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Unione Europea: dal 2027 stop agli incentivi alle caldaie a gas

L’Unione Europea si è espressa in merito al rinnovo energetico del parco immobiliare entro il 2050 completando la direttiva 2021 con ulteriori passaggi. Tra questi lo stop agli incentivi finanziari per l'installazione di caldaie a gas a partire dal 2027, e l’invito a eliminare l’uso del metano entro il 2040. Daikin fa la sua parte sostenendo la diffusione dei sistemi con pompe di calore.

Per raggiungere un parco immobiliare a emissioni zero entro il 2050 arriva la nuova direttiva dell’Unione Europea sull’efficienza energetica degli immobili che va a integrare di fatto il pacchetto adottato già a luglio 2021 e che definisce ulteriormente alcuni passaggi fondamentali.

Come è noto, infatti gli edifici sono particolarmente energivori, rappresentando il 40% dell’energia consumata nell’Unione Europea e il 36% delle emissioni di gas serra legate all’energia. In particolare, il riscaldamento, il raffrescamento e l’acqua calda sanitaria, rappresentano nel complesso l’80% dell’energia consumata dalle famiglie.

Daikin | Nuove direttive europee per il rinnovo degli immobili energivori.

Tra le principali misure approvate dalla direttiva anche lo stop agli incentivi finanziari per l’installazione di caldaie a gas a partire dal 2027.

Di fatto, però, il divieto dell’installazione e l’uso di caldaie a combustibili fossili spetterà ai singoli Stati membri, lasciando agli stessi la possibilità giuridica di vietare fin da subito l’uso di combustibili fossili negli edifici. Fissato al 2040 il limite entro il quale eliminare del tutto l’uso del metano per l’uso domestico.

L’obiettivo a tendere è quello di puntare esclusivamente sulle fonti di energia rinnovabile, stabilendo quindi degli standard necessari per rendere più green e sostenibile i sistemi di riscaldamento e raffrescamento degli edifici.

Daikin si sta muovendo da tempo in questa direzione e recentemente ha presentato il suo piano in 4 fasi per aumentare la quota di sistemi di riscaldamento e raffrescamento da fonti rinnovabili al 40% entro il 2030.

Una proposta già in linea con l’obiettivo, stabilito dalla legge europea sul clima dello scorso 21 aprile, di ridurre le emissioni di Co2 dal 40% al 55% entro il 2030.

Già in quell’occasione Daikin aveva sottolineato l’importanza di rafforzare le norme in materia di consumo energetico nell’edilizia, andando a intervenire da un lato sull’aumento del tasso di sostituzione di sistemi obsoleti con quelli a maggiore efficienza energetica, dall’altro sul porre fine agli incentivi per i sistemi a combustibili fossili.

Del resto, proprio i sistemi a pompe di calore già occupano il 50% della quota di mercato delle nuove case unifamiliari in tutta Europa e, alla luce della nuova Direttiva europea, è necessario che queste diventino lo standard per la sostituzione.

Secondo Daikin, si tratta della soluzione migliore in quanto riescono a raggiungere alti livelli di efficienza, anche a temperature molto basse e si adattano quindi a qualsiasi casa o appartamento.

Geert Vos | Presidente e Amministratore Delegato Daikin Italy

Geert Vos | Presidente e Amministratore Delegato Daikin Italy.

«Da Bruxelles arriva un segnale importante che stabilisce una direzione imprescindibile per quanto riguarda l’efficientamento degli immobili e la decarbonizzazione del riscaldamento a uso residenziale, incoraggiando di fatto la scelta di soluzioni con fonti rinnovabili. Ora la sfida è spiegare come tali sistemi, come ad esempio le pompe di calore, siano una soluzione realmente conveniente e consolidata. Oggi ogni singola scelta che prendiamo, anche in relazione alla nostra abitazione, ha delle ripercussioni importanti sull’ambiente. Noi, come Daikin, vogliamo fare la nostra parte in questo processo di transizione energetica più pulita, lavorando su sistemi che possono impattare positivamente sia sul benessere personale che su quello del nostro Pianeta, promuovendo una maggior consapevolezza per quanto riguarda il clima e la climatizzazione».

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