Governo-Regioni | Accordi di programma quadro

Task force contro il dissesto idrogeologico: obbligo di valutazione dei risultati

Sono trentatré gli interventi urgenti in tema di dissesto idrogeologico nelle aree metropolitane, per 654,2 milioni stanziati dalla delibera del Cipe. Gli interventi saranno monitorati nella Bdu istituita presso il Ministero dell’Economia. Nei dodici mesi successivi alla realizzazione di ciascun intervento, le regioni dovranno presentare un report sull’efficacia dell’intervento.

Entra nella fase operativa il piano contro il dissesto idrogeologico nelle aree metropolitane. Il Governo ha sottoscritto con le regioni e i sindaci gli accordi di programma quadro per l’assegnazione dei fondi previsti dalla prima parte del piano stesso (già approvato col decreto del Presidente del Consiglio a settembre). Gli interventi urgenti sono trentatré, per un importo pari a 654,2 milioni, stanziati dalla delibera n. 32/2015 del Cipe.00-apertura-2-GENOVA-ALLUVIONE

Queste le regioni presenti e interessate alla stipula dell’accordo:

  • Abruzzo
  • Veneto
  • Lombardia
  • Sardegna
  • Liguria
  • Emilia Romagna

oltre ai sidaci di Milano, Bologna, Venezia e Genova.
Le parti, allo scopo di rendere efficace lo svolgimento dei compiti istituzionali di competenza e con riferimento alle attività tese al rispetto dei criteri di economicità e legalità, possono promuovere la verifica sugli atti connessi alle procedure di gara, richiedendo l’intervento diretto e ispettivo dell’Autorità anticorruzione. Il soggetto attuatore è tenuto a modificare l’atto in conformità agli eventuali rilievi di irregolarità dell’Anac o di non conformità alle vigenti disposizioni normative, presentando anche le controdeduzioni all’Anac.

Monitoraggio. Gli interventi saranno monitorati nella banca dati unitaria (definita Bdu), che è stata istituita presso il Ministero dell’Economia, tramite l’inserimento dei dati, curato dalle regioni o dai soggetti dalle stesse incaricati, nel database «Rendis» dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
Le risorse, pari a 650 milioni di euro, saranno assegnate al Ministero dell’Ambiente in qualità di amministrazione responsabile dell’attuazione. A cura del Ministero sarà fatta adeguata pubblicità dell’elenco degli interventi finanziati e delle informazioni periodiche sul relativo stato di avanzamento dei lavori.

Rapporto. Nei dodici mesi successivi alla realizzazione di ciascun intervento, le regioni dovranno presentare al comitato d’indirizzo e controllo dell’accordo un apposito rapporto sull’efficacia dell’intervento evidenziando:

  • il numero delle persone messe in sicurezza
  • l’eventuale scostamento tra quanto dichiarato nella scheda di rilevazione inserita nel sistema Rendis al momento della presentazione dell’istanza e il risultato effettivamente conseguito
  • l’attuale classe di pericolositĂ  e rischio dell’area sulla quale l’intervento ha sviluppato i suoi effetti.

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