Fiere | Indagine

Studio Marmomac, il marmo: naturale, elegante, duraturo, lussuoso e costoso

Il marmo è la pietra naturale più desiderata dagli italiani, così nell’ultimo studio condotto da Emg Different di Milano e commissionato da Marmomac. Intervistato un campione rappresentativo di 2.000 Italiani dai trent’anni in su, che ha definito il marmo elegante e versatile. Dai dati emerge essere la pietra naturale desiderata dal 60% degli italiani.

Bello, elegante, duraturo, lussuoso, naturale ma costoso.  Sono queste le parole che gli italiani utilizzano per descriver il marmo, uno tra i materiali più diffusi nelle case del territorio nazionale, isole comprese. La pietra naturale piace in soggiorno (50,1%), bagno (46,3%) e cucina (42,5%), in una casa su due è già compagna della quotidianità, anche solo con piccoli elementi come i davanzali. E tra chi non ce l’ha in casa, il 60% dichiara un interesse per questo materiale e lo desidera per la propria abitazione.

Marmomac | Presentazione dello studio

I dati emergono dallo studio effettuato da Emg Different, Istituto di ricerca di Milano, che ha intervistato tra dicembre 2021 e febbraio 2022 un campione rappresentativo di 2.000 Italiani dai trent’anni in su. La ricerca è stata commissionata da Marmomac, il salone internazionale dedicato a pietra, design e tecnologia, in programma a Veronafiere dal 27 al 30 settembre 2022.

I risultati sono anche stati lo spunto per una tavola rotonda che ha visto la partecipazione dell’architetto Susanna Citrano, del designer Andrea Mancuso, della blogger e design teller Camilla Bellini e di Monica Venturini, marketing manager di Asso, moderati dal giornalista Giorgio Tartaro.

Marmomac | Veronafiere 27-30 settembre.

I dati sull’utilizzo e percezione del marmo

I dati raccolti fotografano il comportamento degli italiani nell’utilizzo del marmo e la loro percezione rispetto alle sue caratteristiche. Dall’analisi emerge che la pietra naturale è al secondo posto tra i materiali più diffusi dopo la ceramica e seguito da legno/parquet, gres, cotto, cemento e laminato. Piuttosto chiare le destinazioni d’uso:

  • pavimenti (55% delle risposte),
  • top delle cucine e del bagno (42,4%),
  • scale (39%),
  • davanzali (36,2%).

Una scelta che spicca soprattutto al sud e nelle isole dove è presente nel 62,4% delle abitazioni. Il marmo, tra chi lo possiede, resta la scelta migliore per 8 intervistati su 10 e addirittura il 45,8% dichiara di averlo aggiunto al momento di ristrutturare la casa, proprio perché non era presente.

Rimane, invece, contenuta la quota dei “pentiti del marmo” che, comunque, nel 64% dei casi non ha intenzione di sostituirlo con altri materiali. Le motivazioni, in questo caso, sono legate prima di tutto a un tema di gusto personale, anche se molti lamentano problemi legati al deterioramento, alla delicatezza e alla manutenzione: temi su cui è stata però riscontrata una mancanza di informazioni tali da aiutare il consumatore a un utilizzo e una manutenzione consapevoli.

Il marmo, quindi, viene generalmente ben apprezzato dagli italiani, punto di forza è anche la grande versatilità d’impiego: costruzioni residenziali, edilizia di rappresentanza e complementi d’arredo trovano nella pietra naturale un materiale duttile, sorprendente e affascinante.

La ricerca mette in evidenza tuttavia alcuni chiaroscuri. Da un lato l’età avanzata dei possessori (il 66,8% ha più di 70 anni) che vivono in abitazioni ristrutturate oltre un decennio fa. Dall’altro un’ampia maggioranza di intervistati che riconosce il valore del marmo e della pietra naturale ma dichiara di non aver abbastanza informazioni per l’acquisto (il 50,1%).

Tutti gli attori della filiera, dal marmista all’architetto o all’arredatore, dal negoziante al rivenditore fino alla ditta edile, hanno quindi una grande importanza nell’affiancare il consumatore, educandolo a una corretta conoscenza di questo materiale. Il marmista e il rivenditore, in particolare, rappresentano anche il principale canale d’acquisto.

Ambivalente il ruolo rivestito da architetti e arredatori i quali, se da una parte sono i primi a consigliare il marmo nei propri progetti (30,6% dei casi), risultano anche in cima alla lista dei detrattori (33,9%), influenzando negativamente le scelte dei clienti verso la pietra naturale.

Una tendenza tra queste due categorie di addetti ai lavori che è da attribuire più che altro a una scarsa conoscenza del materiale: molti lamentano la difficoltà nel reperire le informazioni e dirottano quindi i propri clienti verso soluzioni più facili.

Si apre dunque uno scenario che amplia la catena di responsabilità riportando l’attenzione sulla necessità di maggiore comunicazione e interazione tra i diversi livelli della filiera.

Giovanni Mantovani | Direttore generale Veronafiere

Giovanni Mantovani | Direttore generale Veronafiere.

«La ricerca evidenzia uno scollamento tra gli addetti ai lavori e il consumatore , ma diventa al contempo una opportunità segnando la direzione da seguire. Serve una strategia di comunicazione coordinata a livello di filiera in cui Marmomac può ricoprire un ruolo di aggregatore, fornendo a imprese, associazioni e operatori tutti gli strumenti necessari: dalla market intelligence, fino alle iniziative educational della sua Academy e di promozione internazionale della pietra naturale. Lo studio, inoltre, indica che tra le fonti di informazione dei consumatori, i canali online hanno un forte potenziale da esplorare per coinvolgere una platea più giovane. E con Marmomac Plus disponiamo già ora del più grande portale digitale a disposizione della community globale del marmo».

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