Professioni | Governo

Su infrastrutture e opere pubbliche per Rtp il Governo sta sbagliando marcia

Centrale unica per la progettazione, ripristino dell'aliquota sulla progettazione all'interno dell'incentivo del 2%, svilimento dei contenuti e della qualità del progetto per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria sono le misure del Governo in materia di opere pubbliche che per Rpt guardano al passato e riducono la qualità dei progetti.

La Rete Professioni Tecniche si dice preoccupata per la linea del Goveno in materia di infrastrutture, opere pubbliche e progettazione. Rpt è nettamente contraria all’introduzione della Centrale per la progettazione delle opere pubbliche, che il Paese ha già sperimentato in passato con effetti contrari a quelli auspicati.

«Un apparato pubblico come quello immaginato, con un contingente tecnico così esiguo, è strutturalmente e funzionalmente inadeguato a gestire le esigenze di migliaia di stazioni appaltanti, ed è, inoltre, profondamente sbagliato pensare di centralizzare all’interno della pubblica amministrazione l’attività di progettazione poiché si attiverebbero processi distorsivi del mercato, lesivi della trasparenza e che comprometterebbero l’efficienza delle procedure e la qualità dei progetti».

Il Governo si appresta a modificare il d.lgs. 50 del 2016 rilanciando l’appalto integrato e di reintroducendo l’incentivo del 2% per le attività di progettazione svolte dai dipendenti pubblici. «Queste misure – dice Rpt – ci proiettano immediatamente nel passato e ci pongono in un senso contrario a quanto avviene negli altri Paesi: pensare di elevare la qualità dei progetti pagando il 2% quello che nella media europea costa il 20% e in Gran Bretagna oltre il 30% rispetto all’importo dei lavori appare velleitario e persino irresponsabile».

Il d.lgs. 50 del 2016 prevede  un’altra norma che per i professionisti tecnici appare palesemente non congruente  con la necessità di garantire la qualità e la centralità della progettazione. Si modifica infatti l’articolo 23 del codice con l’introduzione del comma 3 bis in materia di progettazione semplificata degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, prevedendone l’affidamento in base ad un progetto definitivo peraltro ridotto nei contenuti svilendo la qualità del progetto stesso (lett. a).

I professionisti tecnici sono consapevoli che occorre far ripartire gli investimenti, e a questo scopo ritengono utili l’introduzione di una Centrale di programmazione e monitoraggio delle opere pubbliche e il perfezionamento del codice dei contratti pubblici rimuovendo ostacoli e colmando le lacune che ancora evidenzia.

Per queste ragioni la Rete Professioni Tecniche intende offrire ancora il proprio supporto al Governo in termini d’idee e proposte a patto che si esca da questa strada imboccata che ha tutta l’aria di essere un vicolo cieco nel quale si sta indirizzando l’intero mercato delle opere pubbliche.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here