Australia | Edifici per la musica

Struttura reciproca per la copertura e massima performance acustica

La copertura della sala concerti è uno degli elementi di eccellenza dell’intervento sul piano costruttivo e si basa sull’antico principio della struttura reciproca: una struttura composta da elementi semplicemente sovrapposti che si sostengono mutuamente, originariamente individuata in un disegno del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci.

Ad Adelaide, nella regione del Sud Australia, è stato realizzato il Ngeringa Cultural Centre, una struttura in grado di contenere 220 spettatori, multifunzionale, concepita per ospitare principalmente concerti di musica da camera dall’architetto Anton Johnson, che ha alle spalle una lunga esperienza con scuole, hotel, uffici e residenze, e un edificio analogo a questo a Cape Town, in Sudafrica.

©Randy Larcombe
©Randy Larcombe

Un’attenzione particolare è stata riservata all’acustica, con la ricerca di un suono pieno e avvolgente, che ha influenzato in modo decisivo la modellazione dello spazio interno, ricavato modulando riflessione e rifrazione a seconda delle esigenze individuate.
L’iniziativa, che ha portato alla costruzione di una delle maggiori sale per la musica australiane, è nata dalla volontà di una mecenate, Ulrike Klein, residente in Australia dai primi anni Ottanta e dedita ad attività filantropiche dal 2012 con la Klein Family Foundation. All’acquisizione di strumenti musicali di valore storico per 3 milioni di dollari ha fatto seguito l’operazione del Ngeringa Cultural Centre, il cui programma prevedeva la creazione di un edificio di grande scala in uno scenario naturale come quello di Adelaide Hills.

La scelta dell’orientamento solare risulta decisiva per la modalità di impiego abituale della sala, in cui i concerti si tengono alle 3 del pomeriggio: l’imponente vetrata da 9 x 4.2 m affaccia verso est, sul paesaggio naturale e su un nuovo giardino appositamente realizzato con muri in terra battuta e in quella parte della giornata i raggi solari illuminano i rilievi montuosi sullo sfondo, fornendo una sorta di scenografia naturale all’evento.

© Mandy Foot
© Mandy Foot

La copertura della sala concerti, il cui progetto strutturale è stato affidato alla società d’ingegneria Combe Pearson Reynolds, è uno degli elementi di eccellenza dell’intervento sul piano costruttivo, e si basa sull’antico principio della struttura reciproca, ovvero una struttura composta da elementi semplicemente sovrapposti che si sostengono mutuamente, originariamente individuata in un disegno del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci.L’interpretazione contemporanea di questa soluzione, basata su un uso combinato di acciaio strutturale e legno, ha portato a una serie di sotto-unità formate da pannelli triangolari, ciascuna con profondità variabile per esigenze di diffusione acustica, che si sviluppano fra le travi principali. L’andamento della struttura spaziale, sulla cui sommità è ricavata un’apertura di forma circolare, è influenzato a sua volta dal concept acustico dell’edificio, in cui ogni singolo componente in legno svolge una precisa funzione ed è stato calcolato per ottenere una performance ottimale. I carpentieri hanno lavorato a stretto contatto e sotto la supervisione continua del consulente per l’acustica della società d’ingegneria Arup, che si è spostato regolarmente tra Brisbane e Adelaide durante il periodo dei lavori per curare la realizzazione nei dettagli.

Oltre alla resa acustica, nell’edificio sono stati perseguiti obiettivi di efficienza energetica e sostenibilità attraverso l’impiego di misure passive quali lo sfruttamento della radiazione solare e dell’acqua piovana. Il Ngeringa Cultural Centre è autosufficiente a livello di energia: il sistema a pannelli fotovoltaici copre il fabbisogno di energia elettrica, e il dispositivo di raccolta permette di stoccare e riutilizzare nel centro fino a 250mila litri di acqua piovana. Ulteriori 250mila litri sono raccolti per la protezione antincendio, e il trattamento di tutte le acque reflue viene realizzato sul posto. L’auditorium può contare sia sull’illuminazione e la ventilazione naturale che su un sistema di raffrescamento passivo (evaporativo indiretto) ad alta efficienza e illuminazione led, con la possibilità di oscuramento totale. Nella sala sono stati previsti impianti audio/video per eventi multimediatici, conferenze e matrimoni.
I materiali sono stati selezionati per le loro qualità naturali, la loro ecosostenibilità e il carattere rurale, in linea col contesto in cui sorge la nuova costruzione. I muri di terra compattata sono impiegati dentro e fuori dall’edificio, e tutto il legno usato per lo scheletro della copertura è proveniente da piantagioni sostenibili. Il rivestimento esterno è in lamiera ondulata.

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