Saie Smart House | 51a edizione Saie

Squinzi, Girardi e Campagnoli «convinti che possa ripartire la ripresa del comparto edile»

L’annuale salone espositivo di Bologna si è rinnovato e ha inaugurato la formula dedicata alla riqualificazione e ristrutturazione energetica. Presenti i principali vertici associativi italiani. Dall’intervento di Giorgio Squinzi le proposte sottoposte al Governo per la legge di stabilità 2016.

Il presidente di Bologna Fiere, Duccio Campagnoli, ha aperto la 51a edizione di Saie >>, il Salone internazionale dell’edilizia italiana, che quest’anno ha lanciato la formula Saie Smart House, dedicata alla costruzione e riqualificazione di edifici e città intelligenti. Importante l’afflusso di gente e di addetti ai lavori che hanno partecipato al convegno inaugurale e ai tanti corsi di formazione organizzati dalla Saie Academy.

Il taglio del nastro con Duccio Campagnoli, Virginio Merola (sindaco di Bologna), mons. Sorondo e Giorgio Squinzi.
Il taglio del nastro con Duccio Campagnoli, Virginio Merola (sindaco di Bologna), mons. Sorondo e Giorgio Squinzi.

«Abbiamo deciso di porre al centro l’importanza dell’uso della tecnologia nelle costruzioni per riuscire a realizzare una nuova casa e nuove città. Un’attenzione maggiore all’ambiente circostante, alla riqualificazione urbana e al risparmio energetico per rilanciare il settore dell’edilizia». Così il presidente Campagnoli, che nel suo intervento ha illustrato come la riqualificazione energetica, la ristrutturazione degli edifici e la cura dei luoghi del vivere comune sono i pilastri su cui poggia questa nuova edizione, che segna un cambio di rotta e che ha scelto di puntare sull’innovazione tecnologica e sul concetto del costruire in maniera ecosostenibile. Punti considerati fondamentali per non farsi sopraffare dalle nuove sfide del mercato dell’edilizia, tema che coinvolge in primo luogo le città, chiamate a cambiare veste e forma riqualificando il proprio territorio e riutilizzando edifici e spazi in disuso per un nuovo modello di comunità.

Giorgio Squinzi e Duccio Campagnoli
Giorgio Squinzi e Duccio Campagnoli

Parole condivise anche dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: «il Saie è da sempre la fiera di riferimento dell’edilizia, negli anni si è sempre più trasformato in uno strumento di politica industriale per il nostro settore, quindi è un piacere per me particolare essere qui. Noi come Confindustria riteniamo che il settore dell’edilizia stia attraversando una crisi profonda perché tra i vari comparti produttivi del nostro Paese è uno di quelli che ha sofferto di più in questi anni. Abbiamo necessità di cambiare la situazione e lo si deve fare in maniera intelligente e virtuosa. Investire sulle infrastrutture materiali, ma anche su quelle di tipo immateriale, come la banda larga, che contribuiscono in maniera straordinaria alla competitività. E Saie in questo caso è una grande vetrina. Noi come Confindustria insieme alla nostra associazione di settore Ance abbiamo preparato una serie di proposte che abbiamo sottoposto al Governo per la legge di stabilità del 2016. In questo modo diamo degli input su cui lavorare per contribuire alla ripartenza di questo settore. Perché non possiamo dimenticare che l’edilizia è fondamentale».

L’intervento del climatologo. Ma l’inaugurazione è stata l’occasione per parlare di problemi legati all’innalzamento delle temperature e al clima e di come l’edilizia giochi un ruolo fondamentale nel futuro del pianeta sui temi della tutela ambientale. A rilanciare la necessità di dover fare presto il climatologo Luca Mercalli, che ha snocciolato una serie di dati in merito: «se non ci muoviamo ora cambiando il nostro stile di vita, cercando di ridurre i consumi, il rischio è di arrivare a fine secolo ad una vera e propria catastrofe ambientale. Per quanto concerne il rischio legato all’aumento di cinque gradi della temperatura della terra e all’innalzamento di un metro del livello del mare, questo creerà dei profughi ambientali, una nuova figura che fino ad oggi non conoscevamo».

Da sinistra: Maurizio Savoncelli, Gabriele Buia, Armando Zambrano e Leopoldo Freyrie
Da sinistra: Maurizio Savoncelli, Gabriele Buia, Armando Zambrano e Leopoldo Freyrie.

Le professioni per il riuso. In Italia, negli ultimi sei anni, si è registrata una contrazione di oltre il 26% delle costruzioni, mentre è cresciuta la domanda di ristrutturazione: sul territorio nazionale sono 13,6 milioni i fabbricati da recuperare e per rispettare il piano strategico dell’Ue 2050 il nostro Paese dovrebbe ristrutturare 1.500 abitazioni al giorno. Un lavoro che riguarda costruttori e professionisti del settore: ingegneri, architetti e geometri presenti al Saie erano Gabriele Buia, vice presidente Ance, Leopoldo Freyrie, presidente Cnappc, Armando Zambrano, presidente Cni, Maurizio Savoncelli, presidente Cngegl. Tutti e quattro hanno sottolineato l’importanza di lavorare verso la direzione del ri-uso e ri-utilizzo dell’esistente tenendo però ben presente che questo si può fare se c’è un coordinamento unico e un coinvolgimento attivo da parte delle istituzioni.

La presentazione del rapporto 2015 sul sistema delle costruzioni.
La presentazione del rapporto 2015 sul sistema delle costruzioni.

Rudy Girardi e il rapporto sul sistema delle costruzioni. Presentato in apertura di Saie anche il «Rapporto 2015 – Il sistema delle costruzioni in Italia», elaborato da Federcostruzioni, che ha messo in luce le previsioni aggregate di un comparto che nel 2014 pesava in termini di valore della produzione oltre 403 miliardi di euro e 2,6 milioni di posti di lavoro (il 12% dell’occupazione nazionale). Le previsioni per il 2015 e il 2016 sono improntate ad un cauto ottimismo dovuto ai segnali positivi di allentamento della crisi in atto e si collocano in un quadro generale in netto e continuo miglioramento. Si passa infatti da -9,5% del 2012 a -5,7% del 2013, a -3,0% del 2014, ad una previsione di -0,5% per il 2015 e di -0,1% per il 2016.

Rudy Girardi e Giorgio Squinzi
Rudy Girardi e Giorgio Squinzi

Il presidente di Federcostruzioni, Rudy Girardi, ha sostenuto che «seppure per il 2014 emerga un quadro tutt’altro che positivo, si prefigura uno scenario di ripresa che appare realisticamente all’orizzonte dei prossimi anni. Infatti, nonostante l’anno in corso segni un andamento produttivo in lieve riduzione, dovrebbe prefigurare il punto di partenza per il ritorno a ritmi di crescita».
Nel rapporto è scritto che l’anno scorso la filiera delle costruzioni ha perso 125mila posti di lavoro rispetto all’anno precedente (-4,6%), con una perdita della produzione del 3% in termini reali e del 3,5% in valore. Si tratta di una perdita «modesta» rispetto ai cali degli anni precedenti, ma più elevata del calo rilevato dalla produzione nazionale nello stesso periodo (0,7%). Ad arginare, seppure in parte, le perdite produttive in questi anni di crisi della domanda interna sono state le esportazioni. Per i settori che hanno scambi con l’estero (tre settori su quattro esportano), a fronte di una diminuzione della produzione del 29,2% nel periodo della crisi, si registra una crescita delle esportazioni del 23% nel periodo 2009-2014 (nel 2008 le esportazioni segnarono una pesante caduta, cui ha fatto seguito un periodo di crescita ininterrotta). Inoltre, a fronte di un’attività d’esportazione di un certo rilievo, i flussi d’importazione risultano di modesta entità. Le due opposte dinamiche export-import si traducono in un vantaggio per la bilancia commerciale, che nel 2014 ha sfiorato i 30 miliardi di euro (nel 2008 era di 26,1 miliardi).

Arch. Mario Cucinella
Arch. Mario Cucinella

Nel pomeriggio si è tenuto il primo dei tre focus sul tema delle città metropolitane organizzati dall’architetto Mario Cucinella all’interno di Saie Smart House 2015 con il contributo e il lavoro della Sos – School of sustainability e di Nomisma e Nomisma Energia. Il tema dell’incontro è stato «Zero consumo di suolo: nuove economie ed opportunità per l’edilizia» e a seguire il primo dei workshop in programma, dove giovani architetti della scuola Sos hanno sviluppato il tema della città metropolitana. L’argomento scelto era «Building green future, piano strategico sulla mobilità sostenibile per l’Abruzzo».

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