Housing sociale | I nuovo complesso di via Cenni a Milano

Struttura in legno massima resistenza al sisma

Nell’intervento di Housing Sociale di via Cenni Milano, la scelta delle tecnologie costruttive e la gestione del processo realizzativo sono avvenute in funzione dell’assoluta necessità di rispettare i costi preventivati (a fronte di prezzi di vendita inferiori al mercato) e i tempi rapidi di esecuzione.

[imagebrowser id=5]A Milano, in via Cenni, su una superficie complessiva di 17 mila mq nelle immediate vicinanze della cascina Torrette di Trenno, un’operazione di housing sociale portata avanti da Polaris Real Estate Sgr Spa in collaborazione con Fondazione Housing Sociale (Fhs), nell’ambito del Fondo Immobiliare di Lombardia promosso da Fondazione Cariplo e da Regione Lombardia, ha consentito di realizzare un complesso residenziale per 124 alloggi in classe energetica A che sfrutta al massimo le attuali possibilità costruttive nel campo delle costruzioni in legno. I nove piani (corrispondenti a circa 27 m di altezza massima) delle torri che ospitano le unità abitative rendono infatti questo complesso uno dei più grandi realizzati a oggi in Europa in ambito residenziale con pannelli a strati incrociati x-lam.

Circa 150 proposte sono pervenute per il concorso internazionale di progettazione indetto da Polaris e promosso da Fhs nel 2009. La proposta vincitrice è stata quella dello Studio Rossi Prodi Associati di Firenze, che ha organizzato il nuovo insediamento attorno a una grande area pubblica di forma allungata e destinata a parco. Corpi bassi e dallo sviluppo prevalentemente orizzontale ospitano servizi collettivi, spazi ricreativi e culturali raggiungibili tramite percorsi pedonali comuni, che rappresentano una sorta di reinterpretazione su scala maggiore dei tradizionali ballatoi nelle case a corte. Gli elementi emergenti sono le quattro torri residenziali da 9 piani ciascuna, i cui occupanti, individuati attraverso un percorso sociale e di partecipazione, saranno per il 65% al di sotto dei 35 anni di età. Il 10% degli alloggi verrà affittato a canoni sociali, il 50% a canoni che vanno da 345 euro per un bilocale a 590 per un trilocale, e la parte restante tramite una formula di affitto con patto di futuro acquisto. Agli inquilini verrà data la possibilità di gestire gli spazi comuni e di organizzare attività collaborative con l’aiuto e il contributo di un gestore sociale e della proprietà.

La via dell’housing sociale. L’area di via Cenni è stata aggiudicata dal Comune di Milano tramite avviso pubblico nel dicembre del 2008 al Fondo Immobiliare di Lombardia, un fondo chiuso di investimento riservato a investitori istituzionali e rivolto al mercato abitativo con una prevalenza nell’ambito territoriale lombardo.

La vocazione del Fondo è quella di realizzare interventi abitativi di housing sociale attraverso la collaborazione con il settore no profit e con la Pubblica amministrazione, praticando canoni di locazione al di sotto degli standard di mercato. La normale complessità che caratterizza un’iniziativa di questa dimensione viene così ulteriormente elevata a causa dell’assoluta necessità di rispettare i costi preventivati a fronte di prezzi di vendita inferiori al mercato. Si inserisce in quest’ottica la scelta di puntare sulla tecnologia x-lam per tutti i piani realizzati fuori terra, limitando sostanzialmente l’impiego del c.a. al parcheggio interrato e al solaio del piano terra.

Nell’intento di individuare sistemi costruttivi in grado di coniugare elevati standard abitativi, tecnologici ed energetici a costi di realizzo e gestione contenuti, l’area sviluppo immobiliare di Polaris ha costituito un gruppo di lavoro formato da progettisti, docenti e ricercatori universitari esperti in tecnologie costruttive e gestione del processo realizzativo, ai quali è stato dato il compito di individuare, esaminare e valutare nuovi sistemi costruttivi, verificandone caratteristiche prestazionali, convenienza tecnica ed economica. La soluzione delle strutture portanti in legno ha dimostrato di possedere tutte le caratteristiche adatte, consentendo di ottenere un risparmio sia dalla riduzione degli spessori di materiali isolanti che dal contenimento dei costi di manodopera dovuti al minor tempo necessario per la costruzione, che vanno a bilanciare i maggiori costi di industrializzazione e trasporto del materiale. Altro fattore importante è la certezza dei costi, dato che la programmazione delle opere e degli approvvigionamenti dei materiali necessari al processo esecutivo non consentono grandi scostamenti dagli importi preventivati.

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