Risultano sempre più necessari modelli di sviluppo edilizio/immobiliare in cui prevale la capacità di supportare adeguatamente la complementarietà e integrazione delle funzioni che caratterizzano l’attività d’impresa.
Sono molte le esigenze che determinano una gestione attiva della propria componente immobiliare:
la tendenza alla razionalizzazione degli spazi;
la necessità di presidiare efficacemente i costi di gestione;
l’evoluzione delle attività terziarie, in particolare per i settori ad alto valore aggiunto e la conseguente necessità di spazi/contenitori adeguati;
la consapevolezza relativa all’importanza della prossimità tra attività complementari, utile a “fare sistema”;
la presenza di operatori professionali che curano il processo di progetto, sviluppo e costruzione, in nome e per conto di committenti per i quali diventa sempre più importante assumere un ruolo di regia “attiva”.
Di queste tematiche si parlerà il 13 novembre al politecnico di Milano, aula Ernesto Nathan Rogers, via Ampere 2, in occasione del convegno “Strategie corporate e gestione dei patrimoni immobiliari complessi”, in cui si vogliono rappresentare diverse esperienze: l’evoluzione e trasformazione dei luoghi di lavoro e il tema della mobilità; i requisiti emergenti per la realizzazione di nuovi edifici direzionali; le problematiche localizzative e la presenza sul territorio; la gestione di edifici/patrimoni complessi e/o diffusi territorialmente.
Il programma dei lavori
16.00 Introduzione di Oliviero Tronconi, dipartimento Abc, politecnico di Milano
16.15 Andrea Ciaramella, dipartimento Abc, politecnico di Milano, Strategie corporate per l’asset immobiliare aziendale
16.30 Emanuela Curtoni:, Assolombarda, Lo sportello immobili d’impresa
Intervengono
16.45 Paolo sghedoni, Ibm
17.00 Maria Pia di Bello, Unicredit
17.15 Silvio Tentori, Abb
17.30 Vincenzo Falzaro, Poste Italiane
17.45 Domenico Cipolletta, Telecom
18.00 Giovanni Labella, Eni servizi
18.15 Daniele di Fausto, Efn