Klimahouse 2019 | Seminari

Costruire, ambiente e tecnologie del futuro

Klimahouse, a Bolzano dal 23 al 26 gennaio 2019, organizza una serie di seminari ed eventi: tra questi il seminario denominato «Stanze a cielo aperto» sabato 26 gennaio. Scopo dell’incontro è offrire spunti al dibattito sul rapporto tra costruire e nuove tecnologie, l’abitare e le condizioni della natura. Uno scenario orientato verso una cultura dell’abitare ecologico che pone al centro la necessità di progettare case intelligenti.
Villa Savoye di Le Corbusier.

Nell’ambito dei seminari di studio e ricerca organizzati nel corso di Klimahouse 2019 è in programma per sabato 26 gennaio 2019 (dalle ore 10 alle 13) presso la sala Cevedale all’interno dei padiglioni della fiera di Bolzano, un incontro dedicato ad architetti, studenti, operatori e aziende interessati al delicato e importante rapporto tra architettura, design e clima.

Il seminario denominato Stanze a cielo aperto ha la cura scientifica del prof. arch. G. Pino Scaglione, del Dicam di Trento (Dipartimento di Ingegneria Ambientale, Meccanica) e la collaborazione di varie università italiane e straniere.

Un titolo suggestivo ed evocativo giunto alla seconda edizione, che nasce dalla volontà di recuperare il tema legato all’importante esperienza culturale che parte dagli anni del Razionalismo italiano e va avanti fino ai nostri giorni, con numerose ricerche e sperimentazioni originali.

Terragni, Figini e Pollini, Giò Ponti, Le Corbusier, André Lurçat: gli anni Trenta hanno visto passare alla storia architetti provenienti da contesti differenti ma accomunati dalla medesima cultura sperimentale che li ha portati a sviluppare una radicale trasformazione del tema dell’abitare.

Scopo dell’incontro è offrire rinnovati spunti al dibattito sul delicato rapporto tra il costruire e le nuove tecnologie, l’abitare e le condizioni della natura, un tema più che mai cruciale in un momento di grande crisi ecologica planetaria come questo.

Perché ciò sia possibile, occorre mantenere le tradizioni e la cultura tipiche del Modernismo, ancora oggi di grande successo nell’immaginario collettivo e nella riproduzione di modelli e arredi, ma anche promuovere il dialogo tra influssi alpini e mediterranei, per nuovi equilibri culturali e geografie che travalicano luoghi comuni.

Uno scenario orientato verso una cultura dell’abitare ecologico che pone al centro la necessità di progettare case intelligenti, capaci sempre più di scaldarci e raffrescarci con pochi consumi.

Aziende innovative

Oltre ad affrontare le nuove sfide per l’architettura il seminario vuole far luce sulle aziende che fanno ricerca e sperimentazione attraverso la presentazione della «casa capsula con orto» e sguardi sul cielo di Rubner/IED Sustainable Torino alla presenza di Andrea Rinaldi, Roberta Casarini, Elena Cattani e Marco Ruggeri e la presentazione di «Domani» il progetto abitativo eco-casa sostenibile vincitore del concorso Eco_Luoghi 2017/18 e sostenuto da Schüco Italia.

La presenza di aziende come Italcementi, Rubner, Fantoni Italia danno la possibilità di parlare di materiali, ricerche, esperienze d’impresa, presentazione di prodotti e progetti di aziende del settore.

I relatori di questo secondo evento saranno giovani architetti, allievi di prestigiose scuole di Design con esempi di progetti e realizzazioni, docenti, architetti e aziende.

Tra questi lo studio di architettura Piuarch, autore di importanti architetture internazionali, presenta alcuni progetti recenti in cui il tema guida è l’ecologia.

Mentre lo studio Locatelli Partners, insieme ad Arup Italia parleranno dell’incontro tra la tecnologia e l’uomo attraverso il progetto 3d Housing 05, una commistione tra creatività, sostenibilità, flessibilità, accessibilità e rapidità.

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