Edilizia residenziale | Ossana, Trento

Tecnologie costruttive a secco e prefabbricazione

Costruire abitazioni oggi non può prescindere dal comfort indoor, dalla sostenibilità ambientale e da tempi e costi di cantiere ridotti. Progettista e imprese esecutrici hanno raggiunto l’obiettivo facendo ricorso a materiali di qualità elevata e alle più aggiornate tecnologie presenti sul mercato. Per le parti fuori terra sono state impiegate quasi esclusivamente tecnologie costruttive a secco e, per la parte statica, elementi prefabbricati assemblati in loco.

Arch. Daniele Bertolini | Progetto e cantiere sostenibile

Arch. Daniele Bertolini | Progettista.

«Realizzare una casa unifamiliare oggi significa coniugare le esigenze di comfort abitativo con il rispetto dell’ambiente, in un’ottica di sostenibilità aperta all’innovazione tecnologica. Nel caso in questione l’edificio raggiunge i livelli di prestazioni energetiche più elevati secondo la classificazione nazionale, collocandosi in classe A4, con consumo di calcolo pari a 19,75 kWh m²/a. Per la costruzione dell’immobile ci siamo avvalsi di materiali di qualità elevata e delle più aggiornate tecnologie presenti sul mercato, per conseguire prestazioni all’avanguardia in termini di affidabilità, efficienza energetica, comfort abitativo».

Residenza privata | Ossana, Trento.

L’edificio è situato in alta Val di Sole, nel Comune di Ossana (Provincia di Trento) a 950 m di altitudine, in un’ampia fascia semipianeggiante di fondovalle che costeggia il torrente Noce, ai margini dell’abitato.

La zona è caratterizzata dalla presenza di superfici agricole foraggere intervallate da appezzamenti a frutteto storico (soprattutto meli), i quali conservano ormai solo una valenza ornamentale e di memoria storica, in quanto l’elevata quota sul livello del mare non ne consente la coltivazione a scopo produttivo secondo le tecniche della frutticoltura industriale.

Uno degli aspetti salienti che il luogo offre alla percezione dell’osservatore è quella dell’orizzontalità, caratteristica piuttosto inconsueta in una valle dallo spiccato carattere alpino. Tuttavia, appena lo sguardo si alza, l’orizzonte è presto chiuso dai ripidi versanti boscosi della valle e dalle montagne.

Il lotto di terreno edificabile presentava le condizioni ottimali per l’insediamento di un edificio residenziale: confinante a nord con una stradina comunale a transito riservato ai soli residenti, i rimanenti tre lati si presentavano completamente liberi di sfruttare le notevoli qualità paesaggistiche del luogo, con visuali aperte sui prati circostanti, sulla foresta di abeti di fronte e, poco lontano, sul borgo di Ossana con il castello medievale di San Michele. Non solo: gli affacci liberi hanno consentito anche di ricercare le condizioni più favorevoli dal punto di vista climatico e dell’insolazione, fattori da tenere nella dovuta considerazione nel costruire in montagna.

Il progetto

Le caratteristiche morfologiche, paesaggistiche e di esposizione, hanno guidato l’impostazione del progetto. Il nuovo edificio s’inserisce nel contesto con discrezione, proponendo un volume che si sviluppa su un solo piano fuori terra, sfalsato su due livelli a compensare il lieve declivio del terreno. Al di sotto del livello più alto sono collocati l’autorimessa interrata e i locali tecnici. In pianta l’abitazione si articola liberamente, muovendosi all’interno dei limiti dimensionali del lotto.

La disposizione dei locali è organizzata in base al mutare giornaliero e stagionale del soleggiamento e della luce naturale, mentre le aperture ritagliano selezionati scorci di paesaggio in un rapporto di dialogo e permeabilità con l’esterno, enfatizzata dalla posizione dei locali a piano terra.

La forma irregolare della pianta è uniformata dall’ampia copertura a falda unica, con manto in lamiera di acciaio nero e sottogronda in legno sbiancato, e una leggera pendenza che accompagna l’andamento naturale del piano di campagna.

Gli aggetti e le rientranze sono marcati dall’uso di materiali di finitura diversi: l’intonaco liscio si alterna al rivestimento in masselli di pietra naturale. Le soluzioni di dettaglio sono improntate a un’estrema semplicità e al reciproco accordo, come nel caso dei serramenti in legno-allumino il cui colore nero opaco dei profili e degli avvolgibili si pone in relazione diretta con quello della lamiera del tetto e dei camini.

Impianto distributivo

Il portico di accesso sul fronte est immette nell’ingresso dotato di toilette e ripostiglio; da qui si accede, da un lato, alla zona giorno verso sud, e, dalla parte opposta, alla zona notte. La zona giorno è un ampio spazio aperto e luminoso caratterizzato da grandi vetrate scorrevoli che creano una relazione di totale immersione col paesaggio esterno. La zona notte è composta da tre stanze da letto, il bagno e uno studio.

Al livello superiore (+1,20 m) verso nord si trova infine una sorta di dependance autonoma volumetricamente ben identificata, con accesso indipendente dall’esterno, formata da un locale a uso ricreativo-taverna, una stanza di servizio e un bagno. Come all’esterno, l’impianto distributivo interno è unificato dalla copertura con struttura di travi in legno a vista.

Solo 9 mesi per il cantiere

Per la costruzione dell’immobile ci si è avvalsi di materiali di qualità elevata e delle più aggiornate tecnologie presenti sul mercato, per conseguire prestazioni all’avanguardia in termini di affidabilità, efficienza energetica, comfort abitativo. Per le parti fuori terra sono state impiegate quasi esclusivamente tecnologie costruttive a secco e, per la parte statica, elementi prefabbricati assemblati in loco.

Ciò ha consentito di ridurre sensibilmente i tempi di costruzione e di ottimizzare le fasi di lavoro, concentrando statica, impiantistica e opere esterne nei mesi estivi e autunnali e le finiture interne nei mesi invernali. In questo modo la durata del cantiere, dall’inizio dei lavori fino all’ingresso nell’abitazione, è stata di soli 9 mesi.

Struttura portante fuori terra in legno

La parte interrata dell’edificio è in muratura di cemento armato con solaio a lastre prefabbricate; la rimanente parte della costruzione è impostata su fondazioni continue e vespaio aerato in calcestruzzo e casseri a perdere modulari in polipropilene di spessore 45+5 cm, con quota al finito di poco superiore al piano di campagna.

Le componenti strutturali della parte di edificio fuori terra sono in legno: le pareti esterne e interne con funzione portante sono in pannelli Xlam a 5 strati di spessore 100 mm, la copertura è in travi di legno lamellare di abete a doppia orditura portante; la prima orditura s’interrompe a filo parete esterna, la seconda orditura, nel cui spessore è interposta la coibentazione, prosegue oltre il filo della parete a formare lo sporto di gronda. In tal modo lo spessore del pacchetto di copertura all’esterno risulta estremamente leggero ed aereo.

Stratigrafia di pareti e tetto

Verso l’interno le pareti portanti Xlam sono rivestite da una controparete con doppia lastra in cartongesso su telaio di spessore 50 mm, a formare un’intercapedine per il passaggio degli impianti, isolata con pannelli in lana di vetro; verso l’esterno la stratigrafia è composta da pannelli isolanti in fibra di legno densità 120 kg/mc di spessore 140 mm; pannelli isolanti in fibra di legno intonacabili densità 150 kg/mc di spessore 40 mm; 2 mani di rasatura a calce con rete d’armatura e, a seconda del tipo di finitura, masselli di pietra naturale oppure intonachino neutro di granulometria 1,5 mm e tinteggiatura finale.

Le pareti divisorie interne non portanti sono in cartongesso a doppia lastra su ciascun lato con interposta isolazione in lana di vetro, rasate al fino e tinteggiate. La copertura a vista interna è formata dalla prima orditura portante (sezione 120x160h mm) con il tavolato sovrapposto, entrambi in legno di abete sbiancato, e telo freno al vapore – barriera all’aria; nello spessore della seconda orditura (sezione 120x200h mm) è alloggiato lo strato di coibentazione composto da pannelli in fibra di legno densità 120 kg/mc di spessore 160 mm e pannelli in fibra di legno calpestabili ad alta densità 210 kg/mc di spessore 40 mm; quindi la membrana impermeabilizzante, i listoni in legno di spessore 60 mm per la formazione dell’intercapedine aerata, il tavolato in abete di spessore 22 mm, la membrana antirombo e anticondensa ed infine il manto in lamiera di acciaio zincato verniciato.

Serramenti esterni

I serramenti esterni sono in legno-alluminio di ultima generazione, con tecnologie che offrono una garanzia di prestazioni superiori in termini di durabilità, comfort acustico ed efficienza energetica. I profili sono in legno di abete verniciati con vernici all’acqua di colore bianco verso l’interno e rivestiti verso l’esterno con alluminio in funzione esclusivamente protettiva, verniciato a polveri di colore nero opaco.

Il vetro è a doppia vetrocamera di spessore complessivo 52 mm. L’assenza di listello fermavetro e la vetrocamera strutturalmente incollata al profilo garantiscono al serramento una maggiore impermeabilità all’aria e all’acqua, un elevato standard di robustezza e un’indeformabilità costante nel tempo. Le elevate prestazioni in termini di trasmittanza termica si traducono in un valore isolante Uf del profilo pari a 0,9 W/(m2K). La ferramenta è classificata RC2 secondo la norma Din 1627 per la resistenza antieffrazione che, in combinazione con la componente vetro, porta il serramento a raggiungere un grado di sicurezza certificata classe WK2.

I serramenti della zona giorno sono del tipo alzante scorrevole, con soglia in alluminio ribassata e applicata su un pannello di legno lamellare tipo X-Lam a filo pavimento, che abbatte le barriere architettoniche facilitando la transitabilità e migliorando al contempo l’isolamento acustico e la tenuta all’aria e all’acqua. Il blocco serramento è completato dagli avvolgibili in alluminio estruso motorizzati con cassonetto monoblocco termoisolante.

Impianti tecnologici

Assieme alle soluzioni adottate per i serramenti e ai sistemi d’isolazione tetto-pareti, l’impiantistica ha contribuito in maniera determinante al raggiungimento dei livelli altamente prestazionali di efficienza energetica dell’edificio, che si posiziona ai vertici della classificazione nazionale in Classe A4, con consumo di calcolo pari a 19,75 kWh m²/a.

Inoltre, date le modalità di costruzione a secco delle strutture, l’installazione degli impianti è avvenuta senza l’esecuzione di tracce e in quasi totale assenza di assistenze murarie. L’impianto di riscaldamento è del tipo a pavimento radiante con sistema di generazione a pompa di calore aria-aria, che alimenta sia il riscaldamento che il raffrescamento estivo.

La pompa di calore è integrata da un impianto a pannelli fotovoltaici con potenza installata pari a 4,5 kWp. È stato inoltre installato un impianto a pannelli solari di potenza pari a 6 kW per la produzione di acqua calda sanitaria. Per il riscaldamento della zona soggiorno-cucina, come in una qualsiasi casa di montagna che si rispetti, non manca inoltre la tradizionale stufa “a olle” in ceramica alimentata a legna.

L’impianto elettrico prevede l’utilizzo di punti luce esclusivamente a Led. Infine, riveste un ruolo importante per la pulizia e l’igiene degli ambienti la ventilazione meccanica controllata (vmc), che consiste in un sistema di ventilazione e deumidificazione a doppio flusso con recupero di calore, che provvede al costante ricambio dell’aria mediante unità di ventilazione e aspirazione ad alta efficienza.

Chi ha fatto Cosa

  • Luogo Ossana, Trento
  • Committente Privato
  • Progetto Art&Craft studio di architettura, arch. Daniele Bertolini, arch. Catia Meneghini
  • Progetto strutture ing. Roberto Bezzi
  • Progetto impianti p. ind. Diego Costanzi
  • Direzione lavori arch. Catia Meneghini
  • Imprese esecutrici Impresa di Costruzioni Daprà (Pejo, Tn); Strutture in legno: Panizza Andrea Case, Tetti e Strutture in legno (Vermiglio, Tn); Impianto elettrico: Walter Valentinelli (Malé, Tn); Impianto termoidraulico: Termoidraulica Rossi Giovanni snc (Commezzadura, Tn)
  • Fotografie di cantiere a cura della direzione lavori

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