Ponteggi | Pilosio

Strutture provvisionali per Palazzo Papadopoli

Nell’intervento di riqualificazione di Palazzo Papadopoli a Venezia Pilosio è intervenuta con il sistema di ponteggio multi direzionale Mp. Utilizzati ponteggi protetti con pannelli pieni, ancoraggi a tampone, piani di lavoro in tavole metalliche perimetrali e di sommità, sistema di torri mobili.

A Venezia, il ponteggio da manutenzione Pilosio allestito sulla facciata principale di Palazzo Papadopoli, su Canal Grande, è costituito da elementi in acciaio del ponteggio multidirezionale Mp protetti con zincatura a caldo, con dimensioni di 25,3 metri di base e 31 m di altezza totale.

Foto | ®orch_chemollo

È stata adottata una struttura a mensola composta da travi reticolari e da elementi in tubo e giunto per creare un adeguato supporto per il ponteggio di facciata. Il ponteggio ha consentito la lavorazione sulla facciata principale e attorno ai due pinnacoli di sommità. L’avvicinamento alla struttura di facciata è stato ottenuto attraverso l’utilizzo di mensole a ogni piano di lavoro e relativo sottoponte di sicurezza.

Archivio fotografico | Dottor Group

La parte bassa del ponteggio è stata protetta e schermata con pannelli pieni mentre la parte superiore, a esclusione della zona pinnacoli, con telo in pvc fissato a una cornice in tubolare a sua volta ancorata al ponteggio in multidirezionale.
Gli ancoraggi utilizzati sono tutti a contrasto sulle cornici delle finestre e porte per l’impossibilità di utilizzare ancoraggi a tassello imposti dalla Sovrintendenza delle belle arti. La difficoltà della struttura è stata l’appendimento alle travi reticolari della parte bassa. Nella facciata laterale è stata inoltre creata una mensola in elementi del ponteggio Mp per poi utilizzare il ponteggio prefabbricato classico.

Archivio fotografico | Dottor Group

Piano di lavoro perimetrale. Il soppalco utilizzato per la manutenzione interna delle sale 21 (Vestibolo) e 24 (salone Luigi XV) è costituito da elementi in acciaio del ponteggio multidirezionale Mp protetti con zincatura a caldo.
Il primo (sala 21) ha dimensioni in pianta di 6,16 m di base e 9 m di lunghezza con un’altezza dal pavimento di circa 4 m.
Si è creato un piano di lavoro perimetrale e uno in sommità con relativo sottoponte di protezione in tavole metalliche e con rete anticaduta secondo normativa vigente. Il soppalco Mp della sala 24 ha dimensioni in pianta di 6,43 m di base e 12 m di lunghezza, con un’altezza dal pavimento di circa 4 m.
È stato inoltre creato un piano di lavoro in sommità con relativo sottoponte di protezione in tavole metalliche e con rete anticaduta secondo normativa vigente.

Archivio fotografico | Dottor Group

Ancoraggi a tampone. Anche i ponteggi di manutenzione interna per le lavorazioni del vano scala del 1500 e per un secondo vano risalente al 1800, sono costituiti da elementi in acciaio del sistema multidirezionale Mp protetti con zincatura a caldo. Il primo impalcato ha dimensioni in pianta di 3,83 m di base e 6,8 m di lunghezza, con un’altezza massima di circa 11 m. A integrazione del ponteggio, con l’utilizzo di ancoraggi a tampone, sono stati installati dei piani di lavoro perimetrali con passo di 2 m e un piano in sommità con relativo sottoponte di protezione in tavole metalliche.

Archivio fotografico | Dottor Group

Mopntanti Mp. Il ponteggio di manutenzione interna per le lavorazioni del vano scala del 1800 ha dimensioni in pianta di 5 m di base e 6 m di lunghezza, con un’altezza massima di circa 17 m.
L’impalcato ha previsto dei piani di lavoro in tavole metalliche perimetrali di 1,5 m di larghezza e un piano in sommità con relativo sottoponte di protezione, con carico di esercizio 150 daN/m2.
Sono stati previsti inoltre dei piani centrali di 2×3 m in tavole metalliche sugli altri piani sottostanti il soppalco di sommità, con carico di esercizio 75 daN/m2. L’accesso ai piani di servizio è stato garantito da una tavola con botola e scaletta. Sono stati infine previsti montanti Mp sotto ai gradini e in corrispondenza dei montanti appoggiati sui gradini stessi per non caricare eccessivamente la struttura. Anche in questo caso, sono stati utilizzati ancoraggi a tampone.
Sistema di torri mobili. A integrazione del sistema mutidirezionale Mp utilizzato per gli interventi in facciata dell’edificio e per la manutenzione interna, protagonista dei lavori di restauro per le superfici di pregio storico (dipinti, intonaci, pellicole pittoriche, stucchi) è stato il sistema di torri mobili su ruote Qs di Lama (gruppo Pilosio), soluzione che risponde in modo efficace e molto funzionale all’esigenza di semplificare l’operatività in cantiere, di operare in totale sicurezza e di ottimizzare tempi e costi di gestione.
Le torri Qs sono attrezzature leggere, estremamente veloci e intuitive da montare anche da una sola persona, grazie al gancio di collegamento quick system (brevetto Lama).
La leggerezza fa sì che venga preferito in tutti quei settori, come il restauro, che sono caratterizzati anche dalla presenza di personale femminile. È la soluzione ottimale per ogni intervento di manutenzione industriale, di pittura e d’impiantistica in genere, sia per l’interno che per esterni.

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