Tiziana Monterisi | B&B Alchemilla, Gressoney

Solo materiali edili 100% naturali per realizzare strutture ricettive green

L’ultimo progetto di bioarchitettura firmato da Tiziana Monterisi è Alchemilla, B&B a Gressoney in Valle d’Aosta. La struttura ricettiva è stata realizzata utilizzando solo materiali naturali. La costruzione portante e lo scheletro dell’edificio sono realizzate in legno. La paglia di riso è stata utilizzata per la coibentazione delle pareti verticali e per l’isolamento controterra e del tetto.

Le vacanze eco-green sono ormai una tendenza consolidata dell’ospitalità che punta a intercettare viaggiatori sempre più consapevoli e attenti, in cerca di strutture ricettive compatibili con i propri ideali di sostenibilità. Per questo, è fondamentale che non solo i servizi offerti, ma che anche le strutture stesse rispettino l’ambiente e la natura, seguendo gli ultimi dettami della bioedilizia.

Tiziana Monterisi | B&B Alchemilla | ©Barbara Corsico

Ne è convinta, già da tempo, l’arch.Tiziana Monterisi, specializzata in architettura bioecologica e co-fondatrice di Ricehouse – società benefit che trasforma i sottoprodotti dell’agricoltura in materiali edili 100% naturali. L’arch. Monterisi ha alle spalle una solida esperienza nella realizzazione di progetti legati al mondo dell’ospitalità e wellness con una forte impronta green, come il B&B Alchemilla a Gressoney e il Polo Sensoriale ViaCavour98 a San Romano (Pi).

Tiziana Monterisi | Fondatrice Ricehouse

Tiziana Monterisi | Architetta e fondatrice di Ricehouse.

«Soggiornare in un ambiente salubre e sano costruito con materiali naturali rappresenta un’esperienza unica, in cui la vista, l’olfatto, il tatto e il benessere generale degli ospiti traggono giovamento. È scientificamente provato che soggiornare in un luogo privo di composti organici volatili (Voc) e formaldeide rigenera il corpo in soli 3 giorni. Ma non solo. Un habitat senza agenti inquinanti migliora sensibilmente la qualità della vita e, grazie anche a un sapiente uso di luci, colori e texture, è possibile ridurre notevolmente il nostro livello di stress, migliorando umore e proattività».

Il progetto del B&B Alchemilla

Alchemilla è un’affascinante B&B collocato sulle montagne della Valle d’Aosta. L’edificio, immerso nella natura a 1.630 m, è stato interamente progettato dall’arch. Monterisi seguendo i principi della bio-architettura e realizzato con i materiali naturali Ricehouse, permettendo così agli ospiti di soggiornare in un ambiente sano e privo di formaldeide, in cui rigenerarsi, vivendo una sensazione di profondo comfort e naturalità.

Tiziana Monterisi | B&B Alchemilla | ©Barbara Corsico

La costruzione portante, così come lo scheletro dell’edificio, sono realizzate in legno, quindi con materiale rinnovabile. La paglia di riso è stata utilizzata per la coibentazione, sia per le pareti verticali, interne ed esterne, sia per l’isolamento controterra e del tetto. Tutti gli intonaci interni sono a base calce e lolla o argilla e pula, mentre quelli esterni sono a base di calce e lolla.

Alchemilla è un edificio a energia zero: l’attenzione progettuale e la scelta dei materiali 100% naturali, supportate da soluzioni tecnologiche all’avanguardia, hanno dato vita a un edificio che non ha bisogno di energia, senza sacrificare design e cura del dettaglio.

Si tratta di un’architettura che non impatta a livello ambientale: non emette Co2, ma anzi la compensa grazie all’impiego dei materiali che compongono l’intero edificio e che, essendo biocompostabili e biodegradabili, arrivati a fine vita non andranno ad impattare sull’ambiente.

Tutte le imprese che hanno realizzato il progetto sono locali, proprio per supportare e sostenere l’economia del territorio. Alchemilla si sviluppa su due livelli: al piano terra il B&B, di sole 3 stanze, mentre al piano superiore vivono i proprietari, Giulia – osteopata – e Hervè – guida alpina e maestro di sci – insieme ai loro 4 figli.

Il progetto in parte si può definire anche di autocostruzione. Ricehouse ha accolto questa specifica richiesta del committente, fornendo tutto il supporto tecnico necessario, così l’isolante in paglia di riso e gli intonaci sono stati posati da Giulia, Hervè e dai loro amici e familiari

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