Il progetto presentato da Massa fa leva su una riqualificazione di natura socio occupazionale che interessa gli edifici presenti nell’ex colonia, il parco e la viabilità perimetrale esterna.
Il bando della Regione Toscana è in scadenza il 25 gennaio. Il contributo previsto è pari al 100% dei costi ammissibili ed è possibile avere un anticipo fino ad un massimo del 50% del contributo ammissibile al finanziamento.
La scadenza del bando è fissata al 25 gennaio prossimo. Il tasso del contributo previsto per tutti gli investimenti è pari al 100% dei costi ammissibili. Sono 15 i milioni di euro stanziati.
È di 6,6 milioni di euro il finanziamento della Regione Toscana per gli interventi sui beni pubblici danneggiati che ha colpito la provincia di Massa Carrara. I contributi possono coprire fino al 100% delle spese ammissibili.
Gestore dell’intervento è Invitalia e i soggetti beneficiari sono le società di capitale. Le iniziative devono essere ad alto valore aggiunto e in grado di determinare un ritorno significativo in termini di occupazione e di prospettive di mercato.
Iniziativa della Cassa depositi e prestiti per il differimento del pagamento delle rate dei prestiti riguardanti il sisma del 2012. La Regione Toscana propone un bando a favore delle ferrovie minori.
Scade il 13 aprile il bando della Regione Toscana che stanzia 2 milioni di euro per università, enti di ricerca ed enti locali. Ammessi interventi su immobili pubblici per lavori edili e impiantistici finalizzati a spazi da destinare a moduli attrezzati per le attività d'impresa.
Dalla Regione Toscana i cirteri per la formazione del Piano Regionale Triennale in materia di edilizia scolastica con scadenza il 27 febbraio. Dalla Regione Piemonte il bando per i progetti relativi all'impiantistica sportiva in territori montani.
Entro lunedì devono essere presentate tutte le domande per il finanziamento delle infrastrutture turistiche montane, secondo i dettami del bando Por 2007/2013.
Al centro del testo il freno sul consumo di nuovo suolo e la riqualificazione dell'esistente nei terreni urbanizzati. Emersa la necessità di rendere effettivo il principio già presente nella legge 1/2005 per il quale nuovi impegni di suolo sono ammessi solo se non sussistono possibilità di riuso.
