Acimall | Indagine del III trimestre 2017

Tecnologie per il legno: gli ordini crescono del 42,9%                                

Gli effetti delle misure a sostegno della industria del legno predisposte dal Governo sono già visibili: a dirlo è l’indagine congiunturale condotta da Acimall che evidenzia una crescita record delle tecnologie per la lavorazione del legno e l’industria del mobile nel periodo luglio-settembre 2017.

Positivo l’andamento delle tecnologie per la lavorazione del legno e l’industria del mobile alla luce dei risultati dell’indagine congiunturale: i dati elaborati dall’Ufficio Studi Acimall, l’associazione confindustriale che rappresenta le imprese del settore dimostrano che il terzo trimestre 2017 si è chiuso con una crescita degli ordinati del 42,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (era il 31,9% nel periodo aprile-giugno, sempre confrontando il trimestre di quest’anno con l’analogo periodo dell’anno precedente).Ottimo l’andamento delle commesse dall’estero, che arrivano a una crescita del 51,5% (il 34,8% nel trimestre precedente) e bene l’Italia che, dopo i ‘ripensamenti’ di inizio anno, dovuti essenzialmente alle attese per le circolari applicative dei più recenti interventi governativi in materia di «Industria 4.0», vede gli ordini in aumento del 19,7% (era il 18,7 nel secondo trimestre).

I benefici degli interventi governativi

Gli effetti delle misure a sostegno della industria di filiera fanno quindi sentire i propri benefici in modo evidente e netto, a tutto vantaggio da un lato delle industrie fornitrici di tecnologia e dall’altra di tutta la filiera, che dopo un decennio di latitanza sul fronte degli investimenti ricomincia a poter disporre di un parco macchine adeguato, grazie al quale incrementare la propria competitività.

Macchine per il legno

L’indagine della associazione confindustriale dei costruttori di macchine per il legno e i suoi derivati rivela un carnet ordini pari a 3,4 mesi (erano tre nel trimestre precedente). Stabile la variazione dei prezzi dal primo gennaio, rimasta all’1,1% (era lo 0,9 al 30 giugno); ottima la variazione del fatturato, superiore del 17,5% rispetto al periodo luglio-settembre 2016.

L’indagine previsionale è meno ottimista: solo il 32% degli intervistati prevede per il prossimo futuro una crescita degli ordini dall’estero.
Il saldo è dunque pari a 32, contro il 50 del trimestre precedente. Il mercato interno crescerà secondo il 21% del campione, stabilità per il 63% diminuzione per il 16% (saldo pari a 5, contro il più sette del periodo aprile giugno).

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