazione dei concreti vantaggi che l’applicazione di tali strumenti, già collaudati da Str in altri ambiti, può fornire al processo progettuale ed esecutivo nell’ambito delle costruzioni.

La prima fase si è focalizzata sulla progettazione del plesso scolastico in ambiente Bim per la parte architettonica, strutturale e impiantistica, la seconda nell’inserimento di oggetti virtuali.

Terza fase del progetto

Dopo una serie d’incontri volti a definire nel dettaglio il livello di rappresentazione del progetto desiderato e la messa a punto dell’ambiente virtuale immersivo, il gruppo di ricerca è entrato ora nella terza fase del progetto, il cui scopo è valutare l’effettivo valore aggiunto dello strumento nei processi decisionali per tutti gli attori coinvolti e come parte integrante della transizione digitale avviata dal Bim.

A questo scopo è stata pianificata una serie di sessioni immersive indirizzate a tutti i soggetti potenzialmente coinvolti (ad esempio committenza pubblica, utenti finali, progettisti) al fine di valutare le potenzialità dello strumento come supporto a processi decisionali collaborativi e alla validazione di proposte progettuali, con particolare riferimento a requisiti di tipo prestazionale come, nel caso specifico, la distribuzione e flessibilità degli spazi a supporto di metodi d’insegnamento innovativi.

Fra gli appuntamenti, per la visibilità del contesto e il numero di soggetti coinvolti, particolare rilievo ha avuto la prima edizione di Digital&BIM Italia, dove Unibs ha partecipato con uno spazio allestito in collaborazione con Str in cui i visitatori hanno avuto la possibilità di sperimentare dal vivo l’impatto dell’ambiente virtuale immersivo messo a punto nel quadro del progetto sperimentale.

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