Pavimenti, cucine e bagni, spazi esterni, come viottoli, sedili, decorazioni di giardini e aree relax come le piscine scoperte danno il bentornato alla pietra naturale: edilizia ed architettura d’interni stanno infatti riscoprendo tutto il fascino di un materiale sostenibile, ecocompatibile, versatile, unico, che riesce a donare un aspetto naturale ma allo stesso tempo raffinato e adattabile ad ogni ambiente, grazie alla varietà della cromia e delle venature, esaltate anche dalle nuove tecniche di lavorazione.
Granito, marmo, porfido, pietra di Trani, arenaria, travertino, basalto, quarzite e ardesia sono le pietre più impiegate. Un pavimento in pietra naturale ha un’eleganza senza tempo. Oltre alla capacità di regalare un tocco inconfondibile ad ogni ambiente ed una sensazione di naturalezza, la pietra ha numerosi vantaggi, ma necessita anche di qualche attenzione: si tratta infatti di un materiale delicato, da trattare con cura.
Rivestimenti in pietra naturale: vantaggi e svantaggi
Per le sue caratteristiche tecniche ed estetiche, la pietra naturale è oggi uno dei materiali più ricercati e diffusi per la realizzazione di rivestimenti sia in ambiente esterno che interno, sebbene il costo a volte può essere superiore rispetto ad altri materiali. A pesare nella scelta della pietra naturale sono diversi fattori: è durevole, resistente, atossica, non infiammabile, riutilizzabile.
Teme però i graffi ad esempio o l’attacco di licheni, muschi e microrganismi e l’aggressione di sostanze chimiche o macchianti, quest’ultime visibili soprattutto sulle superfici chiare, sono tutti ‘nemici’ che possono comprometterne nel tempo la bellezza.
Il marmo, ad esempio, è noto per la sua eleganza, per la varietà di colorazioni e venature, per la lucentezza e l’eleganza che sa conferire ad ogni ambiente, per la durevolezza; tuttavia può essere scivoloso, permeabile e sensibile alle sostanze acide e colorate con cui può venire a contatto, soprattutto se utilizzato in ambienti come la cucina, con il rischio di macchiarsi irreversibilmente. Basta la caduta accidentale di caffè, limone o vino per lasciare la superficie rovinata e/o opaca.
Conoscere il comportamento dei materiali per scegliere il materiale più adatto ad ogni ambiente ed esigenza architettonica. In quali ambienti può essere posata la pietra naturale? E quale tipo di pietra naturale scegliere per ciascun ambiente?
Nelle aree che vengono utilizzate di più, come ad esempio bagno e cucina, sarà opportuno scegliere pietre meno porose, che tendono ad assorbire meno: la quantità di pori presenti nel particolare tipo di pietra naturale può essere collegato alle sue proprietà antimacchia.
Per scegliere il miglior impiego di una lastra di pietra naturale all’interno di uno spazio residenziale o commerciale o direzionale, o ancora in un ambiente esterno, è quindi necessario conoscere a fondo il materiale, comprenderne le proprietà fisiche e meccaniche, prevedere la sua reazione agli agenti atmosferici o ad altre sollecitazioni. La conoscenza di caratteristiche, colori, destinazioni d’uso e disponibilità sul mercato permette di orientare la scelta.
Fila Surface Care Solutions, specialista per la pulizia, protezione e manutenzione di pietre naturali e materiali ceramici, può analizzare ogni tipologia di materiale presente nel mercato o in fase di sviluppo da parte delle aziende produttrici e ne studia il comportamento. Questo avviene grazie a una rete commerciale e di assistenza tecnica a servizio di 6mila clienti in più di 100 paesi al mondo, al nostro Centro di Ricerca che collabora con associazioni di settore e istituti di ricerca internazionali, alle risorse professionali e tecnologiche disponibili ma soprattutto alle collaborazioni tecniche con oltre 50 produttori di marmo e pietre naturali e di tecnologie per la lavorazione (impianti, abrasivi e spazzole).
Scm Staincheck Method: un valore aggiunto
Per rispondere alle esigenze del mercato con soluzioni e tecnologie validate scientificamente, Fila ha sviluppato Scm Staincheck Method, un metodo scientifico per determinare la predisposizione alla macchiabilità delle superfici in pietra naturale sviluppato nell’ambito dell’Initiative steinkultur.eu dall’Informationsdienst Naturstein (servizio di informazione pietra naturale) e dal Centro Ricerche Fila.
Questo metodo innovativo certifica lo stato originale del materiale lapideo e fornisce un sistema di valutazione numerica, e quindi universalmente valida, che traccia nel tempo il cambiamento cromatico di una pietra naturale sotto l’effetto di agenti macchianti. Per l’analisi sono stati identificati degli intervalli di tempo tipici per la pulizia nelle diverse destinazioni d’uso (abitazioni private, esercizi commerciali e edifici direzionali e/o ad uso alberghiero) e delle sostanze macchianti standard come olio di oliva, acido citrico (presente sia nel limone che in molti detergenti) e vino rosso. È possibile in ogni caso adattare il metodo alle specificità di singoli progetti, scegliendo tempi e agenti macchianti mirati.
La conoscenza delle variazioni cromatiche del materiale rispetto a determinati agenti macchianti e/o chimici permette una valutazione attendibile e obiettiva delle possibilità di impiego di una pietra naturale, con e senza il relativo trattamento.
Per tutti gli operatori del settore lapideo (proprietari di cave, imprese della lavorazione e del commercio delle pietre naturali, progettisti e architetti, posatori, imprese di pulizie specializzate) questo significa poter disporre di dati oggettivi per la valutazione dell’impiego e il trattamento corretto di una pietra naturale in un determinato contesto.
Il metodo Scm dà una risposta fornendo dati misurabili e, quindi, ripetibili e oggettivi a domande quali: come si comporta il bancone in pietra naturale di un bar a contatto con il succo di limone? cosa succede se cade del vino rosso sul pavimento in pietra naturale di una camera d’albergo e l’addetto pulisce solo il giorno dopo?
Scm Staincheck Method diventa così un valore aggiunto per il servizio consulenziale di Fila Project, la divisione Fila che si interfaccia con i professionisti del segmento contract e delle prescrizioni di progetto. Attraverso il metodo Scm, Fila Project può quindi fornire al cliente che ne fa richiesta una consulenza, valutando se il materiale lapideo è idoneo all’impiego in un determinato contesto, grazie all’identificazione della predisposizione della pietra naturale alla macchiabilità. Grazie a Scm Staincheck Method, il team di esperti tecnici Fila è così in grado di indicare con evidenza scientifica, nelle prescrizioni e capitolati, il preciso trattamento necessario per ciascun tipo di pietra naturale.
Fila Project trasferisce così nel mondo contract la profonda conoscenza dei materiali e tutta l’esperienza che Fila acquisisce sul mercato mondiale, confrontandosi con gli studi di architettura e progettazione e fornendo una consulenza qualificata e di eccellenza fin dalla fase di prescrizione dei materiali, per soddisfare pienamente le esigenze di cantiere.
Mai più marmo macchiato con Filamarble Aid
Il marmo è la pietra pregiata più impiegata in edilizia: il valore estetico, le venature, la delicatezza delle colorazioni e la sua particolare lucentezza lo rendono uno dei materiali più scelti per il rivestimento di diverse tipologie di superficie.
Il piano di cucina e bagno sono naturalmente maggiormente esposti alle sostanze acide che corrodono la lucidatura, lasciando la superficie rovinata e opaca. Per godersi le qualità estetiche di questo materiale in totale serenità, Fila Surface Care Solutions ha sviluppato Filamarble Aid, il protettivo antiacido e antimacchia professionale a finitura lucida ideale per top e piani di lavoro in marmo e pietre naturali.
In caso di contatto con agenti macchianti, Filamarble Aid protegge la superficie da sostanze acide e dalle macchie più comuni, senza che il materiale presenti danni o alterazioni visibili!
Filamarble Aid fornisce un’elevata protezione antiacido e antimacchia a quelle superfici delicate e sottoposte all’usura quotidiana come tavoli e aree che vengono spesso a contatto con cibi o sostanze acide: le sue caratteristiche tecniche lo rendono infatti idoneo al contatto alimentare in massima sicurezza.
Il nuovo trattamento di Fila si basa sulla Micro Coating Technology, genera cioè un sottile coating in grado di resistere alle aggressioni acide e all’assorbimento dello sporco, che non ingiallisce con l’invecchiamento e con l’azione dei raggi del sole; fornisce inoltre una finitura lucida alla superficie trattata migliorando il gloss rispetto al materiale non trattato.
Inoltre è utilizzabile sia su materiali nuovi che già trattati, anche all’esterno perché non teme l’effetto dei raggi ultravioletti e resiste agli shock termici.
Filamarble Aid è un prodotto a base acqua, bi-componente, composto da un attivatore e un protettivo antiacido. Pur essendo un prodotto professionale, l’applicazione è semplice: dopo aver versato tutto il contenuto del flacone ‘Attivatore’ in quello del ‘Protettivo antiacido’ ed aver agitato la soluzione, si attende qualche minuto e si ripete l’operazione. Sulla superficie pulita e asciutta, va steso uniformemente uno strato leggero di prodotto con un vello a pelo corto pulito (consigliamo un vello mohair). Nel caso di superfici ad alto assorbimento, suggeriamo di applicare una mano di Filamp90 Eco Plus prima del trattamento con Filamarble Aid.
Quando la pellicola risulta usurata e danneggiata è comunque possibile ripristinare il trattamento antiacido dopo aver semplicemente rimosso il coating con il pulitore gel a base acqua Filanopaint Star.
Anche questo innovativo prodotto della gamma Fila tutela l’ambiente e le persone nel pieno rispetto delle normative voc (volatile organic compounds): il nuovo protettivo antiacido e antimacchia a basse emissioni di voc contribuisce a generare condizioni di lavoro e abitative salubri in sicurezza. Il prodotto è disponibile su ordinazione, rivolgendosi ai referenti commerciali Fila per il mercato di riferimento.
di Sara Bianchin, Centro Ricerche Fila Surface Care Solutions
Chi è Sara Bianchin
Laureata in Chimica industriale all’Università degli Studi di Padova, è stata ricercatrice a contratto all’Istituto di Chimica inorganica e delle superfici presso il Consiglio nazionale delle Ricerche di Padova per 13 anni. Ha effettuato studi in ambito di conservazione dei Beni Culturali focalizzando il proprio interesse oltre che su dipinti (affreschi, oli…), sulla conservazione dei monumenti in pietra, contribuendo alle analisi effettuate per il restauro delle statue di Prato della Valle. Fa parte del Centro Ricerche di Fila dal 2014, dove si occupa in particolar modo di analisi chimico-fisiche su materiali e prodotti.