Edilizia scolastica | Bergamo, nuova palestra liceo scientifico F. Lussana

Un luogo per lo sport che fa rivivere la corte

La struttura della palestra, in parte interrata, è in calcestruzzo armato gettato in opera a esclusione della copertura realizzata con elementi prefabbricati ed è stata costruita nel cortile prima occupato da una struttura provvisoria rimossa per la sicurezza degli studenti e per la godibilità degli spazi interni ed esterni. Per il comfort acustico le pareti perimetrali sono state rivestite da pannelli di lana di legno capaci di potenziare contemporaneamente anche le prestazioni termiche.

Su incarico dell’associazione di promozione sociale «Grati al Lussana» e grazie all’accordo stipulato da questa con la Provincia di Bergamo (settore Edilizia scolastica e Urbanistica) è stato elaborato il progetto per la realizzazione di una nuova palestra ubicata presso il cortile del liceo scientifico «Filippo Lussana» a Bergamo, in via Angelo Maj al civico 1. Dopo un lungo iter amministrativo le opere sono state appaltate all’impresa «Fratelli Foresti di Foresti Giuseppe & C. snc». La nuova palestra è un edificio parzialmente interrato ed è collocata nel cortile prima occupato da una struttura di carattere provvisorio realizzata alcuni anni orsono per lo stesso scopo rimossa per far spazio alla nuova costruzione in grado di soddisfare le varie esigenze della scuola, in primo luogo la sicurezza degli studenti e contemporaneamente la godibilità degli spazi sia interni che esterni.

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Le scelte dei particolari costruttivi sono state guidate anche dalla volontà di ottenere un basso impatto paesaggistico e un’elevata capacità di dialogare con i luoghi circostanti. Attraverso ampie vetrate continue si è ricreata la trasparenza e la permeabilità, quantomeno visiva, precedente alla realizzazione della palestra; il luogo dello sport è partecipe della vita della corte e ne diventa protagonista e motivo d’incontro. L’edificio dell’altezza utile interna di 7.20 m, come prescritto dai regolamenti specifici per le gare di basket, ha una superficie di circa 700 mq ed è adiacente alla palestra attualmente esistente e utilizzata dall’Istituto Vittorio Emanuele II; lo spazio di risulta fra la palestra esistente e quella nuova, è utilizzato per il passaggio degli impianti tecnologici.

Simulazione fotografica del cantiere ultimato della palestra inserita ex novo all’interno del cortile del Liceo Lussana.
Simulazione fotografica del cantiere ultimato della palestra inserita ex novo all’interno del cortile del Liceo Lussana.

Per la produzione del calore si è fatto affidamento alle dotazioni presenti nella scuola che sono sufficienti per soddisfare le esigenze del nuovo edificio; sono stati effettuati degli accorgimenti tecnici per collegare gli impianti del nuovo edificio a quelli esistenti. Per quanto riguarda gli spogliatoi, il progetto ha previsto la realizzazione di due spogliatoi divisi per sesso o squadra e uno spogliatoio per gli arbitri, come richiesto dalla normativa Coni vigente; tutti i locali sono realizzati secondo la normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.

Simulazioni a lavori ultimati dell’anfiteatro, delle sedute e del cortile ricavato sopra la palestra.
Simulazioni a lavori ultimati dell’anfiteatro, delle sedute e del cortile ricavato sopra la palestra.

L’area di cantiere è stata preparata con tutte le recinzioni, protezioni e apprestamenti necessari a isolare le attività costruttive dalla restante parte della scuola nella quale si sono svolte regolarmente tutte le attività scolastiche. Dopo l’installazione delle principali attrezzature di cantiere sono state eseguite le lavorazioni necessarie per spostare tutti gli impianti interrati presenti nell’area ove era previsto lo scavo senza interrompere i servizi. A seguire è stata rimossa la struttura della palestra provvisoria esistente, le pavimentazioni in calcestruzzo e in conglomerato bituminoso ed è stato eseguito un primo scavo di splateamento.

La struttura sportiva provvisoria sostituita dalla costruzione della nuova palestra.
La struttura sportiva provvisoria sostituita dalla costruzione della nuova palestra.

Diaframmi e sottomurazioni di fondazione. Sono poi stati realizzati dei diaframmi in calcestruzzo armato, ritenuti la soluzione più idonea a contenere l’area di cantiere e consentire l’uso continuo delle attrezzature. I diaframmi hanno una larghezza di cm 60 e una profondità di m 9,60; la parte infissa nel terreno presenta un’altezza di m 5. Questi sono stati progettati in modo da resistere provvisoriamente alla spinta del terreno; non è stato necessario inserire tiranti. Per la produzione del calcestruzzo sono stati impiegati appositi fluidificanti per migliorare le caratteristiche d’impermeabilità del prodotto.

Prime fasi dello scavo con spostamento degli impianti esistenti.
Prime fasi dello scavo con spostamento degli impianti esistenti.

Per contenere le infiltrazioni sono stati posati giunti speciali lungo i margini dei diaframmi. Dopo la maturazione dei diaframmi è stata eseguita una prima porzione di scavo siano alla quota delle fondazioni della palestra esistente sita a ovest e appartenente all’Istituto Vittorio Emanuele. A seguire sono state eseguite le sottomurazioni delle fondazioni esistenti per campioni di 2 m e completato lo scavo sino al piano ove era prevista la realizzazione del vespaio realizzato con l’ausilio di igloo in pvc dell’altezza di cm 40. Sopra gli igloo è stato steso uno strato di calcestruzzo con rete elettrosaldata e per garantire l’aerazione del vespaio sono state realizzate apposite prese d’aria. In questa fase sono state realizzate tutte le strutture in calcestruzzo gettato in opera, quali il vano ascensore, le rampe scale, sia sul lato sud che sul lato nord.

Predisposizione dell’area per la realizzazione dei diaframmi.
Predisposizione dell’area per la realizzazione dei diaframmi.

La posa dei prefabbricati. L’operazione più complessa ha riguardato la posa dei tegoli e delle travi prefabbricate che ha comportato la demolizione di una porzione del muro di confine della scuola per consentire l’ingresso a un’autogru molto potente, in grado di trasferire le travi da 20 m di luce dalla strada al cantiere. La posa dei prefabbricati è avvenuta senza particolari problemi, sia per quanto riguarda le travi principali, dotate dei necessari ancoraggi antisismici, sia per quanto riguarda i tegoli; questi successivamente sono stati collegati fra di loro mediante una caldana collaborante in calcestruzzo. Ultimata la parte strutturale sono iniziate le lavorazioni relative agli impianti, alle finiture e agli esterni.

Cordolo di coronamento del diaframma prima dello scavo di sbancamento.
Cordolo di coronamento del diaframma prima dello scavo di sbancamento.

Nella fase successiva sono state realizzate le gradinate esterne, in modo da consentire il completamento degli impianti di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. Il recapito delle acque meteoriche è stato localizzato al di fuori dell’uscita di sicurezza a sud e in considerazione della profondità è stato dotato di una pompa di sollevamento. Si è proceduto dunque a collegare la rete di smaltimento delle acque al collettore principale della scuola.

Getto dei muri controterra.
Getto dei muri controterra.

Impermeabilizzazione e isolamento. Sono state realizzate alcune opere propedeutiche all’impermeabilizzazione della copertura della palestra, quali la caldana pendenze, le gusce, i montanti delle barriere di protezione. Successivamente è stato predisposto un pannello di polistirene per l’isolamento termico, una caldana di protezione, una guaina impermeabile in pvc e infine un battuto cementizio lisciato con funzione di pavimentazione. Il rivestimento delle pareti. Innanzitutto è stato posato un pannello bugnato impermeabile, in secondo luogo, attraverso opportuni sistemi di ancoraggio, sono stati posati i pannelli d’isolamento in polistirene e a seguire è stato realizzato un rivestimento con pannelli in cartongesso.

Sottomurazione dell’edificio esistente.
Sottomurazione dell’edificio esistente.

I pannelli sono in lana di legno mineralizzata con magnesite, termofonoassorbenti, dello spessore di 2,5 cm e delle dimensioni di cm 60 x 240, avvitati ai telai sottostanti il cartongesso e necessari per il raggiungimento dei requisiti acustici. In corrispondenza delle aperture (porte e finestre, collettori) i pannelli sono stati tagliati e lungo i contorni sono stati montati profili in alluminio avvitati ai pannelli. Si è poi potuto procedere alla realizzazione dell’impianto elettrico. Durante le lavorazioni necessarie alla posa del riscaldamento a pavimento, sono stati installati i serramenti in alluminio verniciato a facciata continua. Il pacchetto del pavimento è stato terminato con la realizzazione del massetto di calcestruzzo dello spessore di cm 5 con rete elettrosaldata, sul quale è stata posata una barriera al vapore realizzata mediante la stesura di un foglio di polietilene dello spessore di 0,15 mm e il pavimento sportivo in legno.

Dettaglio della sottomurazione.
Dettaglio della sottomurazione.

La pavimentazione sportiva. È costituita da tavole dello spessore non inferiore ai 14 mm fissate alla sottostruttura e composte da una struttura a tre strati ortogonali con incastri formati da linguette e scanalature (maschio e femmina) sia sui lati che sulle testate, in modo da favorire un assemblaggio perfetto. La pavimentazione risulta costituita da diversi strati:
– una sottostruttura elastica composta da un materassino continuo, elastico, ad alta conduttività, di spessore 5 mm e densità tale da garantire alla pavimentazione le caratteristiche di sicurezza sportive;
– un piano ripartitore in multistrato di betulla di 9 mm e lo strato di calpestio in faggio dello spessore nominale di 4 mm con 7 strati di vernice acrilica, senza formaldeide con strato intermedio di 8 mm circa in lamelle di abete di Svezia unite tra loro meccanicamente con fibre poste perpendicolarmente rispetto ai listoni del piano di calpestio allo scopo di favorire una perfetta compensazione delle variazioni dimensionali;

Casseratura dei muri controterra.
Casseratura dei muri controterra.

– strato di supporto in abete di 2 mm circa. Lo spessore del pavimento finito sarà pari a 28 mm nominali. Una volta conclusa la posa del pavimento, si è potuto procedere all’installazione delle attrezzature sportive e dei dispositivi necessari alla loro installazione. Sono infatti stati previsti:
– un impianto basket principale
– un impianto basket laterale, composto da 4 canestri, installato in corrispondenza delle pareti laterali della palestra
– un impianto di pallavolo e 4 spalliere fissate lungo le pareti laterali in corrispondenza delle nicchie. È stato inoltre installato un palco di risalita dotato di anelli reggi pertica snodati per consentire di arretrare a muro la parte bassa delle pertiche quando non utilizzate. Al fine di garantire l’utilizzo della palestra a più classi contemporaneamente è stata installata una tenda divisoria scorrevole in pvc cieco ignifugo delle dimensioni di m 20 x7,50 e alta 2,2 m che permette di dividere lo spazio del campo da gioco in ulteriori due campi.

Strutture verticali e vespaio prima della posa dell’impalcato.
Strutture verticali e vespaio prima della posa dell’impalcato.

L’impianto termico. È costituito da un sistema di anelli chiusi di tubazione entro cui circola l’acqua calda prodotta dal generatore di calore, questi circuiti sono stati ricoperti dal massetto portante del pavimento della palestra e sono alimentati da più collettori di distribuzione. La posizione dei collettori è stata scelta in modo da ottimizzare il funzionamento dell’impianto e consentirne l’eventuale uso parziale. Al di sopra del massetto di calcestruzzo realizzato a completamento del vespaio areato, è stato posato un doppio pannello isolante (cm 5+5) di polistirene sul quale sono state posate le tubazioni.

Elementi prefabbricati posati con autogru.
Elementi prefabbricati posati con autogru.

La regolazione dell’impianto radiante è del tipo climatica, ossia con adeguamento continuo alla situazione di temperatura esterna, così da ottenere il maggior risparmio energetico e perciò garantendo sempre le migliori prestazioni di comfort e gestione. Al di fuori degli orari programmati la centralina dovrà consentire d’impostare un funzionamento a temperatura minima che permette di ottimizzare il risparmio energetico. Al fine di regolare la temperatura in ogni punto della palestra si prevede l’installazione di più termostati ambiente con relative testine elettrotermiche.

Tegoli precompressi prima del getto collaborante.
Tegoli precompressi prima del getto collaborante.

Già casa del balilla (1932) con pietra di Poltragno e marmo bianco di Zandobbio. La struttura del Lussana è stata progettata dall’architetto Alziro Bergonzo. Bergamasco (1906), nel 1933 consegue il diploma di laurea presso il Politecnico di Milano con una tesi su un palazzo di giustizia, relatore il prof. Piero Portaluppi. Non ancora laureato partecipa con esito favorevole al concorso per la nuova Casa del Balilla, una delle molteplici iniziative architettoniche promosse dal regime fascista, finalizzato alla realizzazione di una tangibile presenza nel territorio provinciale.

Predisposizione dei telai per i serramenti.
Predisposizione dei telai per i serramenti.

Lo stabile fu progettato nel 1929 e inaugurato nel giugno 1932 con il nome di Casa del Balilla «Italico Sandro Mussolini». Fu costruito su un’area di 3.843 metri quadrati e costò, allora, 750 mila lire. La pianta dell’edificio è caratterizzata da uno snodo circolare all’incontro dei due corpi di fabbrica, dei quali quello di destra è inserito ortogonalmente nello spazio rettilineo della palestra e si sviluppa in verticale su due livelli fuori terra.

Rivestimento delle pareti con lastre di cartongesso.
Rivestimento delle pareti con lastre di cartongesso.

Gli elementi che testimoniano la convinta e matura accettazione del lessico del «Novecento» milanese sono individuabili:
– nell’articolazione delle superfici dei prospetti esterni, realizzati con un sapiente impiego della pietra di Poltragno, alternata al marmo bianco di Zandobbio, e di quelli affacciati sul cortile interno, caratterizzati da un partito architettonico reso più vivace dall’inserimento di colonne in marmo;
– nel trattamento dei vari materiali e nell’evidenziazione della loro natura e conformazione;
– nell’articolazione dei volumi, nel loro accostamento e nella composizione complessiva, ove gli andamenti concavi e convessi sono efficacemente raccordati con quelli prismatici. A metà degli anni ‘70 l’immobile divenne sede del Liceo Scientifico che, dopo aver condiviso lo stabile dell’attuale «Vittorio Emanuele» aveva trovato una collocazione proprio nell’attuale struttura che ospita il ginnasio e che si trova dietro il cortile del Lussana.

Ing. Sebastiano Moioli
Ing. Sebastiano Moioli

Chi ha fatto Cosa
Committente Provincia di Bergamo, Settore Edilizia e Patrimonio
Progettisti Ing. Sebastiano Moioli,
Direzione lavori Arch. Daria Zucchelli Europrojet srl, impianti elettrici e meccanici
Impresa costruttrice Fratelli Foresti di Foresti Giuseppe & C. snc
Copertura prefabbricata Isocell Precompressi spa
Pavimentisti Dalla Riva srl
Impianto elettrico Cambianica srl
Impianto termoidraulico Gti General, Tecnoimpianti srl
Ascensori Elevatori Tremontati srl
Serramentisti Stil-Ser snc
Parapetti e recinzioni Effe 2 snc
Pannelli acustici Eraclit-Venier spa
Con il contributo di «Grati al Lussana» e il Presidente Prof. Cesare Quarenghi

Scarica il disegno dei dettagli costruttivi >>

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