Jcb | Centenario dell'armistizio

Tecnologia Cad e modelli 3d per ricostruire un carro armato della Grande Guerra

Jcb ha realizzare una replica del modello di carro armato inglese Mark IV per celebrare il centenario dell'armistizio, su richiesta del personaggio televisivo Guy Martin. I dipendenti Jcb hanno utilizzato le nuove tecnologie di progettazione e le tecniche di produzione più all’avanguardia per ricreare il telaio della macchina storica pronta in sole otto settimane.

«Guy Martin’s WW1 One Tank» è il titolo del documentario presentato da Guy Martin che per l’occasione ha voluto ricreare una replica del modello di carro armato inglese Mark IV da 30 tonnellate per celebrare la battaglia dove questi carri armati sono stati schierati per la prima volta.

Per realizzarlo si è rivolto agli ingegneri e agli operai della Jcb che hanno subito accettato la sfida: i diversi pezzi che compongono il carro armato d’epoca sono quindi stati realizzati presso lo stabilimento Jcb Heavy Products di Uttoxeter, per poi essere assemblati a presso l’unità produttiva dell’headquarter Jcb a Rocester.
Il carro armato è stato esposto durante la giornata di commemorazione dell’armistizio di Cambrai (11 novembre 1917), nella nord della Francia.

Il carro armato

  • Peso: 30 tonnellate
  • Lunghezza: 8 m
  • Larghezza: 3 m
  • Cavalli di potenza: 105
  • Velocità massima: km/h

Lavorando sulla base di disegni 3d elaborati per un modellino in scala, i dipendenti Jcb hanno utilizzato le nuove tecnologie di progettazione e le tecniche di produzione più all’avanguardia per ricreare il telaio della macchina storica in sole otto settimane. Il progetto per produrre un telaio replica del carro armato è stato realizzato da Martyn Molsom, che ha estrapolato i dati da un modello di Cad fornendo al team un punto di partenza. Il team Jcb che ha lavorato al progetto è così composto: ingegnere capo Martyn Molsom, 46 anni, di Stone; ingegnere di progettazione Tom Beamish, 26 anni, di Derby; saldatore Chris Shenton, 53 anni, di Leek; saldatore Chris Brennan, 46 anni, di Longton, Stoke-on-Trent.

Da sinistra a destra: Guy Martin, Chris Brennan, Martyn Molsom, Tom Beamish and Chris Shenton.

Martyn Molsom | Ingegnere capo del progetto

«Il carro armato Mark IV di cento anni fa è un esempio della grande produzione britannica e questo è uno dei motivi per cui abbiamo voluto partecipare al progetto. La replica di quell’innovazione in poche settimane era un compito enorme, ma le tecniche e le attrezzature moderne ci hanno reso il lavoro molto più facile rispetto a quello che sarebbe stato in quei tempi. È stato un progetto affascinante in cui essere coinvolto sia dal punto di vista dell’ingegneria sia per il grande valore storico di questo carro armato. Siamo molto felici di aver partecipato alla sua realizzazione. Credo che nessuna altra azienda in Gran Bretagna sarebbe stata in grado di consegnare la commessa in tempi così brevi, e sono felice che siamo riusciti a farlo così bene. Un produttore tedesco di modellini di carri armati ha creato un disegno Cad quasi perfetto di un Mark IV che è stato colpito da una bomba nella battaglia di Cambrai ed è rimasto sepolto per oltre 70 anni. Questo ci ha permesso di avere una riproduzione storica fantastica, ma abbiamo dovuto adattare il disegno per poterlo convertire da modellino a macchina reale totalmente funzionante. I tempi brevissimi di consegna lo hanno reso una sfida enorme, ma siamo riusciti a farlo coinvolgendo anche altre risorse provenienti da diversi settori dell’azienda.
La fabbricazione di un carro armato durante i primi anni del 20° secolo comportava una lavorazione completamente manuale, con tante ore di manodopera e un po’ di sudore. Ma le cose sono cambiate drasticamente in 100 anni e, grazie a macchinari completamente automatizzati, la squadra è stata in grado di utilizzare un taglierina laser da 4mila Watt in grado di tagliare 15 millimetri di acciaio solido in pochi minuti. Le sezioni dello scafo, tra cui la cabina centrale e due pannelli laterali romboidi, sono stati costruiti separatamente e saldati in soli 20 giorni, un processo che avrebbe richiesto un tempo considerevolmente più lungo nel 1917. La squadra ha voluto assicurarsi che il Mark IV fosse completamente autentico e i 3mila rivetti – utilizzati per tenere insieme il carro armato – sono stati attaccati alla replica usando un saldatore robot».

Il progetto per produrre un telaio replica del carro armato è stato realizzato da Martyn Molsom.

La replica del carro armato verrà esposto al Museo di Norfolk in Gran Bretagna, dove sarà il pezzo forte di una grande esposizione sulla Prima Guerra Mondiale.

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