Casa R+F è una tipica villetta anni Settanta della Pianura Padana inserita in un terreno di 2 mila mq con annessa piscina, casa per gli ospiti, palestra e box. Nel 2016 l’edificio principale, strutturato su due livelli, è stato sottoposto a un intervento di riqualificazione: completamente svuotato, ampliato e riconcepito sia dal punto di vista distributivo sia impiantistico, dal momento che comfort interno e prestazioni energetiche non erano più adeguati.
Riqualificazione strutturale ed energetica
Sotto la guida dell’ing. Andrea Lonati, il progetto di riqualificazione globale ha riguardato quindi sia gli aspetti strutturali dell’immobile (sostituzione della vecchia copertura, consolidamento di struttura e fondazioni, ampliamento dell’edificio), sia la questione impiantistica (sostituzione degli impianti esistenti con soluzioni ad alta efficienza energetica).
Per la copertura si è optato per una struttura in laterocemento con finitura in zinco–titanio (sia per le porzioni a falda sia per il moderno tetto piano), ecologico e resistente agli agenti atmosferici e alla corrosione, in sostituzione alla precedente struttura in legno con copertura in tegole.
L’intervento di coibentazione è stato realizzato utilizzando isolanti naturali, seguendo un approccio volto a minimizzare l’impatto ambientale, massimizzando al contempo la salute e il comfort delle persone.
La porzione preesistente dell’edificio principale è stata foderata con pannelli in lana di roccia all’esterno, adottando una soluzione assimilabile all’isolamento a cappotto, a protezione del quale è stato realizzato un contro-muro.
Le pareti sono state realizzate quindi accoppiando il muro esistente con uno strato di isolante e un contro–muro per incrementare le prestazioni energetiche ed eliminare ponti termici e problemi derivanti dalla conservazione negli anni di un isolamento a cappotto.
Per quanto riguarda il sistema impiantistico, l’abitazione è dotata sia di un impianto convenzionale con caldaia a gas e pannelli radianti a pavimento, sia di un impianto Vrf in pompa di calore con unità interne canalizzate, che funge anche da condizionamento. L’edificio può quindi essere riscaldato completamente a gas o a corrente elettrica.
Un ulteriore impianto di ventilazione meccanica controllata (Vmc) garantisce una costante immissione di aria pulita negli ambienti interni. In aggiunta, le stufe provenienti da Cortina d’Ampezzo e i termocamini per lo scambio dell’aria possono sfruttare il bioetanolo e il legno per il riscaldamento, come alternativa all’energia elettrica e al gas. Oggi la prestazione energetica dell’edificio è passata alla classe A1.
Soluzioni a filo muro per porte e battiscopa
Dal punto di vista distributivo, gli spazi sono stati completamente ripensati, ampliati e ottimizzati in base alle esigenze dei proprietari. Una delle richieste di quest’ultimi è stata quella di prevedere porte prive di qualsiasi finitura esterna da accoppiare anche a un battiscopa a filo muro in tutta la casa, scale comprese.
Trattandosi di un intervento di ristrutturazione, la posa del profilo Eclisse Syntesis Battiscopa, necessario all’alloggiamento del battiscopa filo muro, è stata particolarmente meticolosa rispetto a quanto previsto nel caso di un edificio di nuova costruzione.
Contrariamente a quanto viene svolto comunemente, l’ing. Lonati ha insistito in fase di realizzazione nel procedere prima con l’intonacatura delle pareti, data la compresenza di spessori diversi dal classico 11 centimetri e di diverse tipologie di muri (in parte in mattoni forati, in parte pieni, in parte nuovi e in parte esistenti), per cui la messa a piombo e in squadro non poteva essere verificata se non con la realizzazione degli intonaci.
Una volta realizzati gli intonaci con esclusione della porzione a terra dove andavano posati i battiscopa, sì è potuto procedere con l’installazione dei profili per il battiscopa, intervenendo con aggiustamenti e spessoramenti dove necessario, per assicurarsi che una volta installato il battiscopa risultasse perfettamente in linea con la parete.
Grazie ai controtelai Eclisse Syntesis Collection, tutte le porte interne (scorrevoli senza stipiti e cornici o battenti filo muro) presentano la stessa finitura bianca della parete e appaiono minimali ed eleganti.
La perfetta resa estetica è garantita da un rivestimento con uno strato di primer sia sul telaio che sul pannello porta per favorire l’adesione delle pitture, mentre i profili dei controtelai, pre-intonacati nella versione intonaco o modellati per essere stuccati nella versione cartongesso, assicurano una tinteggiatura perfetta, scongiurando il rischio che la pittura sfogli nel tempo. L’unica eccezione è rappresentata dalle porte filo muro della zona living, ugualmente mimetizzate nella parete ma ricoperte da una carta da parati di ispirazione classica.
L’impronta moderna dell’abitazione ristrutturata non rinuncia completamente a elementi della tradizione, lo si nota negli arredi e nelle finiture, come per esempio nella pavimentazione in parquet di recupero proveniente sempre da Cortina d’Ampezzo o nella collezione privata di quadri del periodo rinascimentale che si contrappongono alle realizzazioni moderne dell’artista Dondé. (vb)
