Facciate | New Fetter Lane a Londra

Tecnologia italiana negli high-rise buildings della City londinese

Nel nuovo edificio multipiano di New Fetter Lane a Londra, l’involucro è un manifesto della più avanzata tecnologia italiana: Gruppo Focchi spa si è occupata di tutto il processo realizzativo, dalla progettazione esecutiva alla produzione e messa in opera.

Architettura, design, ingegneria. Tre discipline, tre mondi che si’incontrano molto spesso, ma che con molta meno frequenza ammettono la loro reciproca complementarietà, la sovrapposizione di competenze e qualità che è necessaria per la creazione di un prodotto complesso d’eccellenza.
New Fetter Lane Focchi

Se analizziamo l’architettura contemporanea, però, non possiamo fare a meno di notare come essa sia sempre più un punto d’incontro tra stile, arte, disegno e soluzioni tecniche ardite, innovative, quasi estreme: una perfetta unione di design e ingegneria.

E il rapporto è biunivoco: soluzioni ingegneristiche importanti non possono più prescindere dall’aspetto architettonico (si pensi a come ponti, viadotti e opere infrastrutturali siano ormai diventati esercizi di stile); così come la creazione di oggetti e complementi d’arredo è legata a doppio filo all’ingegneria dei materiali e alla ricerca.

In un tale contesto, l’analisi di un manufatto edilizio diviene un viaggio affascinante, in cui la scoperta non solo di materiali e metodi costruttivi ma anche delle procedure di relazione e sviluppo delle varie fasi progettuali costituisce un momento fondamentale. Dal concept creativo iniziale si passa infatti attraverso un lungo percorso di definizione e affinamento che ha nella progettazione esecutiva l’elemento cardine di interscambio tra idea e produzione.

Acquisizione e organizzazione della commessa

Gli «High Rise buildings» sono da sempre edifici che affascinano la gente comune, la quale ricerca in essi elementi di innovazione continua, quasi che rappresentino l’avanguardia del costruire, l’anticipazione delle soluzioni future che saranno poi applicate alle costruzioni comuni negli anni a venire.
New Fetter Lane Focchi (3)

La nuova realizzazione di New Fetter Lane, nel cuore di Londra, ha un’anima anche italiana anzi, ha una «pelle» italiana, in quanto tutto l’involucro edilizio è stato realizzato dal Gruppo Focchi spa di Rimini.

Abbiamo parlato con Claudio Conti, Project Design Manager del progetto londinese, di come l’azienda romagnola ha gestito la commessa, dall’aggiudicazione alla consegna di fine cantiere e ciò che ne è emerso è come la fase più delicata sia l’ingegnerizzazione del progetto iniziale, per essere in grado di realizzare un prodotto finito il più possibile coerente con il concept progettuale originario.

Gruppo Focchi è una realtà ormai consolidata a livello internazionale, attiva nel campo delle facciate continue e involucri edilizi, che ha trovato nel mercato britannico una sorta di seconda casa, tanto che a oggi la gran parte del volume di affari generato dall’azienda proviene proprio da interventi realizzati nel Regno Unito.
New Fetter Lane Focchi

La commessa di New Fetter Lane ha seguito un iter di aggiudicazione interessante nella forma, che costituisce la norma per realizzazioni di questo tipo in territorio inglese: i main players immobiliari britannici, infatti, sono soliti creare delle vendor lists all’interno delle quali sono inserite, per ogni specifica tipologia di fornitura, le aziende che più si avvicinano alle esigenze e alle richieste della committenza in termini di struttura e qualità del servizio. È pertanto il committente stesso che seleziona e invita di volta in volta alle gare di appalto i soggetti più adatti, selezionandoli in base a criteri prestabiliti proprio all’interno di questi elenchi fornitori.

Da qui si procede a una gara iniziale in cui gli invitati propongono delle soluzioni tecniche ed economiche preliminari da cui è prescelta una rosa più ristretta di due/tre contractors che si contendono l’aggiudicazione finale della commessa.

«L’aspetto maggiormente stimolante di questo meccanismo» ci spiega Conti «è che le variabili valutate per la scelta del contractor migliore sono molteplici e grande rilievo è sempre dato alla proposta tecnica e alla capacità di quest’ultima di attenersi in maniera fedele al progetto architettonico originario. A differenza del mercato italiano, in Gran Bretagna non si valuta solo l’aspetto economico, che ovviamente ha il suo peso non indifferente, ma si tende a premiare soprattutto la qualità della proposta tecnica, che spesso non corrisponde necessariamente all’offerta più bassa».

New Fetter Lane FocchiUna metodologia premiante, quindi, che stimola la qualità del progetto. Anche le tempistiche sono molto contenute: dalla pre-selezione alla prima scrematura dei competitors passano in media quattro mesi, per poi arrivare all’aggiudicazione definitiva nell’arco di un paio di 8-10 mesi; da qui parte il processo di ingegnerizzazione finalizzato alla produzione.

«Come Gruppo Focchi, una volta acquisito il lavoro, abbiamo subito attivato il lancio di commessa presso il nostro Ufficio tecnico interno, che ha fatto partire la prima fase di valutazione generale di tempi, costi e tecnologie da adottare. Dopodiché è iniziato tutto quel processo di sviluppo esecutivo del progetto che si è concretizzato in un continuo interscambio con la direzione lavori architettonica: con cadenza quindicinale io e i nostri tecnici abbiamo incontrato i chief designers di New Fetter Lane, per concordare, affinare e validare i vari particolari esecutivi e poter dare il via alla produzione».

New Fetter Lane: un nuovo segno nella City

New Fetter Lane è un edificio che s’innalza nella City londinese e che si può annoverare tra gli «High Rise buildings», con un’altezza complessiva di 59 metri, 13 piani fuori terra e una superficie totale di oltre 20mila metri quadrati.

New Fetter Lane Focchi

L’intervento del Gruppo Focchi è consistito nella realizzazione di tutto l’involucro, con circa 11mila metri quadrati di tamponamenti vetrati. Nel suo complesso il cantiere ha occupato l’azienda per circa 2 anni (inizio della progettazione a ottobre 2013 e consegna del manufatto a ottobre 2015), mentre le pure fasi di messa in opera degli elementi vetrati hanno impiegato le squadre specializzate per 6/7 mesi effettivi, comprensivi di alcune varianti.

«La chiave che ci ha permesso di assicurarci la commessa» afferma Conti «è stata la nostra particolare tipologia di tamponamento «a cellule», la cui finitura a effetto diamantato (cioè con la superficie esterna composta da un prisma sfaccettato) è risultata essere la proposta che più si avvicinava al risultato estetico del progetto originale e che, pertanto, più ha soddisfatto il design team architettonico e la committenza».

Il design a supporto dell’ingegneria, quindi, come leva vincente per l’aggiudicazione di un appalto.

Sugli oltre 11mila metri quadrati di superficie di tamponamento, tutto vetrato, l’elemento più caratteristico e quello usato in maggior quantità è stato il modulo a cellula, con incollaggio del vetro mediante tecnologia a silicone strutturale, una metodologia in cui il Gruppo Focchi è da sempre all’avanguardia: la sua applicazione ripetuta ha definito non solo lo spazio interno dei singoli piani ma ha creato l’effetto di trasparenza irregolare ricercato dall’architetto.

A completamento di questo sistema, il piano terra è stato trattato con una tipologia stick system a montanti e traversi appositamente studiato per il progetto di modulo di altezza pari a 3 metri e base 5 metri, mentre per i fronti sud e nord in alcune porzioni è stata inserita sempre una tipologia stick system con speciali vetri serigrafati che durante le ore notturne e con l’illuminazione interna creano un particolare effetto «velvet» molto caratteristico. Inoltre altro prodotto studiato bespoke è il rain screen dei prospetti sud e nord realizzato da un vetro stratificato smaltato grigio, che dona all’edificio slancio ed estrema verticalità.

di Matteo Cazzaniga

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