Concorso | Piano europeo “Interreg4”

«Tappeto di pietra» per la continuità spaziale

Il concorso è stato vinto dallo studio romano Riccispaini Architetti associati grazie ad alcuni dettagli come la nuova apertura degli spazi della piazza, senza le attuali suddivisioni, e la pavimentazione unitaria in pietra.

Teatro all’aperto e illuminazione a led
Al limite est della piazza i tasselli di pietra che lungo la piazza sono semplice seduta, qui diventano spalti di un teatro all’aperto, luogo di eventi estivi, come rappresentazioni teatrali o concerti.
Proprio la lunga seduta diventa l’elemento generatore del sistema di illuminazione con apparecchi a led a basso consumo, la cui silhouette che si snoda come un filo di cotone tra le colline verdi viene alzato al cielo da un sistema di pali sottili e leggermente inclinati inseriti nei cerchi di ghiaia.
Un sistema di illuminazione a terra è stato scelto per il resto della piazza, eliminando il classico sistema dei lampioni.

Dehors ed edicole
Per i dehors e le edicole si è utilizzato lo stesso linguaggio materico della grande seduta, appartenenti a un ordine naturalistico.
L’involucro e la struttura sono interamente pensati in legno anche per limitare al minimo i costi di assemblaggio e trasporto e la successiva futura dismissione.
Un rivestimento a “carabottino” di lamelle in larice che funge anche da efficace sistema di brise soleil utilizzato sulle pareti fino all’altezza di 90 cm in modo da filtrare l’introspezione fino al livello del tavolo.
Al di sopra e fino all’altezza di 2,10 m c’è una parte apribile a “libretto” che consente di aggiungere uno sporto di ulteriore protezione dai raggi solari vista la posizione che beneficia di un irraggiamento completo da Sud.
All’interno un involucro di vetro totalmente apribile e “impacchettabile” protegge dalle intemperie nel periodo freddo. La copertura può essere rivestita e resa impermeabile all’acqua attraverso del policarbonato di rivestimento oppure resa “energetica” sovrapponendo ad esso una pellicola fotovoltaica che contribuisca al fabbisogno energetico e renda i dehors e le edicole potenzialmente autosufficienti. Tutta la struttura poggia su una pedana in legno con piedini in acciaio regolabili in modo da adattarsi semplicemente a qualunque condizione di pendenza, pensando anche a un loro eventuale utilizzo in altre aree della città.
Il sistema di dehors presenta una grande versatilità soprattutto nelle sue declinazioni e combinazioni di elementi a seconda delle destinazioni d’uso e dei luoghi in cui viene inserito.
In particolare, la versione con accostamento alle facciate degli edifici, in cui il rivestimento in larice rimane solo come una fascia bassa di protezione visiva, mentre come schermo filtrante all’irraggiamento si è scelto il sistema delle tende avvolgibili con tonalità chiare in modo da limitarne l’impatto;
oppure la versione per i piccoli bar o caffè in cui al posto delle tende che comunque hanno bisogno di una struttura, seppur leggera, di sostegno, si impiega un sistema di ombrelli del tipo “Tulip Umbrellas” della Mdt-tex prodotti sul concetto di Converted Umbrellas dell’architetto tedesco Otto Frei.
Sono grandi ombrelli accostabili tra di loro a formare quasi una superficie unica in tessuto e possono essere retroilluminati con sistemi a led e con centraline che ne possono variare le tonalità nel tempo.

Il mercato
Il mercato diventa l’occasione di valorizzare ulteriormente la passeggiata tipica del Listòn, immaginandola come un percorso lungo il quale durante il periodo delle fiere, o il mercato settimanale, questo diventi l’elemento di unione tra i banchi temporanei e il sistema della Piazza.
Ogni singola postazione si affianca all’altra formando una coppia di banchi di vendita organizzata per fasce parallele al disegno del pavimento. Ogni “stringa” si appoggia al Listòn e da lì scende lungo la Piazza fermandosi nei pressi del primo cerchio di verde che incontra.
L’andamento del mercato sembra adagiarsi al disegno della Piazza-Parco diventando una sorta di filtro tra lo spazio più naturale e quello più antropizzato dove sono presenti le attività commerciali.
Per la loro struttura, e nell’ottica di una uniformità del disegno, si è pensato di proporre l’utilizzo di banchi posizionati come due “C” contrapposte con al centro un ombrellone sempre del tipo “Tulip Umbrellas” della Mdt-tex che accostandosi a quello accanto crea un’unica superficie coprente che caratterizza ulteriormente lo spazio anche nei momenti in cui molte strutture temporanee ricoprono la Piazza.
A seconda della dimensione del mercato e della quantità effettiva di banchi si può pensare a una totale o anche parziale chiusura al traffico permettendo comunque il collegamento veicolare tra via Garibaldi e piazza del Duomo e sfruttando il parcheggio per 25 posti auto posto sul lato ovest della piazza.
Nell’ipotesi dello studio d’architettura il mercato si sviluppa nella sua estensione massima occupando anche parte della via Garibaldi lasciando uno spazio all’interno della corsia carrabile per eventuali situazioni di emergenza.
Boba Kojic

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here