Dal prossimo 14 ottobre la superDia avrà su tutto il territorio italiano un modello standard. Si tratta del documento che dovrà essere presentato allo sportello unico per l’edilizia oppure allo sportello unico per le attività produttive, riguardante gli interventi di nuova costruzione, di ristrutturazione urbanistica e di ristrutturazione edilizia (qualora siano disciplinati da piani attuativi). Scade infatti in quella data il termine dei 90 giorni a partire dall’approvazione (il 16 luglio scorso) in Conferenza unificata del modello unico per la superDia.
Regioni a statuto ordinario. L’obbligo di adeguare le normative regionali alla nuova superDia vigerà solamente per le regioni a statuto ordinario; quelle a statuto speciale conserveranno invece una potestà legislativa per quanto concerne le materie legate all’edilizia.
Nel nuovo modulo nazionale dovranno essere inserite le informazioni tese a identificare il tipo di lavoro nella sua completezza, le persone coinvolte (committente, progettisti, tecnici, imprese) e l’area interessata dal progetto con i relativi dati catastali e geometrici.
Alla superDia andranno allegati:
- la relazione tecnica asseverata del progettista, nella quale andranno descritti i dettagli dell’intervento e dei lavori che verranno effettuati, la conformità edilizia e urbanistica del progetto, confermato che non siano presenti vincoli paesaggistici, storici o ambientali ostativi alla realizzazione del progetto, specificato se verranno effettuati interventi di abbattimento di barriere architettoniche e di ottimizzazione dei consumi energetici
- gli elaborati grafici che permettono di descrivere il progetto
- le ricevute attestati l’avvenuto pagamento dei diritti di segreteria e degli oneri proporzionali in base al tipo d’intervento.
Alternativa. In alternativa al permesso di costruzione, sarà possibile utilizzare la superDia nel caso di interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un immobile in parte o in tutto diverso dal precedente. Potrà essere utilizzata anche nel caso in cui la ristrutturazione edilizia comporti un aumento di unità immobiliari, le modifiche del volume, della sagoma, delle superfici o dei prospetti, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A, comportino mutamenti della destinazione d’uso.
Nel caso della ristrutturazione urbanistica, la superDia potrà essere utilizzata qualora gli interventi siano disciplinati da piani attuativi che contengano precise disposizioni plano-volumetriche, formali, tipologiche e costruttive, la cui sussistenza sia stata esplicitamente dichiarata dal competente organo comunale in sede di approvazione degli stessi piani o di ricognizione di quelli vigenti.
