Sono 76 le federazioni in tutta Europa che protestano contro il fenomeno delle società di comodo, create per eludere i contratti e creare così dumping sociale. Critiche per i mancati controlli in Regno Unito, Cipro, Bulgaria e Slovenia su attività delle imprese e su versamenti dei contributi sociali.
Mobilitazione nazionale del settore, con presidi in tutte le città italiane. Il comparto è «in agonia»: negli ultimi sei anni scomparsi 800mila posti del lavoro.
Lo sciopero nazionale di 8 ore e le manifestazioni che si tengono a Roma, Napoli, Milano e Palermo sono i risultati delle trattative interrotte per il rinnovo del contratto nazionale scaduto da un anno. «Indecente» è stata considerata dalle rappresentanze sindacali la proposta formulata dalle organizzazioni datoriali di Ance e Coop.
Nell’ambito delle Giornate nazionali della formazione edile, si tiene domani a Roma la presentazione del rapporto con gli interventi di Massimo Calzoni (Formedil) e Lorenzo Bellicini (Cresme). A seguire la tavola rotonda su «Investire in formazione per tornare a crescere: una priorità per il Paese»
