Riqualificazione | Bando edilizia sociale

Teramo: demolizione e ricostruzione per l’edilizia sociale

Il budget dell’investimento è di 16 milioni di euro. Il progetto propone, attraverso la sostituzione del tessuto edilizio esistente, di passare da un insediamento popolare isolato su un costone ad un impianto urbano a borgo.

Giorgio Macola con Ricci Spaini Architetti Associati con gli ingegneri Gabriele Di Feliciantonio e Fabrizio Capriotti e con Claudia Di Girolamo hanno vinto il concorso per un nuovo intervento di 115 alloggi nel centro storico di Teramo. Housing sociale, previa demolizione e ricostruzione.Teramo housing sociale

Ha origine da un concorso di idee il nuovo concept che rinnoverà a Teramo il quartiere di edilizia pubblica edificato tra gli anni ’40 e ’60 costituito da sei palazzine. L’ente banditore del concorso è Investire Immobiliare sgr, nuova società controllata da Banca Finnat con altre, tra cui Beni Stabili, Fondazione Cariplo e la Cassa di previdenza. Investire Immobiliare opera in Italia nella gestione di fondi immobiliari chiusi riservati a investitori istituzionali e ha istituito un fondo (Hs Italia Centrale >>) con lo scopo di incrementare la dotazione di alloggi sociali nell’Italia centrale.
Il comune di Teramo ha autorizzato il fondo a indire il concorso, fermo restando che l’affidamento dei servizi tecnici potrà avvenire solo dopo e solo nel caso in cui il fondo sia divenuto proprietario del complesso immobiliare. Il bando prevede in ogni caso l’affidamento della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, compresa la direzione lavori, al team vincitore del concorso.Teramo housing sociale

Il team guidato da Macola con Ricci Spaini faceva parte di una rosa di venti studi che hanno partecipato alla gara. Il concorso era in due fasi: inizialmente Investire Immobiliare aveva ricevuto 52 richieste di partecipazione e nella seconda fase sono stati valutati i progetti dei gruppi guidati da:

  • Corvino+Multari
  • Rossi Prodi
  • Araut Engineering
  • Abdarchitetti
  • Kk Architettiassociati
  • Design to Users
  • Stefano Boeri Architetti
  • BioedilProgetti
  • Giuliano Donati
  • Sergio Agostinelli
  • Nothing Studio
  • Simone Solinas
  • Conzales Rossi Architetti Associati
  • B+C architects urbanistes
  • Proger
  • Maurizio De Siati.Teramo housing socialeTeramo housing sociale

Domenico Bilotta | Managing director Investire Immobiliare Sgr
«Siamo molto soddisfatti del successo che ha riscosso il concorso. È un chiaro segnale della volontà di partecipare alle opportunità di rigenerazione urbana che, seppur limitate nell’attuale contesto di mercato, rappresentano un’importante risorsa per il settore e l’economia del nostro Paese. È questo il caso in cui la finalità dell’housing sociale favorisce la realizzazione di una pluralità di risultati che vanno dalla rigenerazione del tessuto urbano fino all’attivo coinvolgimento di professionalità e capacità imprenditoriali locali. Adesso la sfida sarà realizzare il progetto nei tempi più brevi possibili dopo le necessarie valutazioni ed autorizzazioni da parte del comune di Teramo».Teramo housing sociale

L’ambito urbano considerato, per una superficie di 20mila mq, è parte integrante di un piano di edilizia economica popolare e prevede un mix di funzioni residenziali, commerciali e urbane: il gruppo vincitore del concorso ha proposto un progetto di architettura in grado di interpretare la specificità del luogo con una soluzione in grado di far reagire positivamente il contesto esistente con il programma funzionale previsto e di costruire un nuovo luogo urbano in cui tutti, e in particolare i vecchi e i nuovi residenti, si possano identificare.Teramo housing sociale

Il programma proposto, a fronte della scarsa permeabilità dell’insediamento, suggerisce di procedere per fasi progressive di demolizione e ricostruzione con l’obiettivo di definire una nuova identità del luogo, un nuovo centro di quartiere che interpreti l’attuale configurazione del sito risolvendone i problemi ma recuperando allo stesso tempo il principio insediativo e la scala dell’insediamento esistente.
Il rapporto tra via De Gasperi e via Campano (con 10 metri di dislivello) guida la costruzione del progetto. L’obiettivo è organizzare un piccolo quartiere accessibile e attraversabile che contenga al proprio interno spazi e funzioni capaci di attirare i residenti e gli abitanti dell’area urbana circostante.
Il progetto propone, attraverso la sostituzione del tessuto edilizio esistente, di passare da un insediamento popolare isolato su un costone ad un impianto urbano a borgo. Un frammento di Teramo staccato dalla città storica, ma che ne riproduce in forma contemporanea le qualità essenziali sia dal punto di vista ambientale sia da quello estetico e di rapporto col paesaggio della collina e della città oltre-fiume.

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