Da una parte il presidente Ance Gabriele Buia che ribadisce l’impegno dell’Ance nella salvaguardia degli attuali assetti occupazionali, senza però alterare le regole del mercato dei lavori pubblici improntato alla libera concorrenza, dall’altra le sigle sindacali che richiedono l’innalzamento delle quote al 40%.
Forte adesione dei lavoratori: lo sciopero è stato indetto contro i licenziamenti delle società di manutenzione e progettazione autostradale. Il 14 luglio incontro al Mise con il ministro Calenda.
Per i sindacati la cabina di regia insediata a Palazzo Chigi per il varo del primo decreto correttivo al Codice degli appalti «deve dimostrare buon senso e non perdere l’occasione di sanare questa situazione di ingiustizia».
Le rappresentanze sindacali si sono dichiarate soddisfatte dell’esito dell’incontro chiedendo che nella fase di attuazione del dl si dia riscontro a quanto chiarito in sede ministeriale allo scopo di affrontare le procedure di licenziamento dei lavoratori riassorbendo le maestranze all’interno delle concessionarie.
Le rappresentanze sindacali della Filca Cisl hanno chiesto al Governo che « le società controllate possano partecipare alle gare per il restante 80% visto che la norma del Codice appalti prevede di poter affidare direttamente lavori, progettazioni e manutenzioni nella misura massima del 20% degli investimenti».
